La ventilazione non invasiva (NIV) può essere definita come una modalità di ventilazione che supporta la respirazione senza la necessità di intubazione o approccio chirurgico alle vie aeree
La ventilazione non invasiva è un metodo popolare di gestione respiratoria dell'adulto in reparto di emergenza ed in unità di cure intensive (ICU), ed ha guadagnato sempre maggiore sostegno nella cura dei pazienti pediatrici.
Oltre ad evitare gli effetti negativi della ventilazione invasiva, la ventilazione non invasiva ha il vantaggio di essere piú confortevole per il paziente.
La ventilazione non invasiva offre un tipo di respirazione meccanicamente assistita senza il posizionamento di una via aerea artificiale ed è diventato un importante meccanismo di supporto ventilatorio sia all'interno che all'esterno di una Unitá di Terapia Intensiva
La ventilazione non invasiva è ulteriormente suddivisa in:
1) ventilazione a pressione negativa (NPV) e
2) ventilazione a pressione positiva non invasiva (NIPPV)
quest'ultima include la ventilazione pressione positiva continua (CPAP ovvero Continuous Positive Airway Pressure) e la pressione positiva a due livelli (BiPAP).
Confronto tra NIPPV (ventilazione non invasiva a pressione positiva) ed intubazione endotracheale con ventilazione meccanica
NIPPV
In generale, la NIPPV è altamente preferita nei confronti dell'intubazione endotracheale
Molto efficace soprattutto in pazienti con grave esacerbazione di BPCO
NIPPV chiaramente riduce la mortalità e la necessità di intubazione endotracheale nelle riacutizzazioni di una BPCO
NIPPV inoltre consente un migliore svezzamento e può ridurre la mortalità a breve termine
Causa una piú ridotta incidenza di polmonite nosocomiale e di altre infezioni nelle esacerbazioni di BPCO
NIPPV usata precocemente in corso di esacerbazione di BPCO ed acidosi da lieve a moderata, riduce la mortalità, il tempo per la correzione del pH e per il ritorno al normale respiro
NIPPV può essere usata nei reparti di medicina generale
Discutibile é il beneficio globale in pazienti ospedalizzati con riacutizzazioni lieve
È fortemente raccomandata in caso di un'esacerbazione da moderata a grave
Quando é indicata invece l'intubazione?
Se possibile, un tentativo di NIPPV deve essere iniziato prima dell'intubazione
Indicazioni all'intubazione
Ipossiemia persistente con saturazione di O2 < 88-90% o pO2 < 55-60mm Hg (con O2)
Peggioramento dell'acidosi respiratoria acuta malgrado la terapia
Segni di peggioramento della fatica muscolare respiratoria
Deterioramento delle condizioni mentali (delirio)
Incapacità del paziente a proteggere le vie respiratorie
Impossibilità ad eliminare le secrezioni
La ventilazione non invasiva prima dello scompenso grave può prevenire la necessità di una intubazione
La fisioterapia polmonare può fornire benefici nella fluidificazione del muco, e nel miglioramento dell'ossigenazione
La ventilazione non invasiva è un metodo popolare di gestione respiratoria dell'adulto in reparto di emergenza ed in unità di cure intensive (ICU), ed ha guadagnato sempre maggiore sostegno nella cura dei pazienti pediatrici.
Oltre ad evitare gli effetti negativi della ventilazione invasiva, la ventilazione non invasiva ha il vantaggio di essere piú confortevole per il paziente.
La ventilazione non invasiva offre un tipo di respirazione meccanicamente assistita senza il posizionamento di una via aerea artificiale ed è diventato un importante meccanismo di supporto ventilatorio sia all'interno che all'esterno di una Unitá di Terapia Intensiva
La ventilazione non invasiva è ulteriormente suddivisa in:
1) ventilazione a pressione negativa (NPV) e
2) ventilazione a pressione positiva non invasiva (NIPPV)
quest'ultima include la ventilazione pressione positiva continua (CPAP ovvero Continuous Positive Airway Pressure) e la pressione positiva a due livelli (BiPAP).
Confronto tra NIPPV (ventilazione non invasiva a pressione positiva) ed intubazione endotracheale con ventilazione meccanica
NIPPV
In generale, la NIPPV è altamente preferita nei confronti dell'intubazione endotracheale
Molto efficace soprattutto in pazienti con grave esacerbazione di BPCO
NIPPV chiaramente riduce la mortalità e la necessità di intubazione endotracheale nelle riacutizzazioni di una BPCO
NIPPV inoltre consente un migliore svezzamento e può ridurre la mortalità a breve termine
Causa una piú ridotta incidenza di polmonite nosocomiale e di altre infezioni nelle esacerbazioni di BPCO
NIPPV usata precocemente in corso di esacerbazione di BPCO ed acidosi da lieve a moderata, riduce la mortalità, il tempo per la correzione del pH e per il ritorno al normale respiro
NIPPV può essere usata nei reparti di medicina generale
Discutibile é il beneficio globale in pazienti ospedalizzati con riacutizzazioni lieve
È fortemente raccomandata in caso di un'esacerbazione da moderata a grave
Quando é indicata invece l'intubazione?
Se possibile, un tentativo di NIPPV deve essere iniziato prima dell'intubazione
Indicazioni all'intubazione
Ipossiemia persistente con saturazione di O2 < 88-90% o pO2 < 55-60mm Hg (con O2)
Peggioramento dell'acidosi respiratoria acuta malgrado la terapia
Segni di peggioramento della fatica muscolare respiratoria
Deterioramento delle condizioni mentali (delirio)
Incapacità del paziente a proteggere le vie respiratorie
Impossibilità ad eliminare le secrezioni
La ventilazione non invasiva prima dello scompenso grave può prevenire la necessità di una intubazione
La fisioterapia polmonare può fornire benefici nella fluidificazione del muco, e nel miglioramento dell'ossigenazione