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12 settembre 2019

Attacco ischemico transitorio (cenni)

Viene definito come un deficit neurologico con un'eziologia vascolare, della durata di meno di 24 h (ma di solito di durata molto più breve).
Predice un futuro ictus in circa il 25% dei pazienti entro i prossimi 5 anni (ma varia in modo significativo a seconda dell'eziologia).



Etiologie comuni
In ordine di frequenza decrescente:

Aterotrombosi
Malattia cardioembolica
HTN (preannuncia infart lacunare)
Stati di ipercoagulabilitá
Dissezione arteriosa
Arterite temporale
Consumo di stupefacenti



Diagnosi differenziale delle entità che possono causare o imitare deficit neurologici transitori 

Convulsioni (focali)
Emicrania complicata
Sincope
Ematomi subdurali
Tumori cerebrali
Perdite sentinella da emorragie subaracnodee
Ipo-/iperglicemia
Altri squilibri metabolici



Sintomi e segni
variano ampiamente, a seconda del territorio vascolare.

L'oscuramento monoculare transitorio del campo visivo, l'amaurosi fugace, spesso implica una malattia aterosclerotica dell'arteria carotide ipsilaterale. 
I pazienti possono descrivere una "ombra" che copre il loro campo visivo.
Nausea, vomito, vertigini, acufeni, diplopia, amnesia globale transitoria, atassia e disartria suggeriscono TIA vertebrobasilari che coinvolgono il tronco encefalico o il cervelletto.



Workup e gestione
nei pazienti con un sospetto TIA sono simili a quelli dell'ictus acuto,  e sono condizionati dai sintomi indicanti il territorio vascolare  e dai fattori di rischio del paziente.