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26 marzo 2019

Farmaci antireumatici che modificano la malattia (DMARD)

Con questa sigla ci si riferisce a più classi di farmaci associati dal comune utilizzo nel trattamento delle patologie reumatiche che agiscono sui meccanismi patogenetici delle malattie infiammatorie al fine di rallentare o, meno frequentemente, di interrompere la progressione della malattia. 

I farmaci antireumatici modificanti la malattia ovvero Disease-modifying antirheumatic drugs  (DMARD) possiedono proprietà antinfiammatorie pensate per essere mediate, in alcuni casi, dall'inibizione del rilascio o dell'attività delle citochine

Essi, a differenza di analgesici ed antinfiammatori non steroidei, non sono semplicemente sintomatici ma agiscono sui meccanismi che sono alla base delle malattie infiammatorie croniche. 

Sono utilizzati nel trattamento dell'artrite reumatoide e dell'artrite idiopatica giovanile
Alcuni sono di beneficio nella spondilite anchilosante e nell'artrite psoriasica. 
Molti DMARD possiedono anche altre proprietà terapeutiche e sono utilizzati in condizioni non reumatiche. 

All’interno della categoria dei DMARDS, come sopra accennato, vi sono diverse classi farmacologiche, ed in particolar modo possiamo riscontrare farmaci con azione prevalentemente immunomodulatrice e farmaci con azione immunosoppressiva. 


IMMUNOMODULATORI
Alla categoria degli immunomodulatori appartengono 

la Clorochina e l’Idrossiclorochina (nota con il nome commerciale “Plaquenil”), della famiglia degli antimalarici di sintesi che agiscono a livello cellulare attraverso una serie di meccanismi e di tappe che vanno a modulare e ridurre la stimolazione dei Linfociti T, con conseguente riduzione del rilascio di molecole infiammatorie da parte degli stessi

la Sulfasalazina un antibatterico (Salazopyrin En) che agisce sul sistema immunitario inibendo la sintesi di tutta una serie di molecole (prostaglandine, leucotrieni e trombossani) il cui indice risulta aumentato in corso di infiammazione, andando così a bloccare l’azione di diverse cellule del sistema immunitario.

la penicillamina

l'anticorpo monoclonale rituximab 

IMMUNODOPPRESSORI
La categoria degli immunosoppressori è una particolare classe di farmaci con la caratteristica/capacità di inibire la risposta del sistema immunitario a particolari macromolecole estranee all’organismo (cioè gli antigeni). 
Questi farmaci, inizialmente  venivano utilizzati nei trapianti d’organo per inibire l’azione immunitaria alla base del rigetto
Successivamente hanno trovato largo impiego in reumatologia per la loro caratteristica di inibire la risposta del sistema immunitario alla base dell’infiammazione.

Alla categoria degli immunosoppressori appartengono:

gli antimetaboliti Azatioprina e Methotrexate (abbastanza utilizzato nelle artriti più aggressive)

la Leflunomide (Arava) anch'essa utilizzata nelle artriti più aggressive. 

la Ciclosporina (“Sandimmun – Sandimmun Neoral) che agisce su cellule del sistema immunitario definite Linfociti T la cui attività contribuisce all’insorgenza di alcune malattie immunitarie quali l’Artirte Reumatoide, l’Artrite Psoriasica e il Lupus. 

il Micofenolato Mofetile (Cellcept)Il Micofenolato è attualmente utilizzato in corso di vasculiti ANCA-correlate, in forme refrattarie di miositi, nella nefrite lupica e nel LES refrattario o intollerante al trattamento convenzionale. 

la Ciclofosfamide è annoverata fra i farmaci citotossici – che determinano la morte di alcuni tipi cellulari (es. cellule tumorali o cellule infiammatorie) il maggior esponente Essa è utilizzata in caso di interessamento polmonare – interstiziopatia – nelle connettiviti, ed in corso di vasculiti).

Tutti questi farmaci, attraverso meccanismi di azione diversi, vanno ad interferire con la sintesi di DNA e proteine, e quindi con l’attivazione e la proliferazione delle cellule del sistema immunitario (prevalentemen- te i Linfociti T) e la successiva sintesi di molecole infiammatorie. Attraverso questa azione portano ad una riduzione dell’attività di malattia con un controllo della sua eventuale progressione.

Si possono far rientrare anche nella categoria nella categoria dei DMARDS anche i cosiddetti “Corticosteroidi” e la “Colchicina”. 

I corticosteroidi infatti sono in grado di regolare l’infiammazione e il sistema immunitario, e sono utilizzati come farmaci di fondo quando vengono usati nelle vasculiti e nelle connettiviti.

La “Colchicina” è un alcaloide di origine vegetale di cui viene sfruttato il meccanismo antinfiammatorio per il controllo delle artriti da microcristalli (gotta, condrocalcinosi).