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18 giugno 2022

Metformina e acidosi lattica?


L' acidosi lattica, é una complicazione metabolica rara, ma grave che  può verificarsi a causa dell'uso di metformina. 

È fatale nel 50% dei casi e si verifica in associazione con diverse patologie, tra cui il diabete mellito, l'ipoperfusione tessutale significativa e l'ipossiemia. 



I risultati di laboratorio evidenziano:


*pH basso

*aumento del gap anico e aumento del lattato nel sangue (>5 mmol/L) 

*aumento del rapporto lattato/piruvato. 

*livello plasmatico di metformina >5 mcg/mL implicato come causa di acidosi lattica



La maggior parte dei casi di acidosi lattica indotta da metformina nei pazienti diabetici si verifica in quelli con insufficienza renale significativa e ipoperfusione renale. 


Il rischio di acidosi lattica aumenta con il grado di disfunzione renale e con l’età del paziente. 


Il rischio aumenta ulteriormente con la sepsi, la disidratazione, l'insufficienza epatica, l'assunzione di alcol in eccesso e l'insufficienza cardiaca congestizia acuta, particolarmente in quei pazienti con insufficienza cardiaca instabile o acuta instabile o  insufficienza cardiaca congestizia che sono a rischio di ipoperfusione e ipossiemia


Il rischio di acidosi lattica può essere ridotto grazie ad un regolare monitoraggio della funzione renale nei pazienti che assumono metformina, in particolare nei pazienti anziani. 


Misurare sempre il livello di creatinina prima di iniziare la terapia e successivamente periodicamente. 


Interrompere tempestivamente il trattamento con metformina in presenza di qualsiasi condizione associata a ipossiemia, disidratazione o sepsi e sospendere temporaneamente prima di qualsiasi studio con radiocontrasto endovenoso e di qualsiasi intervento chirurgico. 


Evitare in caso di malattie epatiche attive


Quadro clinico

L'insorgenza di una acidosi lattica è subdola con sintomi non specifici come malessere, mialgie, angoscia respiratoria, aumento della sonnolenza e disagio addominale non specifico, associato a ipotermia, ipotensione e bradiaritmie resistenti. 

Ricordare che l'insorgenza di sintomi gastrointestinali dopo la stabilizzazione della dose di metformina potrebbe essere dovuta all’ acidosi lattica o ad altre malattie. 


I pazienti devono essere consapevoli di questi sintomi e devono essere istruiti a informare immediatamente il medico se si verificano. 

Sospendere il trattamento fino a quando la situazione non è chiarita


Sospettare l' acidosi lattica in qualsiasi paziente diabetico con acidosi metabolica priva di evidenza di chetoacidosi


I lattati plasmatici a digiuno al di sopra del limite superiore della norma ma inferiori a 5 mmol/L non indicano necessariamente una imminente acidosi lattica

Questi valori possono essere dovuti a diabete o obesità malcontrollata, attività fisica vigorosa, o problemi tecnici nella manipolazione del campione di sangue.


Se si sospetta acidosi lattica Interrompere la somministrazione di metformina e ricoverare immediatamente il paziente. 


Monitorare gli elettroliti sierici, i chetoni, il glucosio nel sangue, pH nel sangue, i livelli di lattato e di metformina e utilizzare una emodialisi rapidaper correggere l'acidosi e rimuovere la metformina accumulata

Questa manovra si tradurrà in tempestiva inversione dei sintomi e miglioramento