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1 ottobre 2015

EIACULAZIONE PRECOCE

viene così detta una eiaculazione che si verifica prima che la partner raggiunga l'orgasmo, o prima che una durata di tempo reciprocamente soddisfacente sia trascorsa dall'inizio del coito.

Naturalmente non esiste alcuna durata di tempo predeterminata per cui un rapporto sessuale debba durare, ma in generale l'eiaculazione precoce viene definita come "quella eiaculazione che si verifica dopo meno di 2 minuti dal momento dell'inserimento del pene nella vagina"

Per far diagnosi è necessario che il paziente si lamenti di una storia cronica di eiaculazione precoce, uno scarso controllo eiaculatorio, e che il problema stesso provochi sensazione di insoddisfazione, nonché disagio al paziente, alla partner o ad entrambi.

Storicamente attribuita a cause psicologiche, attualmente nuove teorie suggeriscono che l'eiaculazione prematura possa avere una causa neurobiologica sottostante. Di tali recenti teorie comunque l'autore non ne è pienamente convinto.

28 settembre 2015

EVEROLIMUS

Everolimus migliora in modo significativo la sopravvivenza libera da progressione nei tumori neuroendocrini di origine gastrointestinale e polmonare funzionanti e in fase avanzata 


Novartis ha annunciato oggi i risultati di uno studio registrativodi Fase III il quale dimostra che Afinitor® (everolimus) compresse ha ridotto il rischio di progressione del 52% (hazard ratio [HR] = 0,48; intervallo di confidenza 95% [IC], 0,35 -0,67; p <0 data-blogger-escaped-al="" data-blogger-escaped-con="" data-blogger-escaped-nbsp="" data-blogger-escaped-nei="" data-blogger-escaped-pazienti="" data-blogger-escaped-placebo="" data-blogger-escaped-rispetto="" data-blogger-escaped-span="">tumori neuroendocrini (NET) di origine gastrointestinale o polmonare in progressione, non funzionanti e in fase avanzataI risultati dello studio, RADIANT-4, sono stati esposti durante lo European Cancer Congress (ECC) 2015, in corso a Vienna, e sono stati introdotti sabato 26 settembre, in occasione dellaconferenza stampa dell’ECC1.


Inoltre, i dati dimostrano che everolimus – un inibitore di mTOR (bersaglio della rapamicina nei mammiferi) – ha esteso la sopravvivenza libera da progressione (PFSprogression free survivalmediana di 7,1 mesi: la PFS mediana, secondo una revisione centrale, è stata di11,0 mesi (IC 95%, 9,23-13,3) nel braccio con everolimus e di 3,9 mesi (IC 95%, 3,58-7,43) nel braccio con placebo. La sopravvivenza globale (OSoverall survival) era un endpointchiave secondario dello studio. Sebbene i dati di OS non siano ancora maturi, la prima analisiad interim ha dimostrato una tendenza a favore del braccio con everolimus. Sono previsteulteriori analisi relative alla OS. Un altro endpoint secondario è stato il miglior tasso di risposta obiettiva; lo studio ha rilevato che il 64% dei pazienti trattati con everolimus ha sperimentato almeno un certo grado di riduzione del tumore, rispetto al 26% di dei pazienti trattati con placebo1.

Anche la sicurezza era un endpoint secondario dello studio clinico, e gli eventi avversi (EA) sono stati in linea con il profilo di sicurezza noto di everolimus. I più comuni (>5%) EA di grado 3/4 correlati al trattamento per everolimus e placebo sono stati rispettivamentestomatite (9,0% vs 0,0%), diarrea (7,0% vs 2,0%) e infezioni (7,0% vs 0,0%)1.

«I NET di origine gastrointestinale o polmonare, in progressione, non funzionanti e in fase avanzata sono forme di cancro rare e aggressive, con opzioni terapeutiche limitate», hadichiarato James Yao, MD, Professore di Medicina presso lo University of Texas MD Anderson Cancer Center di Houston (Texas) e sperimentatore responsabile dello studio.«Questi risultati dello studio registrativo dimostrano una robusta evidenza a favoredell’efficacia dell’inibitore di mTOR everolimus in questa popolazione di pazienti».

