Interventi chirurgici e funzione renale

Circa un terzo dei pazienti sottoposti a chirurgia generale potrà subirà un certo grado di lesione renale acuta e il 3% dei pazienti svilupperà una creatinina superiore a 2 mg/dL o richiederà una terapia sostitutiva renale. 

Lo sviluppo di una lesione renale acuta è un predittore indipendente di mortalità, anche se la disfunzione renale è lieve o si risolve. 
La mortalità associata allo sviluppo di lesioni renali acute perioperatorie che richiedono la dialisi supera il 50%. 


Diversi farmaci, tra cui dopamina a dosaggio renale, mannitolo, N-acetilcisteina, e clonidina sono stati valutati nel tentativo di preservare la funzione renale durante il periodo perioperatorio. 
Nessuno di questi purtroppo si è dimostrato efficace negli studi clinici e non deve essere utilizzato per questa indicazione. 

Il mantenimento di un volume intravascolare adeguato è probabilmente il metodo più efficace per ridurre il rischio di deterioramento perioperatorio della funzione renale. 

L'esposizione ad agenti renali tossici, come farmaci antinfiammatori non steroidei e mezzi di contrasto endovenosi, dovrebbe essere ridotta al minimo o evitata. 

Gli inibitori enzimatici che convertono l'angiotensina e i bloccanti del recettore dell'angiotensina riducono la perfusione renale e possono aumentare il rischio di lesioni renali acute perioperatorie. 
Anche se mancano prove certe, può essere utile interrompere temporaneamente questi farmaci in pazienti a rischio di lesioni renali acute perioperatorie. 

Anche se il tasso di mortalità per la chirurgia elettiva maggiore è basso (1-4%) nei pazienti con malattia renale cronica che dipende dalla dialisi, il rischio di complicanze perioperatorie, tra cui iperpotassiemia postoperatoria, polmonite, sovraccarico di liquidi e sanguinamento, è notevolmente aumentato. 

L'iperpotassiemia postoperatoria che richiede emodialisi urgente è stata segnalata nel 20-30% dei pazienti. 

I pazienti devono essere sottoposti a dialisi preoperatoria entro le 24 ore prima dell'intervento chirurgico e i loro livelli di elettroliti sierici devono essere misurati appena prima dell'intervento chirurgico e monitorati attentamente durante il periodo postoperatorio.
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