Empaglifozin e malattia cardiovascolare

In uno studio riguardante pazienti con diabete di tipo 2 e malattia cardiovascolare stabilita il trattamento con empagliflozin per una media di 2,6 anni ha provocato tassi più bassi di mortalità cardiovascolare, mortalità e ospedalizzazione per insufficienza cardiaca congestizia, rispetto al placebo.

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