Vaccinazioni nei pazienti con bronchite cronica ostruttiva (BPCO)

 

La vaccinazione antinfluenzale annuale è raccomandata per tutti i pazienti con BPCO. 


I vaccini polisaccaridici anti-pneumococcici (PPSV23) sono raccomandati per tutti i pazienti fumatori e/o affetti da BPCO, con una dose ripetuta 5 anni dopo la prima dose. 


A 65 anni, si somministra il PCV13, poiché è più importante per i pazienti immunocompromessi, condizione che si verifica con l'avanzare dell'età.


 Il vaccino coniugato anti-pneumococco (PCV13, o più recentemente PCV20/PCV15) é raccomandato a 65 anni perché l'età avanzata aumenta il rischio di infezioni gravi da pneumococco, spesso legate a una risposta immunitaria più debole, e si integra con il vaccino polisaccaridico (PPSV23) per una protezione più completa. 


Le linee guida prevedono spesso la somministrazione del PCV13/PCV20 e, dopo un certo intervallo (almeno un anno), del PPSV23 per coprire più ceppi, specialmente inchi non è già vaccinato, proteggendo da polmonite e meningite. 


a 65 anni 

Rischio aumentato: 

Le malattie da pneumococco (polmonite, meningite, sepsi) colpiscono più duramente gli anziani (>65 anni) e i bambini piccoli.


Immunità ridotta

Con l'età, il sistema immunitario può indebolirsi (immunosenescenza) rendendo più vulnerabili alle infezioni batteriche.


Protezione completa

Si usano entrambi i tipi di vaccino

    • PCV (coniugato, es. PCV13/PCV20): Protegge da ceppi importanti, stimolando una forte risposta immunitaria (anche nei più anziani)
    • PPSV23 (polisaccaridico): Copre un numero maggiore di ceppi.


Schema comune: Si inizia spesso con il coniugato (PCV13/PCV20) e si aggiunge il PPSV23 dopo almeno un anno, come raccomandato da enti come l'ACIP (negli USA) e adottato in molti paesi per una protezione a lungo termine. 


In sintesi, la vaccinazione pneumococcica a 65 anni è una misura preventiva fondamentale per contrastare il declino immunitario legato all'età e ridurre il rischio di malattie severe

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