Lo zinco

 Lo zinco (Zn) è contenuto soprattutto nelle ossa, nei denti, nei capelli, nella pelle, nel fegato, nei muscoli, nei leucociti e nei testicoli. 

Lo zinco è un componente di diverse centinaia di enzimi, tra i quali nicotinamide adenin dinucleotide (NADH) deidrogenasi, le RNA e DNA polimerasi e i fattori della trascrizione del DNA così come la fosfatasi alcalina, la superossido dismutasi e l'anidrasi carbonica.


La carenza di zinco può presentarsi in molteplici modi e dovrebbe essere considerata in persone in condizioni a rischio. 


Le condizioni che pongono i pazienti a rischio di carenza di zinco comprendono: sindrome da malassorbimento

malattia cronica gastrointestinale (celiachia o malattia di Crohn) e malattia epatica, 

malattia renale

diabete mellito

malattia a cellule falciformi

infezione da HIV

ed inoltre

pazienti sottoposti a trattamento cronico con alcuni farmaci (ad esempio, idroclorotiazide, penicillamina, etambulo, alcuni antibiotici)

alcolisti

vegetariani, vegani e neonati con diete nutrienti carenti sono più soggetti a carenza di zinco. 


La carenza di zinco negli anziani rende questi piú sensibili alle infezioni e all'osteoporosi. 


In alcuni studi si é dimostrato che l'integrazione di zinco riduce il rischio di infezioni.

In un altro studio sui bambini di età superiore ai 6 mesi a rischio di carenza di zinco, è stato dimostrato che l'integrazione di zinco riduce la durata della diarrea. 


A causa della scarsa sensibilità degli esami in caso di carenza marginale dei livelli di zinco, l'integrazione orale deve essere considerata se i sintomi sono tipici, anche se i risultati dei test sono normali. 


Nei pazienti ad alto rischio, si deve considerare una integrazione empirica. 


Spesso altre carenze nutritive  coesistono con la carenza di zinco (ad esempio ferro, vitamina D), e queste dovrebbero anche essere ricercate e integrate se carenti perché la reintegrazione di zinco da solo non può portare a un significativo miglioramento clinico.


Per le persone con carenza di zinco acquisita, è necessario concentrarsi sul miglioramento della condizione predisponente

Nell'acrodermatite enteropatica, l'integrazione di zinco deve durare tutta la vita

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