É la principale causa di mortalità e morbilità dopo la rottura iniziale dell'aneurisma; puó comparire 4-14 giorni dopo l'emorragia iniziale, portando ad ischemia focale e ad ictus.
Il trattamento con un antagonista del canale del calcio, la nimodipina (60 mg PO ogni 4h) migliora i risultati, forse prevenendo lesioni ischemiche piuttosto che riducendo il rischio di vasospasmo.
La perfusione cerebrale può essere migliorata nel vasospaismo sintomatico aumentando la pressione arteriosa media con agenti vasopressori come fenilefrina o noradrenalina, ed espandendo il volume intravascolare con cristalloidi, cosí ancora aumentando l'output cardiaco e riducendo la viscosità del sangue mediante riduzione dell'ematocrito; questa terapia cosiddetta "tripla H" (ipertensione, emodiluzione e ipervolemia) è ampiamente utilizzata.
Se il vasospasmo sintomatico persiste nonostante la terapia medica ottimale, possono essere utili i vasodilatatori intraarteriosi e l'angioplastica dei vasi cerebrali