La presenza di un forame ovale pervio (PFO) è associata a ictus criptogenico nei giovani.
Esistono prove che in pazienti selezionati con ictus o TIA (di età inferiore ai 60 anni, ictus non lacunare ed esclusione di altre cause di ictus) la chiusura percutanea transcatetere del PFO è associata ad una significativa riduzione di nuovi eventi vascolari, anche se con più frequente fibrillazione atriale postprocedura, di solito transitoria.
Non vi sono prove che indicano che l’anticoagulazione sia più efficace rispetto agli antipiastrinici per la prevenzione dell’ ictus nei pazienti con PFO.
Esistono prove che in pazienti selezionati con ictus o TIA (di età inferiore ai 60 anni, ictus non lacunare ed esclusione di altre cause di ictus) la chiusura percutanea transcatetere del PFO è associata ad una significativa riduzione di nuovi eventi vascolari, anche se con più frequente fibrillazione atriale postprocedura, di solito transitoria.
Non vi sono prove che indicano che l’anticoagulazione sia più efficace rispetto agli antipiastrinici per la prevenzione dell’ ictus nei pazienti con PFO.
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Patologie