Dabigatran è un inibitore diretto della trombina somministrabile per via orale, approvato dall'FDA:
1)per il trattamento della trombosi venosa profonda e della embolia polmonare, dopo un anticoagulante parenterale, e
2)per la profilassi tromboembolica in pazienti con fibrillazione atriale non valvolare (in tal caso non è inferiore al warfarin).
Recentemente è disponibile un antidoto, l'idarucizumab
Può essere dializzabile
Richiede, come detto, un trattamento iniziale con LMWH.
Una dose di 150 mg per due volte al di non ha dimostrato efficacia inferiore e nessuna differenza di sanguinamento maggiore rispetto al warfarin; inoltre si sono verificati meno episodi di sanguinamento
Effetti collaterali: gravi problemi renali. L'uso di dronedarone o ketoconazolo ne aumenta il rischio.
Perciò è importante valutare la funzionalità renale nei pazienti prima e durante il trattamento con dabigatran
Dabigatran è controindicato in pazienti con grave insufficienza renale.
La funzionalità renale deve essere valutata almeno una volta l’anno nei pazienti di età superiore a 75 anni o in pazienti con insufficienza renale nota.
1)per il trattamento della trombosi venosa profonda e della embolia polmonare, dopo un anticoagulante parenterale, e
2)per la profilassi tromboembolica in pazienti con fibrillazione atriale non valvolare (in tal caso non è inferiore al warfarin).
Recentemente è disponibile un antidoto, l'idarucizumab
Può essere dializzabile
Richiede, come detto, un trattamento iniziale con LMWH.
Una dose di 150 mg per due volte al di non ha dimostrato efficacia inferiore e nessuna differenza di sanguinamento maggiore rispetto al warfarin; inoltre si sono verificati meno episodi di sanguinamento
Effetti collaterali: gravi problemi renali. L'uso di dronedarone o ketoconazolo ne aumenta il rischio.
Perciò è importante valutare la funzionalità renale nei pazienti prima e durante il trattamento con dabigatran
Dabigatran è controindicato in pazienti con grave insufficienza renale.
La funzionalità renale deve essere valutata almeno una volta l’anno nei pazienti di età superiore a 75 anni o in pazienti con insufficienza renale nota.