Gli inibitori dell'aromatasi di ultima generazione quali l'anastrozolo, il letrozolo e l'exemestane sono solitamente ben tollerati e presentano scarsa incidenza di effetti collaterali.
L'effetto collaterale principale legato all'utilizzo prolungato di questi farmaci è rappresentato dall'osteoporosi
Ciò determina una maggiore incidenza di fratture ossee nelle pazienti trattate con inibitori dell'aromatasi, rispetto a quelle curate con tamoxifen in quanto quest'ultimo è dotato di attività estrogenico-agonistica parziale a livello osseo.
Altri effetti collaterali, comunque di intensità lieve e non sempre descritti, possono essere:
vampate di calore, secchezza vaginale, dolori muscoloscheletrici e cefalea
È utile ricordare che l'osteopenia indotta dagli inibitori dell'aromatasi può essere prevenuta con l'assunzione concomitante di bifosfonati.
L'effetto collaterale principale legato all'utilizzo prolungato di questi farmaci è rappresentato dall'osteoporosi
Ciò determina una maggiore incidenza di fratture ossee nelle pazienti trattate con inibitori dell'aromatasi, rispetto a quelle curate con tamoxifen in quanto quest'ultimo è dotato di attività estrogenico-agonistica parziale a livello osseo.
Altri effetti collaterali, comunque di intensità lieve e non sempre descritti, possono essere:
vampate di calore, secchezza vaginale, dolori muscoloscheletrici e cefalea
È utile ricordare che l'osteopenia indotta dagli inibitori dell'aromatasi può essere prevenuta con l'assunzione concomitante di bifosfonati.
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