NET sono un raro tipo di tumore che ha origine nelle cellule neuroendocrine presenti in tuttol’organismoma più frequentemente nel tratto gastrointestinale, nei polmoni o nel pancreas5.NET possono essere funzionanti o non funzionanti: i NET funzionantdanno origine asintomi causati dalla secrezione di ormoni e di altre sostanze; NET non funzionantpossonoprodurre sintomi causati dalla crescita del tumore, come il blocco, il dolore e ilsanguinamento intestinale5,6,7,8. Al momento della diagnosi, il 5-44% dei pazienti con NET nel sistema gastrointestinale e il 28% dei pazienti con NET polmonarpresentano una malattia in fase avanzata, il tumore si è cioè diffuso in altre parti del corpo ed è pertanto più difficile datrattare5.

«Questi risultati dimostrano che everolimus possiede il potenziale per diventare una terapianuova e clinicamente significativa per i pazienti con NET di origine gastrointestinale o polmonare, in progressione, non funzionanti e in fase avanzata, che in genere hanno prognosi scarse», ha affermato Alessandro Riva, MD, Global Head di Novartis OncologyDevelopment and Medical Affairs«Il lavoro che abbiamo compiuto nell’ambito delprogramma clinico RADIANT dimostra il nostro impegno a lungo termine nei confronti deitumori neuroendocrini e ha prodotto dati importanti, che hanno determinato un miglioramento dei risultati per i pazienti con diversi tipi di NET».

I risultati dello studio RADIANT-4  che fa parte del più ampio programma di studi clinicicondotti nei pazienti con NET in fase avanzata – servirà come base per l’inoltro alle autorità regolatorie di tutto il mondo delle domande di autorizzazione per everolimus per il trattamento deNET di origine gastrointestinale o polmonare in progressione, non funzionanti e in fase avanzataEverolimus è già stato approvato in più di 95 Paesi di tutto il mondo per i NET di origine pancreatica in fase localmente avanzata, metastatici o non resecabili.

Lo studio RADIANT-4
RADIANT-4 (RAD001 IAdvanced Neuroendocrine Tumors) è uno studio prospettico multicentrico di Fase III, in doppio cieco, randomizzato a gruppi paralleli, controllato con placeboLo studio clinico ha esaminato l’efficacia e la sicurezza di everolimus più la migliore terapia di supporto (BSCbest supportive care) rispetto al placebo più BSC in 302 pazienti con NET di origine gastrointestinale o polmonare in progressione, ben differenziati, non funzionanti e in fase avanzata. Tutti i pazienti hanno ricevuto la BSC durante il trattamento, la quale escludeva agenti antitumorali come gli analoghi della somatostatina (SSA,somatostatin analogue). I pazienti dovevano avere cessato il trattamento con SSA da 4 settimane prima di poter essere arruolati nello studio. Everolimus ha dimostrato un’efficacia simile, indipendentemente dal fatto che il paziente avesse ricevuto una precedente terapiacon SSA o meno. I pazienti non avevano alcuna anamnesi o sintomi attivi di sindrome carcinoide, e avevano una progressione di malattia documentata entro 6 mesi precedenti. I pazienti sono stati randomizzati 2:1 a ricevere quotidianamente per via orale everolimus 10 mg o placebo1.
L’endpoint primario di RADIANT-4 era la PFS valutata da revisione radiologica centralizzata. Gli endpoint secondari comprendevano la sicurezza, la OS, il miglior tasso di risposta obiettiva (definito come risposta completa più risposta parziale) e il tasso di controllo dellamalattia1.
Il profilo di sicurezza di everolimus era in linea con quanto osservato nel corso di studi precedenti con questo farmaco. Gli eventi avversi più comuni correlati al trattamento hannoincluso stomatite, diarrea, edema periferico, stanchezza e rash. Al momento della data limite di analisi dei dati, le ragioni principali per l’interruzione del trattamento sono state laprogressione della malattia (37% nel braccio everolimus vs 72% nel braccio placebo) e glieventi avversi (29% nel braccio everolimus vs 7% nel braccio placebo). Al momento dell’analisi ad interim della OS è stata osservata una tendenza verso un miglioramento della sopravvivenza [HR = 0,64; IC 95%, 0,40-1,05; p = 0,037], con un totale di 70 decessi registrati al momento del cutoff dei dati (42 [20,5%] nel braccio everolimus e 28 [28,6%] nel braccio placebo). Il risultato non è stato statisticamente significativo, in quanto la soglia di significatività dell’analisi ad interim era p = 0,0002131.

