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13 gennaio 2019

GLICLAZIDE

La Gliclazide è un antidiabetico della famiglia delle sulfoniluree.

È somministrata per os nel trattamento del diabete di tipo 2 e possiede una durata di azione di 12-24 ore.
Poiché l'effetto è meno prolungato di quello della clorpropamide o della glibenclamide la gliclazide può essere più adatta per i pazienti anziani, che sono inclini all'ipoglicemia con le sulfoniluree long-acting.

La dose iniziale usuale è di 40 - 80 mg al giorno con la prima colazione, aumentata gradualmente, se necessario, fino a 320 mg al giorno. Più di 160 mg al giorno sono somministrati in 2 dosi.

Sono disponibili anche compresse a rilascio modificato: la dose iniziale usuale è di 30 mg una volta al giorno, aumentata se necessario in step di 30 mg fino ad un massimo di 120 mg al giorno.
L'intervallo fra gli aumenti della dose della preparazione a rilascio modificato dovrebbe essere di almeno 1 mese, ma, se necessario la dose può essere aumentata dopo appena 2 settimane in quei pazienti che non hanno risposto.

Effetti avversi e precauzioni
in generale come per le sulfoniluree
La gliclazide può essere usata anche in pazienti con danno renale, ma l'attento monitoraggio della glicemia è essenziale e dovrebbe essere usata la più piccola dose possibile per un sufficiente controllo. È sconsigliato l'uso in pazienti con danno renale severo.

Interazioni
in generale come per le sulfoniluree

Farmacocinetica
La gliclazide è prontamente assorbita dal tratto gastrointestinale.
È estensivamente legata alle proteine plasmatiche.
L'emivita è di circa 10 a 12 ore.
È ampiamente metabolizzata nel fegato a metaboliti che non hanno attività ipoglicemizzante significativa.
I metaboliti e una piccola quantità di farmaco invariato sono escreti nelle urine.