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22 marzo 2018
MIDODRINA
Essa agisce come un vasocostrittore periferico ma ha anche effetti stimolanti cardiaci diretti.
La midodrina cloridrato è usata nel trattamento degli stati ipotensivi e in particolare dell'ipotensione ortostatica.
Farmaci alfa-agonisti come midodrina sono stati utilizzati anche come coadiuvanti nella gestione dell'incontinenza urinaria
Negli stati ipotensivi, la dose iniziale orale di midodrina cloridrato è di 2,5 mg due o tre volte al giorno, regolata gradualmente in base alla risposta.
Possono essere richiesti fino a 10 mg tre volte al giorno
Una dose orale per l'incontinenza urinaria è 2,5-5 mg due o tre volte al giorno.
Farmacocinetica
Midodrina è ben assorbita dal tratto gastrointestinale e subisce un'idrolisi enzimatica nella circolazione sistemica fino al suo metabolita attivo,deglimidodrina.
Midodrina raggiunge le concentrazioni plasmatiche di picco circa mezz'ora dopo una dose orale , e possiede un'emivita plasmatica di circa 25 minuti.
Il metabolita attivo raggiunge il suo picco di concentrazione plasmatica circa un'ora dopo la dose orale e ha un'emivita di eliminazione terminale di circa 3 ore.
Deglimidodrina subisce un ulteriore metabolismo nel fegato.
Midodrina è escreta principalmente nelle urine, sotto forma di metaboliti ed in una piccola quantità immodificata.
Effetti collaterali
La midodrina è principalmente un alfa-agonista e l'effetto avverso più grave è l'ipertensione in posizione supina. Sono state segnalate parestesie, disuria, reazione pilomotorie, prurito ed eruzioni cutanee