Il meccanismo d'azione della repaglinide (Novonorm), un derivato della meglitinide, e' sovrapponibile a quello delle sulfoniluree, dalle quali si distingue pero' per l'emivita più breve, il che si traduce quindi in un'immediata, ma breve stimolazione della secrezione insulinica pancreatica.
La repaglinide modula i livelli glicemici, agendo selettivamente sulla cellula beta pancreatica e promuovendo la secrezione di insulina in soli 30 minuti dall'assunzione orale del farmaco.
L'effetto ipoglicemizzante persiste per circa 4 ore al termine delle quali il principio attivo viene metabolizzato al livello epatico e successivamente escreto prevalentemente per via biliare.
La rapidità d'azione produce un miglior controllo della glicemia postprandiale rispetto alla glicemia a digiuno e soprattutto una riduzione del rischio di ipoglicemia rispetto alle sulfoniluree.
La repaglinide, considerata un "regolatore della glicemia postprandiale", viene somministrata prima dei pasti (circa 15 minuti prima) e permette un immediato controllo dei valori glicemici, con una durata che non supera, come detto, le 3-4 ore
Comfrontata con la gliburide, una solfanilurea, la repaglinide si e' dimostrata equivalente nel mantenere un controllo glicemico adeguato
Attualmente la repaglinide è approvata in Italia sia come monoterapia, che in combinazione con metformina
La necessità di somministrazioni frequenti, in corrispondenza di ogni pasto (per la precisione 15-30 minuti prima), spiega l'utilizzo di questo farmaco in pazienti che necessitano di un secretagogo ed
hanno uno stile di vita irregolare nell'organizzazione dei pasti
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