Aspirina, indicazioni cliniche

Ictus ischemico e attacco ischemico transitorio (TIA)

Nei pazienti con storia di ictus o ischemia dovuta a emboli piastrinici di fibrina, la terapia con aspirina (50-325 mg al giorno) riduce l'endpoint combinato di TIA, ictus e morte del 13-18%.

Sospetto infarto miocardico acuto (IMA)

Il trattamento con aspirina in pazienti con sindrome coronarica acuta riduce la mortalità vascolare del 23%. Ai pazienti viene chiesto di masticare la o le compresse di aspirina (160-325 mg) per aumentare l'assorbimento dovuto alla variabilità della formulazione.

Prevenzione di IMA ricorrenti e angina instabile

La terapia con aspirina (75-325 mg al giorno) in pazienti con storia di IMA è associata ad una riduzione del 20% di morte e di reinfarto. In pazienti con angina instabile, si osserva una diminuzione del 5-10% del tasso di eventi

Angina stabile cronica

L'aspirina riduce il rischio di IMA non fatale, IMA fatale e morte improvvisa del 34%. L'end point secondario per eventi vascolari (prima comparsa di IM, ictus o morte vascolare) diminuisce del 32%.

Procedura di revascolarizzazione

L'aspirina permanente è raccomandata per i pazienti che subiscono una rivascolarizzazione cardiaca o periferica, se esiste una condizione preesistente per la quale è già indicata l'aspirina

Posta un commento

Nuova Vecchia