Everolimus compresse
Everolimus è approvato in oltre 95 Paesi, tra i quali Stati Uniti e tutta l’Unione europea, per i tumori neuroendocrini in fase localmente avanzata, metastatici o non resecabili, di origine pancreatica. È inoltre approvato in 121 Paesi, inclusi Stati Uniti e Unione europea, per ilcarcinoma a cellule renali in fase avanzata dopo la progressione o dopo la terapia miratacontro ifattore di crescita vascolare endoteliale (VEGF).
Everolimus è inoltre approvato in oltre 100 Paesi, tra i quali Stati Uniti e l’Unione europea, peril carcinoma mammario HR+/HER2- in fase avanzata, in combinazione con exemestane, dopo precedente terapia endocrina.
Everolimus viene anche distribuito da Novartis con i marchi Afinitor® o Votubia®, Certican® e Zortress® per l’uso in alcune popolazioni di pazienti non oncologici ed è concesso in licenzaesclusiva ad Abbott e in sub-licenza a Boston Scientific per l’uso negli stent medicati.
Le indicazioni variano in base al Paese e non tutte sono disponibili in ogni Paese. Il profilo di sicurezza e di efficacia di everolimus al di fuori delle indicazioni approvate non è stato ancora stabilito. A causa dell’incertezza propria degli studi clinici, non vi è alcuna garanzia che everolimus sarà mai disponibile in commercio per ulteriori indicazioni in qualsiasi altra parte del mondo.

Importanti informazioni di sicurezza per everolimus compresse
Everolimus può causare gravi effetti indesiderati, tra i quali disturbi polmonari o respiratori, infezioni (compresa sepsi) e insufficienza renale, che possono essere fatali. I pazienti che assumono in concomitanza ACE-inibitori (inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina) possono essere a rischio aumentato di angioedema. Ulcere e infiammazioni della bocca sono effetti indesiderati comuni. Everolimus può compromettere le conte ematichela funzionalità epatica e renale e i livelli di glicemia, colesterolo e trigliceridi.Everolimus può causare danno fetale nelle donne in gravidanza. Nelle donne in età fertile si raccomanda un metodo contraccettivo molto efficace in corso di trattamento con everolimuse per un massimo di otto settimane dopo la fine del trattamento. Le donne che assumonoeverolimus non devono allattare. La fertilità nelle donne e negli uomini può esserecompromessa dal trattamento con everolimus.

Le reazioni avverse al farmaco più comuni (incidenza ≥10%) sono ulcere della bocca,eruzioni cutanee, sensazione di stanchezza o debolezza, diarrea, infezioni (inclusi infezione del tratto respiratorio superiore, mal di gola e naso che cola, sinusite, infezione dell’orecchio medio e polmonite), assenza del periodo mestruale, livelli elevati di colesterolo, nausea, riduzione dell’appetito, bassi livelli di globuli rossi, acne, alterazione del gusto, irregolarità del periodo mestruale, infiammazione del tessuto polmonare, gonfiore degli arti o di altre parti del corpo, livelli elevati di zucchero nel sangue , prurito, perdita di peso, sangue dal naso, tosse e mal di testa. Le reazioni avverse più comuni di grado 3-4 (incidenza ≥2%) sono ulcere della bocca, infezioni (inclusa polmonite), basso livello di globuli rossi, assenza del periodo mestruale, livelli elevati di zucchero nel sangue, sensazione di stanchezza o di debolezza, diarrea , basso numero di globuli bianchi, infiammazione del tessuto polmonare e sanguinamento o formazione di lividi spontanea. Sono stati riportati casi di riattivazione dell’epatite B, coaguli di sangue nei polmoni o nelle gambe e polmonite da Pneumocystis jirovecii (PJP). Sono state osservate anomalie nelle analisi di laboratorio ematologiche e cliniche.

