Dolori articolari, alcuni punti da considerare

La prima mossa nella valutazione di un paziente con dolore articolare è determinare se il dolore ha veramente origine all'interno dell'articolazione o se  invece origina da strutture periarticolari, osso sottostante o cute sovrastante.

Nella maggior parte dei pazienti con tumefazione articolare, l'analisi del liqido articolare è un elemento cruciale per la valutazione diagnostica.
L'artrite indotta da cristalli è una causa comune di dolore articolare acuto nei pazienti ricoverati in ospedale.

Nei pazienti piú gravemente malati con segni e sintomi che suggeriscono malattie reumatiche, la diagnosi differenziale spesso include anche l'infezione. 
Perció é importante agire rapidamente per ridurre al minimo il rischio delle complicanze catastrofiche delle malattie reumatiche e per evitare la terapia immunosoppressiva nei pazienti con infezione.

Il tasso di sedimentazione degli eritrociti (VES) può essere elevato in qualsiasi processo infiammatorio che aumenti i livelli di reattivitá nella fase acuta.

La titolazione degli anticorpo antinucleari è più utile come test diagnostico per il LES, a causa della sua elevata sensibilità, ma non come test di monitoraggio, perché il titolo non correla bene con l'attività della malattia.

Poiché il fattore reumatoide potrá essere positivo solo nell'80% dei pazienti con artrite reumatoide, la diagnosi di questa patologia deve ancora essere effettuata su base clinica.

Il pattern citosolico per l'anticorpo citoplasmatico antineutrofili (cANCA) è più utile dal punto di vista diagnostico quando il quadro clinico suggerisce con una probabilità superiore al 10%  che si tratti di granulomatosi di Wegener.

L'ipocomplementemia può riflettere una carenza ereditaria di un singolo componente del complemento o il consumo di complemento derivante dall'attivazione immunocomplesso mediata della cascata del complemento.
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