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24 ottobre 2020

Gli inibitori della 5 alfareduttasi

Per i pazienti con sintomi di ipertrofia prostatica benigna (BPH) che non richiedono un intervento chirurgico (ossia con assenza di complicazioni attribuite alla ipertrofia prostatica benigna, quali insufficienza renale, presenza di calcoli vescicali, infezioni ricorrenti del tratto urinario, o ritenzione urinaria refrattaria; nessuna propensione alla chirurgia come trattamento primario), il trattamento iniziale deve essere la farmacoterapia.

Sono disponibili vari farmaci, che sono tutti appropriati per il trattamento di prima linea, basati sulle caratteristiche o sui sintomi del paziente.

I pazienti appartenenti a questa categoria possono anche essere sostanzialmente aiutati da tecniche di modifiche comportamentale quali l’evacuazione dell'urina dopo cena, la limitazione delle bevande caffeinate, l'allenamento vescicale che sia concentrato su uno svuotamento tempestivo e completo, il trattamento della stipsi e l’evitamento di diuretici o farmaci che possono influenzare i sintomi dell'ipertrofia prostatica.

Gli inibitori della 5-alfa-reduttasi funzionano attraverso la riduzione del diidrotetosterone sierico (DHT), mediante inibizione della formazione di DHT, e quindi riduzione del volume della prostata del 20% fino al 25%. Essi richiedono diversi mesi di impiego per migliorare i sintomi.

Nei pazienti con prostate più voluminose di 30 grammi, la terapia iniziale con inibitori della 5-alfa-reduttasi dovrebbe essere considerata efficace nel ridurre le dimensioni della prostata, riducendo quindi il rischio di ritenzione urinaria acuta e della chirurgia invasiva.

Si è dimostrato di ridurre il rischio di ritenzione urinaria acuta e la necessità di una terapia invasiva di circa il 50% su un periodo di 2-4 anni rispetto al placebo. Il follow-up di più lungo termine (5 anni) ha dimostrato che la necessità di interventi chirurgici era simile.

La finasteride è un inibitore della 5-alfa-reduttasi di tipo II che riduce il DHT sierico del 75%.

È stato dimostrato che essa è utile solo nei pazienti con prostate piú voluminose (>30 grammi) e non ha avuto benefici superiori al placebo in pazienti con sintomi del tratto urinario basso e dimensioni della prostata più piccole.

La dutasteride è un inibitore dell'alfa-reduttasi di tipo I e II con una riduzione del 90% -95% del DHT sierico

Nb. Le concentrazioni sieriche di antigene specifico prostatico (PSA) si ridurranno del 50% circa e devono essere attentamente monitorate nei pazienti sottoposti a screening o seguiti per il cancro alla prostata.

Il miglioramento clinico richiederà 3-6 mesi. Il trattamento dovrà continuare a lungo termine.

La Finasteride e la dutasteride possono ridurre il rischio di tumore della prostata del 25%.

Attenzione!

L’uso di inibitori della 5-alfa-reduttasi può essere associato ad una diagnosi ritardata del cancro alla prostata e ad un rilevamento di una fase istologica più avanzata del cancro al momento della diagnosi.

La disfunzione sessuale viene osservata nel 5% -10% dei pazienti e comprende una diminuzione della libido/eiaculato, una disfunzione erettile ed una ginecomastia.