Riferimenti biblkiografici
1.
Yao J, et al. Everolimus in advanced, nonfunctional neuroendocrine tumors of lung or gastrointestinal origin: Efficacy and safety results from the placebo-controlled, double-blind, multicenter, Phase 3 RADIANT-4 study. European Cancer Congress (ECC) 2015, Vienna, Austria.
2.
American Cancer Society. Gastrointestinal Carcinoid Tumors. Available athttp://www.cancer.org/acs/groups/cid/documents/webcontent/003102-pdf.pdf. Accessed September 2015.
3.
American Cancer Society. Lung Carcinoid Tumors. Available athttp://www.cancer.org/acs/groups/cid/documents/webcontent/003117-pdf.pdf. Accessed September 2015.
4.
Halfdanarson T.R., et al. Pancreatic neuroendocrine tumors (PNETs): incidence, prognosis and recent trend toward improved survival. Annals of Onc. 2008; 19: 1727-1733.
5.
Yao J, et al. One hundred years after "Carcinoid:" Epidemiology of and prognostic factors for neuroendocrine tumors in 35,825 cases in the United States. J Clin Oncol. 2008; 26: 3063-72.
6.
Akerstrom G, et al. Timing and extent of surgery in symptomatic and asymptomatic neuroendocrine tumors of the pancreas in MEN 1. Langenbecks Arch Surg. 2002; 386:558-69.
7.
Modlin I, et al. Priorities for improving the management of gasteroenteropancreatic neuroendocrine tumors. J Natl Cancer Inst. 2008;100: 1282-1289.
8.
Modlin I, et al. Current status of gastrointestinal carcinoids. Gastroenterology. 2005;128 :1717-1751.

19 settembre 2015

EMOGLOBINA GLICOSILATA, OBIETTIVI DI TRATTAMENTO

L'obiettivo generale è una HbA1c < 53 mmol/mol (7%)


Ma in caso di
-pazienti più anziani
-pazienti con limitata aspettativa di vita
-pazienti con malattia cardiovascolare nota
-pazienti che presentino difficoltà a raggiungere questo obiettivo nonostante l'uso di più farmaci ipoglicemizzanti e di insulina
-pazienti a maggior rischio di ipoglicemia grave

il trattamento dovrebbe essere personalizzato e gli obiettivi di trattamento potrebbero essere meno aggressivi, con valori cioè di HbA1c di 53 mmol/mol fino a 63 mmol/mol (7% ~7,9%).

4 settembre 2015

"EVITAMENTI" NEL DELIRIO DI GELOSIA

Sono comportamenti di evitamento di situazioni che possono provocare gelosia.
Ad esempio, alcuni individui che soffrono di gelosia morbosa evitano tutti quei contesti in cui essi temono sia presente un eventuale rivale
L’evitamento marcato mantiene alta la gelosia morbosa in quanto non consente al paziente di abituarsi a tutti quegli stimoli che attivano le reazioni di gelosia.

26 ottobre 2014

EBOLA, UN TEST RAPIDO PER LA DIAGNOSI

Un test rapido per l'ebola è stato sperimentato da Roche
Il gruppo farmaceutico Roche ha messo a punto di un test rapido per l'ebola: Il presidente della direzione Severin Schwan in un'intervista pubblicata oggi ha dichiarato "Per scopi di ricerca è già pronto. Ora cerchiamo di farlo registrare per la quotidianità clinica, nell'Ue abbiamo già inoltrato i documenti ". Prossimamente seguirà anche la richiesta di autorizzazione alle autorità sanitarie degli Stati Uniti." Secondo la multinazionale renana.Roche, osserva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il virus Ebola non può assumere "una massa pandemica" fuori dall'Africa. Grazie a un buon sistema sanitario nel mondo occidentale ci saranno solo casi singoli, che potranno essere isolati.

12 gennaio 2014

ESACERBAZIONE DI UNA PNEUMOPATIA CRONICA OSTRUTTIVA

Può rappresentare la prima presentazione di una broncopneumopatia cronica ostruttiva, Solitamente è associata ad una lunga storia di esposizione al fumo di sigaretta.

