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28 ottobre 2018

Febbre: sintomi da non sottovalutare e campanelli d’allarme

La febbre è il segnale più comune utilizzato dal corpo umano per dirci che all’interno del nostro organismo c’è qualcosa che impedisce il suo corretto funzionamento e da solo si è messo in moto per risolvere il problema. Infatti, la febbre non è una malattia ma, piuttosto, un sintomo che si manifesta come risposta dell’organismo a situazioni di pericolo, come un’infezione o un’infiammazione. È per questo che, oggigiorno, la maggioranza dei dottori sostiene che la febbre non debba essere eleminata ma soltanto tenuta sotto controllo, così che possa svolgere il suo naturale ruolo di stabilizzatore dell’ordine.

Ma quali sono le cause della febbre e i sintomi da non sottovalutare per riconoscere il suo arrivo? Secondo gli studi, la febbre è la conseguenza dell’aumento dei globuli bianchi che servono a combattere l’aggressione di agenti esterni come virus e batteri. Le sostanze che causano la febbre si chiamano pirogeni e ne esistono di due tipi, uno che proviene dall’esterno del corpo umano e che sostanzialmente attacca il nostro organismo e l’altro che invece viene prodotto al suo interno come difesa. I pirogeni esogeni sono quelli generati all’esterno e che producono i microrganismi (come per esempio le tossine) che attaccano l’organismo. Questi pirogeni esogeni causano quindi la febbre inducendo i globuli bianchi a rilasciare i propri pirogeni, che sono quindi interni, e che agiscono sull’area del nostro cervello che controlla la temperatura corporea facendo in modo che quest’ultima aumenti così da poter distruggere i microrganismi nocivi.

Ma oltre alle infezioni, la febbre può essere provocata anche da molti altri fattori come da infiammazioni, da colpi di calore, da una reazione a farmaci o vaccini, da una reazione allergica, da malattie autoimmuni, dai tumori o anche da esiti di interventi chirurgici. Tutti i disturbi infettivi possono provocare febbre, come infezioni delle vie respiratorie, delle vie urinarie, infezioni cutanee e gastrointestinali ma ci sono anche altre condizioni che provocano la febbre con maggiore probabilità. Tra i fattori di rischio troviamo: lo stato di salute della persona e la sua età, alcune attività lavorative, l’uso di alcuni farmaci, ecc. La sua classificazione avviene in base a ciò da cui deriva: può essere infettiva (la più comune), neoplastica (se causata dal cancro) o infiammatoria.

I sintomi associati alla febbre variano in base al disturbo o alla patologia correlata e possono essere: mal di testa, dolori muscolari, sudorazione, brividi, disidratazione, stanchezza o irritabilità e, nel caso in cui la febbre raggiunga picchi più elevati, si possono verificare anche confusione, allucinazioni e convulsioni. Ma la febbre presenta anche molti altri sintomi che non devono essere ignorati ma, anzi, riferiti tempestivamente al medico di base. Tra questi sintomi troviamo: mal di gola, nausea e vomito, eruzione cutanea, mancanza d’appetito, gonfiore dei linfonodi, difficoltà a respirare, dolore addominale, oppressione al torace e perdita di coscienza, perdita di peso improvvisa, piedi gonfi e cambio di abitudini intestinali.

Come già detto, la febbre non è una malattia ma una reazione, un campanello d’allarme che aiuta l’organismo a difendersi contro le infezioni quindi di per sé non è pericolosa e scompare generalmente da sola. La terapia migliore in questo caso è il riposo, insieme all’assunzione di molti liquidi e di pasti facilmente digeribili. Ma quando la febbre raggiunge temperature elevate (40/41°C), o persiste nel tempo, è bene recarsi dal medico o al pronto soccorso per ulteriori accertamenti e per farsi prescrivere la terapia adatta. Il medico potrà decidere di prescrivere alcuni esami per risalire alla causa, ricordiamo infatti che di norma la febbre è la conseguenza di un altro problema e non il problema stesso. Generalmente gli esami includono quelli del sangue, delle urine, tamponi faringei ed esami colturali che servono a risalire alle infezioni batteriche o virali. Se necessario, il medico prescriverà anche alcuni farmaci utili a far diminuire la temperatura corporea. Questi farmaci sono chiamati antipiretici e i più diffusi sono il paracetamolo e farmaci antinfiammatori come l’aspirina, l’ibuprofene e il naprossene. Gli antibiotici invece sono utili sono in caso di infezione batterica e inefficaci in caso di semplice influenza.

Cosa si può fare per evitare la febbre? Per scongiurare la febbre bisogna stare attenti ad evitare, ancora prima, le infezioni più comuni e lo si fa innanzitutto tramite vaccinazioni antinfluenzali, dopodiché seguendo le più basilari regole di igiene: lavarsi bene e frequentemente le mani è molto importante per evitare di immettere nel nostro corpo batteri che possano causare la febbre, così come coprirsi bocca e naso quando si tossisce e starnutisce. Inoltre bisogna stare attenti agli sbalzi termici tra caldo e freddo e coprirsi bene quando le temperature sono più basse. Durante l’inverno scegliete sempre un abbigliamento adeguato senza mai dimenticare guanti, sciarpa e cappello e privilegiate giacche e cappotti impermeabili e antivento. Anche a tavola si può prevenire la febbre e lo si fa assumendo sempre molti liquidi e mangiando molta frutta e verdura che contengono vitamine e sali minerali preziosi per l’organismo. Calore ed energia utili per il nostro corpo soprattutto durante i mesi freddi dell’anno sono garantiti da pasta, carne e pesce.