Metronidazolo

Il metronidazolo appartiene a una classe di farmaci chiamati antimicrobici nitroimidazoli. 


il metronidazolo in forma di soluzione per infusione è riservato all'uso ospedaliero ed è indicato per il trattamento di batteriemie e setticemie (Deflamon soluzione per infusione 500 mg/100 ml; infondere in 30 minuti)


Il metronidazolo in forma di capsule o compresse, è indicato: 

nel trattamento di uretriti e vaginiti sintomatiche causate da Trichomonas vaginalis (tricomoniasi);

nel trattamento della vaginosi batterica;

nella terapia di eradicazione dell'Helicobacter pylori (in associazione ad altri principi attivi);


nella prevenzione delle infezioni batteriche anaerobiche post-operatorie


nel trattamento di infezioni causate da anaerobi quali bacteroides, clostridium, Prevotella (come peritoniteascesso cerebrale, osteomielitefebbre puerperale, ascesso pelvico, infezioni della ferita dopo l'intervento chirurgico)


nel trattamento di patologie causate da protozoi, come l'amebiasi e la giardiasi


nel trattamento della gengivite ulcerosa acuta e delle infezioni parodontali.



Il metronidazolo in forma di gel e ovuli vaginali è indicato per il trattamento di: 


infezioni vaginali sostenute da Trichomonas vaginalis e Gardnerella, treponema pallidum


vaginosi batteriche


rosacea in forma di crema e gel cutaneo



Distribuzione del farmaco

Penetra bene la barriera ematoencefalica e si distribuisca all'interno di ascessi e umor vitreo


Posologia

Solitamente il dosaggio é di 2 compresse da 250 mg. 3 o 4 vote al di

Le compresse di metronidazolo sono da deglutire con abbondante acqua

almeno 1 ora prima o 2 ore dopo un pasto


Posologia in caso di insufficienza renale con GFR < 10 ml/ min. : 250 mgx 3


Durante la terapia con Metronidazolo non bisogna consumare alcolici. 

Inoltre è meglio evitare l'esposizione eccessiva al sole, poiché il farmaco incrementa la sensibilità della cute ai raggi solari


L’ovulo è da introdurre profondamente nella vagina alla sera. L'impiego topico può essere usato come trattamento complementare per prevenire le recidive.


Se è necessario protrarre il trattamento per più di 10 giorni, si consiglia un controllo clinico e laboratoristico (emocromo con formula leucocitaria).



Gli effetti collaterali più frequenti sono: 

disturbi gastro-intestinali, anoressia (perdita dell’appetito), nausea, vomito, lingua impaniata, secchezza delle fauci, sapore metallico, glossite (infiammazione della lingua), stomatite (infiammazione della mucosa della bocca), cefalea, eruzioni cutanee (della pelle), raramente sintomi a carico del sistema nervoso periferico


In seguito a terapie prolungate o intensive sono stati segnalati casi sporadici di leucopenia transitoria, agranulocitosi, neutropenia, trombocitopenia, pancitopenia  o di neuropatia periferica.

In caso di comparsa di sintomi neurologici, interrompere immediatamente il trattamento.


Durante il trattamento le urine possono assumere un colore rossiccio-marrone dovuto a pigmenti solubili del farmaco. 

Posta un commento (0)
Nuova Vecchia