Si presenta tipicamente con un aumento del livello di dispnea, un peggioramento della tosse cronica e/o un aumento del volume dell'espettorato che può presentarsi purulento

Il trattamento comprende antibiotici, corticosteroidi sistemici e broncodilatatori.

Gli antibiotici sono riservati alle esacerbazioni batteriche. Un cambiamento acuto del volume e del colore dell'espettorato prodotto è indicativo di una causa batterica.

Il trattamento può essere complicato dallo sviluppo di iperglicemia (connessa con l'uso di corticosteroidi) e/o di diarrea, compresa una diarrea associata a Clostridium difficile- (dovuta all'uso di antibiotici).

5 gennaio 2014

EPIDIDIMITE

Infiammazione dell'epididimo che provoca dolore e tumefazione, di solito unilaterale, e sviluppantesi nel corso di un paio di giorni.


Germi responsabili
Negli uomini sessualmente attivi (età inferiore a 35 anni), l'epididimite è più comunemente causata da Chlamydia trachomatis o Neisseria gonorrhoeae

Negli uomini più anziani, i microrganismi responsabili sono di solito patogeni enterici, e l'epididimite può essere associata con ostruzione vescicale, recente strumentazione del tratto urinario o malattie sistemiche.


Test diagnostici
comprendono una colorazione di Gram delle secrezioni uretrale, prelevate come tampone uretrale, prima di ottenere un campione di urine per i test di amplificazione degli acidi nucleici sia per C. trachomatis che per N. gonorrhoeae


Trattamento
si basa su misure di supporto, tra cui riposo a letto, elevazione scrotale e analgesici, in concomitanza naturalmente con una terapia antibiotica empirica basata sull'età del paziente e la storia clinica e sessuale.

Se C trachomatis o N gonorrhoeae sono gli agenti patogeni sospetti o confermati, si dovrebbe raccomandare vivamente i pazienti di sottoporre il loro partner sessuale a valutazione e trattamento.

15 dicembre 2013

EMATOSPERMIA: CAUSE

Infiammazione/infezione

Calcoli: vescica, vescicole seminali, prostata, uretra

Trauma alla zona genitale, per es. andare in bicicletta, stipsi

Ostruzione

Cisti

Tumore (il cancro della prostata si presenta nell'1-3% dei casi con ematospermia)

Malformazioni artero-venose

Iatrogena

Ipertensione

27 settembre 2013

EPATITE ALCOLICA: PREVENZIONE  DELLA SINDROME EPATO-RENALE MEDIANTE PENTOSSIFILLINA

Il trattamento con pentossifillina migliora la sopravvivenza a breve termine nei pazienti con epatite alcolica severa, e ciò sembra essere collegato ad una diminuzione del rischio di sviluppo di sindrome epato-renale.

Il trattamento è praticato per 28 giorni.

Opzione di trattamento:
pentossifillina 400 mg per via orale tre volte al giorno

27 marzo 2013

ENCEFALOPATIA EPATICA: FATTORI PRECIPITANTI

Ingestione di alcool

Sanguinamento gastrointestinale

Stipsi

Farmaci (es. sedativi, narcotici)

Squilibri elettrolitici

Deplezione di liquidi: sospendere i diuretici

Infezioni: trattarle energicamente

EMOBILIA

E' la presenza di sangue nelle vie biliari

Segni e sintomi
melena
ittero ostruttivo
colica biliare

25 marzo 2013

EMATOCELE: CAUSE

Tumore

Torsione

Trauma

Complicanza di un idrocele

Emofilia 

18 marzo 2013

EMBOLIA POLMONARE, TRATTAMENTO IN BREVE

poni il paziente in posizione sdraiata

mantieni la SAO2 a livelli tra 90 e 95%

somministra liquidi per ottimizzare la pressione di riempimento del cuore destro

la ventilazione meccanica puo' essere necessaria se il paziente presenta riduzione del respiro o non puo' mantenere una ossigenazione adeguata

inizia un'anticoagulazione con eparina a basso peso molecolare o eparina non frazionata per infusione e.v.

considera la trombolisi se vi e' un grosso embolo e compromissione cardiovascolare

considera un'embolectomia se il paziente diviene moribondo

dopo 24-48 ore inizia la somministrazione di warfarin, ma continua l'eparina per altri 2-3 giorni dopo la somministrazione del warfarin in dosi adeguate




