CARDO MARIANO

Indicato come epatoprotettore e antiossidante, particolarmente come coadiuvante per il trattamento di epatopatie e danni tossici nei confronti del fegato
Utilizzato in Europa per il trattamento dell'avvelenamento da Amanita phalloides


La dose media giornaliera è di 12 – 15 g di pianta grezza o formulazioni equivalenti a 200-400 mg di silimarina (vedi)


Gli effetti avversi sono rari e possono essere diarrea e reazioni allergiche
Il cardo mariano può potenziare l'effetto ipoglicemizzante dei farmaci antidiabetici
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