Quando eseguire un ECG

L'EEG ha molteplici applicazioni cliniche. 

Può essere usato per confermare la diagnosi di crisi epilettiche o epilessia, sia dimostrando attività epilettiforme nel periodo interictale (tra le convulsioni), sia registrando direttamente uno stato convulsivo. 

L'EEG è importante nella classificazione delle convulsioni e delle sindromi epilettiche e può scoprire un'anomalia strutturale, funzionale o metabolica precedentemente sconosciuta, anche quando le immagini sono normali. 

L'EEG è utile anche: 
per diagnosticare lo stato epilettico non convulsivo (attività convulsiva che non si esaurisce, durante la quale il paziente appare in coma da una causa sconosciuta), 

per rivelare una attività convulsiva intermittente come un potenziale fattore di coma inspiegabile

per confermare  inattività elettrocerebrale (cioè, la cosiddetta morte cerebrale)

per la diagnosi di alcune sindromi neurologiche (ad esempio, la malattia di Creutzfeldt-Jakob, o la panencefalite sclerosante subacuta)

per il monitoraggio della perfusione cerebrale durante l'endoarterectomia carotidea.
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