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7 novembre 2021

Alcune precisazioni sul bisoprololo


È stato condotto uno studio utilizzando UK Clinical Practice Research Datalink (CPRD), con lo scopo di confrontare gli effetti del bisoprololo contro altri β-bloccanti e altri farmaci diversi dai β-bloccanti, analizzando dunque il rischio di mortalità a lungo termine ed eventi cardiovascolari nei pazienti con angina.

Lo studio è stato condotto dal 2000 al 2014 su pazienti adulti a cui era stata diagnosticata per la prima volta l'angina, con più di 365 giorni di registrazione alla prima diagnosi di questa malattia e incominciando monoterapie di bisoprololo, altri β-bloccanti o farmaci diversi dai β-bloccanti entro sei mesi dalla diagnosi.

I tassi di incidenza per ciascuna coorte di trattamento sono stati confrontati utilizzando il rapporto di rischio (HR) e gli intervalli di confidenza al 95% (IC) ottenuti dalle analisi di regressione di COX. Complessivamente, 987 pazienti sono stati trattati con bisoprololo, 1.348 con altri beta-bloccanti e 5.272 con farmaci diversi dai β-bloccanti. Nel follow-up totale (entro i 14 anni), l'HR di bisoprololo a paragone di altri β-bloccanti e farmaci diversi da β-bloccanti per mortalità era, rispettivamente, pari a 0,45 e 0,50. L'HR di bisoprololo in confronto ad altri beta-bloccanti per angina era 0,58 e contro farmaci diversi da β-bloccanti era pari a 0,77. Per l'infarto miocardico, l'HR di bisoprololo rispetto ai farmaci diversi dai β-bloccanti fino a 14 anni era 0,34 e rispetto agli altri β-bloccanti fino a 5 anni era 0,45. A 5 anni, l'HR di bisoprololo rispetto ad altri β-bloccanti e farmaci diversi da beta-bloccanti, per aritmia era rispettivamente di 0,60 e 0,61.

Questo suggerisce che bisoprololo è particolarmente adatto come trattamento di prima linea di angina in cure primarie.