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28 dicembre 2007

SINDROME DA IMMUNODEFICIENZA ACQUISITA (INFEZIONE DA VIRUS DELL’IMMUNODEFICIENZA UMANA)

Agente eziologico
Retrovirus HIV (virus dell'immunodeficienza umana)


Vie di trasmissione
Sessuale (vaginale, anale, orale)
Da contaminazione con sangue infetto per trasfusione o aghi infetti
Materno-fetale


Patogenesi
Il virus riduce il numero dei linfociti T helper (cellule CD4) per cui si verifica immunodepressione e rischio di infezioni opportunistiche e tumori


Quadro clinico
A)Esordio: malattia da sieroconversione
E’ il primo stadio della malattia che si verifica dopo alcune settimane dall’infezione e si manifesta con un quadro clinico simile alla mononucleosi infettiva: febbre linfoadenopatia generalizzata (persistente per 3 mesi o più) faringodinia esantema generalizzato

B)Fase asintomatica
Segue al primo stadio ed è solitamente un periodo di 8-10 anni senza sintomi

C)Fase sintomatica
Si manifesta con
1)febbre e sudorazione notturna
2)calo ponderale significativo
3)diarrea cronica
4)candidosi orale ed ulcere gengivali
5)herpes zoster
6)infezioni respiratorie (polmoniti opportunistiche come la polmonite da Pneumocystis carinii
7)encefalopatia da HIV (difficoltà a concentrarsi, depressione fino alla demenza, atassia, crisi epilettiche)
sarcoma di Kaposi
linfoma cerebrale


Diagnosi ed indagini
Ricerca anticorpi antiHIV dopo 6 mesi dall’avvenuto contatto
Valutazione del danno immunitario con conta dei linfociti T CD4 positivi (linfociti T helper):
< trattamento =" 200"> 3,5 mg/dL indica rapida evoluzione della malattia

In fase avanzata di malattia é comune la pancitopenia (che può anche essere dovuta alla terapia antiretrovirale)


Patogeni più comuni nel paziente neutropenico con AIDS
Stafilococco
Enterobatteriacee
Pseudomonas
Bacteroides fragilis
Candida
Aspergillus


Neoplasie associate ad AIDS
Linfoma non Hodgkin a localizzazione cerebrale, intestinale, polmonare
Sarcoma di Kaposi
Carcinoma a cellule squamose della cervice uterina e dell'ano nella cui patogenesi gioca un ruolo importante un papillomavirus


Infezioni respiratorie più comuni nel paz. con AIDS
Pneumococco
Pneumocystis carinii (é un protozoo)
Micobatteri TBC presentano una critica interazione con l'HIV per cui quando é presente una delle due infezioni devi sempre ricercare l'altra!


Patologie che coinvolgono più frequentemente il SNC nel paz. con AIDS
Meningite da criptococco
Encefalite da toxoplasma
Encefalopatia multifocale progressiva
Encefalite erpetica
Ascesso cerebrale


Complicanze non infettive dell'infezione da HIV
Sarcoma di Kaposi
Linfoma non H
Demenza da HIV
Leucoencefalopatia progressiva multifocale
Neuropatia periferica
Trombocitopenia per soppressione dei megacariociti da parte della malattia o da parte dei farmaci o per DIC o per infiltrazione da parte di un linfoma
Porpora trombocitopenica immune


Prognosi
Se non trattata, la prognosi é di 20 mesi circa
Non rinviare il trattamento ! Nei pazienti sieropositivi non trattati si ha evoluzione in AIDS in un tempo medio di 10 anni


Trattamento
La terapia é complessa e deve essere affidata a specialisti esperti
Il trattamento antiretrovirale rallenta o arresta l’evoluzione della malattia
Zidovudina (analogo nucloeosidico) + lamivudina (analogo nucleosidico) + indinavir o nelfinavir (inibitore delle proteasi che riduce la replicazione del virus)
La monoterapia non é più giustificabile


Prevenzione e controllo
L'uso del preservativo riduce la trasmissione dell'HIV per via sessuale
Chi si ferisce con aghi infetti o ha avuto un rapporto sessale con un paz. HIV positivo deve assumere una triplice terapia con farmaci antiretrovirali per 4-6 settimane da effettuarsi entro 4 h e non oltre 72 h con zidovudina (200 mg×3 al di) + lamivudina 150 mg × 2 al di) + indinavir (800 mg ×3 al di) o nelfinavir
Lo screening del sangue e dei suoi derivati da trasfondere é ormai routinario