Gli inibitori reversibili della colinesterasi sono farmaci che agiscono inibendo l'attività dell'enzima colinesterasi, che degrada l'acetilcolina, un neurotrasmettitore chiave nel sistema nervoso.
L'aumento dei livelli di acetilcolina nello spazio sinaptico che ne conseguono porta a una maggiore stimolazione delle sinapsi colinergiche
I farmaci inibitori reversibili della colinesterasi non arrestano la progressione della malattia. Sono indicati per la malattia in fase iniziale; non sono efficaci nella demenza grave. Se il trattamento viene interrotto per più di qualche giorno, è necessario ri-titolare la dose a partire dalla dose più bassa. Gli effetti collaterali includono nausea, anoressia, dispepsia, diarrea, mal di testa e vertigini. Gli effetti collaterali tendono a risolversi con il proseguimento del trattamento.
I massimi miglioramenti cognitivi si osservano dopo 12 settimane di terapia (maggiore spontaneità, riduzione dell'apatia, minore confusione e miglioramento dell'attenzione, del linguaggio colloquiale e dello svolgimento delle attività quotidiane).
Tra i più comuni ricordiamo donepezil, rivastigmina e galantamina, utilizzati principalmente nel trattamento della demenza di Alzheimer.