Affaticamento nel malato di cancro

L'affaticamento è un sintomo angosciante ed è la lamentela più comune tra i malati di cancro. 
Perciò devono essere corrette anomalie specifiche che possono contribuire all'affaticamento, tra cui l'anemia, l'ipotiroidismo, l'ipogonadismo, la compromissione cognitiva e funzionale, e la malnutrizione.
Poiché il dolore, la depressione e la stanchezza spesso coesistono nei pazienti affetti da tumore, il dolore e la depressione devono essere gestiti in modo appropriato nei pazienti con affaticamento. 

L'affaticamento causato dagli effetti avversi dei farmaci e polifarmaci è comune e deve perciò essere affrontato. 
Per l'affaticamento non specifico, l'esercizio fisico e la riabilitazione fisica possono essere efficaci. 

I rimedi
Anche se comunemente usati per la stanchezza legata al cancro,  è carente una forte evidenza per ciò che riguarda gli psicostimolanti come il metilfenidato, 5-10 mg per via orale al mattino e pomeriggio, o il modafinil, 200 mg per via orale al mattino.
Il Ginseng americano (Panax quinquefolius) ha dimostrato di essere efficace per la stanchezza legata al cancro, ma può avere un effetto estrogenico. 
I corticosteroidi possono avere un beneficio a breve termine. 

Le bevande caffeinate possono aiutare (ad esempio, esse hanno dimostrato di aumentare la tolleranza all'esercizio in pazienti con insufficienza cardiaca).
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