7 marzo 2013

EFFETTI MUSCARINICI O EFFETTI DELL'ACETILCOLINA

In generale il sistema nervoso vegetativo parasimpatico mediante l'acetilcolina determina reazioni di ristoro per l’organismo stimolando le funzioni digestive, riducendo la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa, determinando vasodilatazione

Ricapitolando quindi gli effetti saranno 

Aumento delle secrezioni
salivazione 
sudorazione
lacrimazione

Aumentato tono e motilita' delle vie urinarie con aumento della minzione

A livello gastrointestinale
aumento del movimento intestinale con crampi addominali 
anoressia

Miosi

Bradicardia

Broncocostrizione

15 febbraio 2013

EMBOLIA POLMONARE, PREVENZIONE, TRATTAMENTO

Prevenzione primaria:
calze a compressione graduale e profilassi con eparina in pazienti a rischio (per esempio prima di un intervento chirurgico). Mobilizzazione precoce e adeguata idratazione postoperatoria

Paziente stabile:
O2, anticoagulazione con eparina o con eparina a basso peso molecolare embricata e quindi seguita da terapia orale warfarin (INR 2-3) per un minimo di 3 mesi. Analgesici per il dolore.

Paziente instabile (embolia polmonare massiva) in cui si sospetti arresto cardiaco imminente:
manovre rianimatorie, O2, liquidi per infusione, trombolisi con tPA (attivatore tissutale del plasminogeno) 

Trattamento chirurgico o radiologico: 
embolectomia (quando e' controindicata la trombolisi).
filtro cavale (ad es. filtro di Greenfield) che puo' essere inserito in caso di embolia polmonare ricorrente nonostante adeguata anticoagulazione o quando l'anticoagulazione è controindicata.


Complicanze 
infarto polmonare 
ipertensione polmonare 
insufficienza cardiaca destra
morte

Prognosi
mortalita' del 30% in caso di pazienti non trattati 
con il trattamento mortalita' dell'8% (a causa di emboli ricorrenti o malattia sottostante).

I pazienti presentano un aumentato rischio di futura malattia trombo-embolica

13 gennaio 2013

EMOFTOE: CAUSE PRINCIPALI

Malattie delle vie aeree, bronchiectasie

Malformazioni vascolari

Scompenso cardiaco

Infezioni (ad esempio tbc)

Trattamento con anticoagulanti

Neoplasie polmonari

Embolia polmonare

Vasculiti

Traumi

Sangue proveniente dallo stomaco

12 gennaio 2013

EMOCROMATOSI: QUADRO CLINICO IN BREVE

Sesso maschile
Iperpigmentazione cutanea

Cirrosi epatica, ca.cr.
Cardiomiopatia

Ipogonadismo
Ipoparatiroidismo
Diabete secondario
Insufficienza surrenalica

Poliartrite

Disturbi mentali


Cerca anche EMOCROMATOSI

11 gennaio 2013

EPILESSIA, TIPI DI, E FARMACI UTILI

Mioclonica
valproato

Grande male
valproato

Atonica
valproato

Sindrome di West
acth

Focale
carbamazepina

Piccolo male (assenza)
etosuccimide

7 gennaio 2013

ENCEFALITE, CAUSE

Herpesviridae
Enterovirus (es. Polio)
Arboviridae
Morbillo
Parotite
Rabbia
Rosolia
Meningoencefalite linfocitica
Virus lenti (specialmente Jakob Kreutzfeld, prioni)

Neisseria meningitidis
E. coli
Mycobacterium tuberculosis
Sifilide
Legionella  
Malattia di Lyme  

Cryptococcus
Toxoplasmosi
Neurocysticercosi

Candida 
Mucor
Aspergillus

Pressione intracranica aumentata
Ascesso
Neoplasia
Idiopatica

9 novembre 2012

EMERGENZE PSICHIATRICHE DA CAUSE INTERNISTICHE, ALCUNE

Sospetta sempre l' ipoglicemia!

Cerca altre cause come:
intossicazione da alcool
intossicazione da droghe
sepsi(specie delle vie urinarie nell'anziano)
disturbo cerebrovascolare