E’ causata nel 95% dei casi dall'incuneamento persistente di un calcolo nel dotto cistico con infezione prevalentemente dovuta a E. coli (65%), Klebsielle, enterococchi, batteroidi, clostridium perfrigens, pseudomonas
Una colecistite acalcolotica si può verificare nel 5-10 % dei pazienti
Quadro clinico
Dolore continuo all'epigastrio o all'ipocondrio destro che dura più di 6 ore
Vomito
Febbre
Peritonismo alla palpazione del quadrante superiore destro
Colecisti palpabile
Segno di Murphy positivo (dolorabilità e blocco dell'inspirazione alla palpazione del punto colecistico durante l'inspirazione)
Il paz. evita i movimenti
Leucocitosi!
Aumento della VES
Un'amilasemia elevata (>1000UI/l) suggerisce una pancreatite secondaria ad una patologia delle vie biliari.
Incremento della bilirubina e della fosfatasi alcalina
Ecografia: ispessimento della parete della colecisti (>3 mm.) ed ev.le presenza di calcoli
Complicanze
Empiema della colecisti (colecisti ostruita e ripiena di bile infetta): presenza di massa dolente alla palpazione dell'ipocondrio dx, segni di peritonismo e febbre
Perforazione (con peritonite biliare per cui è necessario l'intervento operatorio immediato)
Penetrazione (per es. nel fegato)
Se il calcolo si sposta nel coledoco può comparire ittero
Colangite che è un'infiammazione dei dotti biliari
Formazione di fistola (nell’intestino o cutanea)
Diagnosi differenziale
appendicite
ulcera perforata
pancreatite acuta
polmonite dx.
Diagnosi differenziale tra
Colecistite acuta
febbre
dolore
nausea, vomito
assenza di ittero
Colangite acuta
febbre (spesso brividi)
dolore
assenza di nausea, vomito
ittero
Pancreatite
spesso assenza di febbre
dolore irradiato posteriormente a cintura
nausea, vomito
assenza di ittero
Segni e sintomi di colangite acuta ascendente
sono febbre, ittero e dolore in ipocondrio dx.(triade di Charcot): la causa e' un'infezione di solito da E. coli del dotto biliare comune ostruito
Trattamento
Paz. a digiuno
Liquidi per via parenterale
Antibioticotici ad ampio spettro prediligendo quelli con azione sui Gram negativi (Escherichia coli, proteus, enterobacter) e ad eliminazione biliare come ampicillina 1 g./4h o ceftriaxone a cui nei casi più impegnativi è utile associare il metronidazolo per gli anaerobi
Analgesici antinfiammatori tipo chetoprofene (Orudis fl 100 ev) in infusione o diclofenac (Voltaren f im 75 mg) intramuscolo che a volte possono avere effetto abortivo
Se il dolore non recede si ricorre ad analgesici maggiori come la pentazocina (Talwin) che determina meno spasmo biliare della morfina
In caso di colangite:
cefalosporina + metronidazolo
oppure
ampicillina+gentamicina+metronidazolo
oppure
ampicillina+nebicina+clindamicina
La terapia chirurgica della colecistite non complicata può essere instaurata entro 6 gg. dalla presentazione (l'intervento precoce non è gravato da un incremento del rischio operatorio) o ritardata di 6 settimane se il paz. si è stabilizzato con la terapia medica (ma in tali 6 settimane sono frequenti le recidive).
Una colecistite acalcolotica si può verificare nel 5-10 % dei pazienti
Quadro clinico
Dolore continuo all'epigastrio o all'ipocondrio destro che dura più di 6 ore
Vomito
Febbre
Peritonismo alla palpazione del quadrante superiore destro
Colecisti palpabile
Segno di Murphy positivo (dolorabilità e blocco dell'inspirazione alla palpazione del punto colecistico durante l'inspirazione)
Il paz. evita i movimenti
Leucocitosi!
Aumento della VES
Un'amilasemia elevata (>1000UI/l) suggerisce una pancreatite secondaria ad una patologia delle vie biliari.
Incremento della bilirubina e della fosfatasi alcalina
Ecografia: ispessimento della parete della colecisti (>3 mm.) ed ev.le presenza di calcoli
Complicanze
Empiema della colecisti (colecisti ostruita e ripiena di bile infetta): presenza di massa dolente alla palpazione dell'ipocondrio dx, segni di peritonismo e febbre
Perforazione (con peritonite biliare per cui è necessario l'intervento operatorio immediato)
Penetrazione (per es. nel fegato)
Se il calcolo si sposta nel coledoco può comparire ittero
Colangite che è un'infiammazione dei dotti biliari
Formazione di fistola (nell’intestino o cutanea)
Diagnosi differenziale
appendicite
ulcera perforata
pancreatite acuta
polmonite dx.
Diagnosi differenziale tra
Colecistite acuta
febbre
dolore
nausea, vomito
assenza di ittero
Colangite acuta
febbre (spesso brividi)
dolore
assenza di nausea, vomito
ittero
Pancreatite
spesso assenza di febbre
dolore irradiato posteriormente a cintura
nausea, vomito
assenza di ittero
Segni e sintomi di colangite acuta ascendente
sono febbre, ittero e dolore in ipocondrio dx.(triade di Charcot): la causa e' un'infezione di solito da E. coli del dotto biliare comune ostruito
Trattamento
Paz. a digiuno
Liquidi per via parenterale
Antibioticotici ad ampio spettro prediligendo quelli con azione sui Gram negativi (Escherichia coli, proteus, enterobacter) e ad eliminazione biliare come ampicillina 1 g./4h o ceftriaxone a cui nei casi più impegnativi è utile associare il metronidazolo per gli anaerobi
Analgesici antinfiammatori tipo chetoprofene (Orudis fl 100 ev) in infusione o diclofenac (Voltaren f im 75 mg) intramuscolo che a volte possono avere effetto abortivo
Se il dolore non recede si ricorre ad analgesici maggiori come la pentazocina (Talwin) che determina meno spasmo biliare della morfina
In caso di colangite:
cefalosporina + metronidazolo
oppure
ampicillina+gentamicina+metronidazolo
oppure
ampicillina+nebicina+clindamicina
La terapia chirurgica della colecistite non complicata può essere instaurata entro 6 gg. dalla presentazione (l'intervento precoce non è gravato da un incremento del rischio operatorio) o ritardata di 6 settimane se il paz. si è stabilizzato con la terapia medica (ma in tali 6 settimane sono frequenti le recidive).
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