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7 gennaio 2008

COLECISTITE

E’ causata nel 95% dei casi dall'incuneamento persistente di un calcolo nel dotto cistico con infezione prevalentemente dovuta a E. coli (65%), Klebsielle, enterococchi, batteroidi, clostridium perfrigens, pseudomonas
Una colecistite acalcolotica si può verificare nel 5-10 % dei pazienti


Quadro clinico
Dolore continuo all'epigastrio o all'ipocondrio destro che dura più di 6 ore
Vomito
Febbre
Peritonismo alla palpazione del quadrante superiore destro
Colecisti palpabile
Segno di Murphy positivo (dolorabilità e blocco dell'inspirazione alla palpazione del punto colecistico durante l'inspirazione)
Il paz. evita i movimenti


Leucocitosi!
Aumento della VES
Un'amilasemia elevata (>1000UI/l) suggerisce una pancreatite secondaria ad una patologia delle vie biliari.
Incremento della bilirubina e della fosfatasi alcalina
Ecografia: ispessimento della parete della colecisti (>3 mm.) ed ev.le presenza di calcoli


Complicanze
Empiema della colecisti (colecisti ostruita e ripiena di bile infetta): presenza di massa dolente alla palpazione dell'ipocondrio dx, segni di peritonismo e febbre

Perforazione (con peritonite biliare per cui è necessario l'intervento operatorio immediato)

Penetrazione (per es. nel fegato)

Se il calcolo si sposta nel coledoco può comparire ittero

Colangite che è un'infiammazione dei dotti biliari

Formazione di fistola (nell’intestino o cutanea)


Diagnosi differenziale
appendicite
ulcera perforata
pancreatite acuta
polmonite dx.


Diagnosi differenziale tra

Colecistite acuta
febbre
dolore
nausea, vomito
assenza di ittero

Colangite acuta
febbre (spesso brividi)
dolore
assenza di nausea, vomito
ittero

Pancreatite
spesso assenza di febbre
dolore irradiato posteriormente a cintura
nausea, vomito
assenza di ittero


Segni e sintomi di colangite acuta ascendente
sono febbre, ittero e dolore in ipocondrio dx.(triade di Charcot): la causa e' un'infezione di solito da E. coli del dotto biliare comune ostruito


Trattamento
Paz. a digiuno
Liquidi per via parenterale
Antibioticotici ad ampio spettro prediligendo quelli con azione sui Gram negativi (Escherichia coli, proteus, enterobacter) e ad eliminazione biliare come ampicillina 1 g./4h o ceftriaxone a cui nei casi più impegnativi è utile associare il metronidazolo per gli anaerobi
Analgesici antinfiammatori tipo chetoprofene (Orudis fl 100 ev) in infusione o diclofenac (Voltaren f im 75 mg) intramuscolo che a volte possono avere effetto abortivo
Se il dolore non recede si ricorre ad analgesici maggiori come la pentazocina (Talwin) che determina meno spasmo biliare della morfina


In caso di colangite:
cefalosporina + metronidazolo
oppure
ampicillina+gentamicina+metronidazolo
oppure
ampicillina+nebicina+clindamicina

La terapia chirurgica della colecistite non complicata può essere instaurata entro 6 gg. dalla presentazione (l'intervento precoce non è gravato da un incremento del rischio operatorio) o ritardata di 6 settimane se il paz. si è stabilizzato con la terapia medica (ma in tali 6 settimane sono frequenti le recidive).