Inibitori del recettore dell’ angiotensina-neprilysina o ARNI o valsartan/sacubitril (in rapporto molecolare 1:1) o Entresto (nome commerciale)


Il sacbitril uno dei componenti di Entresto é un inibitore della  neprilisina

La neprilisina è un enzima che degrada i peptidi natriuretici, la bradichinina, l'adrenomedullina e altri peptidi vasoattivi

La disattivazione dell’ angiotensina II, ottenuta dagli ace inibitori è utile in caso di alta frazione di eiezione (HFrEF), ma lo stesso sistema enzimatico disattiva anche le sostanze vasodilatatorie benefiche come peptidi natriuretici, sostanza P e adrenomedullina. 


Una combinazione di sacubitril e un antagonista del recettore AT1 cioé un ARB, e cioé il valsartan, favorisce i benefici della vasodilatazione antagonizzando la degradazione delle sostanze vasodilatatorie con inibizione degli effetti dell’ angiotensina II. 

La combinazione di valsartan-sacubitril (Entresto) è stata valutata per sicurezza ed efficacia ed é stata ritenuta superiore all’ACEI nel migliorare sia cardiovascolare (CV) che mortalità per tutte le cause, riducendo nel contempo le ospedalizzazioni per scompenso cardiaco


L'ARNI riduce la morbilità e la mortalità. 

In uno studio randomizzato controllato (PARADIGM-HF) che ha confrontato valsartan/sacubitril con enalapril in pazienti sintomatici con HFrEF (i quali tollerano  una dose adeguata di ACE inibitore o ARB), l’ ARNI ha ridotto significativamente l'endpoint composito della morte cardiovascolare o l’ ospedalizzazione per scompenso cardiaco, del 20%.


Quindi

nei pazienti classe NYHA II o III con alta frazione di eiezione (HFrEF)sintomatica cronica   che tollerano un ACE inibitore o ARB, si raccomanda la sostituzione dell ace inibitore o ARB con un ARNI per ridurre ulteriormente la morbilità e la mortalità 

L’ inizio della somministrazione è indicato nei pazienti che hanno avuto una dose stabile di ACEI o ARB per almeno 4 settimane con un LVEF da ≤ 35% a 40% e sintomi di classe II o III di NYHA.


ARNI non deve essere somministrato in concomitanza con ACE inibitori o entro 36 ore dall’ ultima dose di ACE inibitore

La dose iniziale di sacubitril-valsartan è di 24/26 mg due volte al giorno, e si raccomanda la titolazione ogni 2-4 settimane fino a 49/51 mg due volte al giorno, e infine fino alla dose massima di 97/103 mg due volte al giorno. 


Il sacubitril, come gli ACEI, può precipitare l'angioedema, e quindi la combinazione di un ACEI con sacubitril-valsartan è controindicata; perció l'ACEI deve essere interrotto quando un ARNI è iniziato. 

Devono trascorrere almeno 36 ore tra l’ ultima dose di ACEI e la prima dose di ARNI per evitare l’ aumento del rischio di angioedema inerente all’ uso simultaneo di ACEI e ARNI. 


Ricorda che

poiché sia il sacubitril che il valsartan hanno proprietà vasodilatatorie, la loro combinazione può precipitare l'ipotensione. 


La dose di diuretico può essere ridotta  in risposta all’ ipotensione. 


ARNI non deve essere somministrato a pazienti con anamnesi di angioedema

La valutazione in seguito della funzionalità renale e del potassio è appropriata da 1 a 2 settimane dopo l’ inizio e l’ aumentata titolazione dell’ ARNI. 

Ricorda inoltre che sia la tosse che l’ angioedema possono essere osservati con l’ uso di ARNI. 

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