Farmaci usati nell' infarto miocardico acuto (MI) o nell'angina instabile del paziente anziano

Aspirina, 160 – 325 mg per os: il beneficio di mortalità assoluta da parte dell''aspirina aumenta dall'1% nei pazienti di età inferiore a 60 al 4,7% in quelli di 70 anni 
Non chiaro se l'uso di altri antiaggreganti piastrinici è appropriato nei pazienti anziani.

Non vi sono controindicazioni specifiche all'uso di inibitori dell'IIb/IIIa per quanto riguarda gli anziani ma si deve usare un dosaggio adeguato alla funzione renale del paziente.

L'eparina non frazionata non possiede valore  provato. Probabilmente determina più complicanze emorragiche senza riduzione della mortalità o del reinfarto

L'eparina a basso peso molecolare può essere preferita negli anziani 

I beta-bloccanti  determinano una riduzione del 23% della mortalità con l'uso precoce
Dosi più basse possono essere appropriate nei pazienti più anziani.

Gli ACE inibitori entro 24 ore dall'infarto acuto riducono la mortalità e 'insufficienza cardiaca in pazienti di età superiore a 70 a.
Iniziare con una dose bassa di un ACE inibitore a breve durata d'azione (captopril, 6,25 mg PO ogni 6 – 8 ore), e aumentare gradualmente la dose fino a quando tollerata.
Il rischio di disfunzione renale e ipotensione è maggiore nei pazienti anziani e deve essere costantemente monitorato.


I nitrati sono sicuri nella maggior parte dei pazienti anziani.
Vi sono giudizi favorevoli sulla riduzione della  mortalità osservata nei pazienti > 70 anni 

La morfina può alleviare il dolore e la dispnea, ma è a rischio di delirio.

Agenti antiaritmici:  nessun beneficio con l'uso di routine.

Trasfusioni di sangue: i dati osservazionali sostengono l'uso di trasfusioni di sangue per mantenere un Hct > 30% in pazienti anziani che hanno sperimentato un infarto acuto. 
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