ACARBOSIO

Nomi commerciali
Glucobay, Glicobase cp 100 mg


Meccanismo d'azione
E' un ipoglicemizzante orale con caratteristiche peculiari: é un oligoaccaride di origine microbica che inibisce in modo competitivo e reversibile l'alfamilasi pancreatica e le alfaglucosidasi delle cellule dell'intestino tenue deputate alla degradazione degli zuccheri con conseguente rallentamento dell'assorbimento dei carboidrati e riduzione dei picchi glicemici postprandiali e della risposta insulinica soprattutto nei paz. iperinsulinemici.
Non provoca sindrome da malassorbimento


Durata d'azione
4 ore


Indicazioni
Nel diabete di tipo 2 nei paz in dieta come farmaco di primo impiego o associato ad ipoglicemizzanti orali
Nel diabete insulinodipendente in associazione all'insulina


Dosi consigliate
Da mezza ad una cpr (da 100 mg.) due- tre volte al di all'inizio dei pasti (con il primo boccone)
Se necessario 2 cpr 3 volte al di


Effetti collaterali
Gastrointestinali, frequenti ma transitori: flatulenza, meteorismo, diarrea; ipertransaminasemia che recede alla sospensione del farmaco.
Solitamente se assunto da solo l'acarbosio non provoca ipoglicemia.
In combinazione con insulina o solfanilurea puo' aumentare il rischio di ipoglicemia dovuto a questi agenti.
In caso di ipoglicemia durante il trattamento con acarbosio e' consigliata la somministrazione di zuccheri semplici come glucosio, lattosio o maltosio piuttosto che saccarosio o altri zuccheri complessi, che non potrebbero essere digeriti in presenza di questo farmaco
Con l’uso di acarbosio è possibile un aumento delle transaminasi per cui è consigliabile un monitoraggio periodico di questi enzimi


Controindicazioni
Malattie intestinali infiammatorie o ostruttive
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