Diabete mellito. Definizione e linee generali di trattamento (in 30 righe)


Il diabete mellito di tipo 2 è un disturbo progressivo definito dal deficit della secrezione di insulina e dall'aumento della resistenza all'insulina che portano a un metabolismo anormale del glucosio e a disregolazioni metaboliche correlate

Sebbene le eziologie del diabete di tipo 1 e di tipo 2 differiscano drasticamente, entrambi portano a stati iperglicemici, ed entrambi condividono complicanze: 

1) macrovascolari (cardiopatia coronarica, malattia cerebrovascolare e patologie periferiche vascolari) 

2) microvascolari (retinopatia, nefropatia e neuropatia) 



Il diabete di tipo 2 deve essere gestito: 

con un programma personalizzato di autogestione

con una focalizzazione sugli interventi dietetici e sullo stile di vita.



Gli obiettivi e le scelte di trattamento devono essere individualizzate. 


La terapia antiiperglicemica iniziale si avvale della metformina, anche se 

gli inibitori del co-trasportatore-2 (SGLT2) del sodio-glucosio o 

gli agonisti peptide-1 (GLP-1) glucagone 

sono sempre più preferiti per i pazienti ad alto rischio a causa dei loro benefici cardiovascolari e renali. 



Per ottenere un buon controllo glicemico, è necessario effettuare una doppia, tripla terapia e/o terapia insulina.


I farmaci suddetti 
riducono la mortalità cardiovascolare e di tutte le cause.


Il controllo della pressione sanguigna

la gestione dei lipidi

la cessazione del fumo e 

la gestione glicemica 

riducono il rischio di complicanze macrovascolari come infarto e ictus. 




Il controllo glicemico e 

la gestione della pressione arteriosa 

riducono il rischio di complicanze. microvascolari (neuropatia, nefropatia, retinopatia).
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