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7 maggio 2016

IVABRADINA

Quali sono le indicazioni
L'ivabradina è un inibitore selettivo del nodo del seno If, che possiede l'effetto di ridurre la frequenza cardiaca.

È impiegata nel trattamento dell'angina pectoris stabile in pazienti incapaci di assumere beta-bloccanti, o aggiunta ai beta-bloccanti quando l'angina non è adeguatamente controllata ed il paziente presenta una frequenza cardiaca di più di 60 battiti al minuto.

L'ivabradina è utilizzata anche nell'insufficienza cardiaca cronica in pazienti la cui frequenza cardiaca è superiore a 75 battiti al minuto o piú alta ancora
Puó essere aggiunta alla terapia standard, tra cui beta-bloccanti, o somministrata quando i beta-bloccanti non possono essere utilizzati.


Come viene somministrata ed in che dosi
Viene somministrata per via orale con il cibo ad una dose abituale iniziale di 5 mg due volte al giorno.

Nell'angina pectoris stabile la dose può essere aumentata dopo 3-4 settimane se necessario fino a 7,5 mg due volte al giorno.

In pazienti con scompenso cardiaco la dose può essere regolata dopo 2 settimane e aumentata a 7,5 mg due volte al giorno se la frequenza cardiaca è persistentemente superiore a 60 battiti al minuto.

Se la frequenza cardiaca scende persistentemente al di sotto di 50 battiti/minuto o si manifestano sintomi di bradicardia, la dose deve essere ridotta fino ad un dosaggio di 2,5 mg due volte al giorno, se necessario.
Il trattamento deve essere interrotto se la bassa frequenza cardiaca o i sintomi da bradicardia persistono