Manifestazioni cliniche
Subito dopo l'esposizione
nausea, vomito, diarrea, stato di affaticamento per 1-2 giorni, ± ustioni
Segue fase di latenza
senza sintomi (tale fase è assente se vi è esposizione superiore a 1000 rad)
Terza fase con sintomi evidenti:
A livello gastro-intestinale (vomito, diarrea, sanguinamento, sepsi),
A livello del SNC (confusione, edema cerebrale)
A livello emopoietico (riduzione dei globuli bianchi in prevalenza linfociti, Hb e piastrine, con un ritardo di 2-3 settimane, se vi è stata esposizione a basso dosaggio)
Trattamento
Indumenti protettivi e monitoraggio delle radiazioni
Decontaminazione esterna
Ammetti in Ospedale se vi è stata esposizione uguale o superiore a 200 rad.
Se il paziente non presenta sintomi prima di 24 ore, l'esposizione probabilmente è inferiore a 75 rad.
Monitorizza Hb, globuli rossi, globuli bianchi ( + conta differenziale) ogni 6-8 ore.
Tratta con
antiemetici
fattori di stimolazione delle colonie staminali
trasfusione di gl.rossi, piastrine
Esegui tipizzazione dei tessuti e del sangue nei familiari per ev.le trapianto di midollo
Pratica profilassi antibiotica, antivirale, antimicotica
Il fall-out di iodio radioattivo dai reattori nucleari fa sì che l'esposizione per inalazione o ingestione a cibi contaminati (ad esempio latte di mucca), predisponga a cancro (in particolare della tiroide).
Per tal motivo a seconda dell'esposizione in rad della tiroide è raccomandato ioduro di potassio (KI)
Subito dopo l'esposizione
nausea, vomito, diarrea, stato di affaticamento per 1-2 giorni, ± ustioni
Segue fase di latenza
senza sintomi (tale fase è assente se vi è esposizione superiore a 1000 rad)
Terza fase con sintomi evidenti:
A livello gastro-intestinale (vomito, diarrea, sanguinamento, sepsi),
A livello del SNC (confusione, edema cerebrale)
A livello emopoietico (riduzione dei globuli bianchi in prevalenza linfociti, Hb e piastrine, con un ritardo di 2-3 settimane, se vi è stata esposizione a basso dosaggio)
Trattamento
Indumenti protettivi e monitoraggio delle radiazioni
Decontaminazione esterna
Ammetti in Ospedale se vi è stata esposizione uguale o superiore a 200 rad.
Se il paziente non presenta sintomi prima di 24 ore, l'esposizione probabilmente è inferiore a 75 rad.
Monitorizza Hb, globuli rossi, globuli bianchi ( + conta differenziale) ogni 6-8 ore.
Tratta con
antiemetici
fattori di stimolazione delle colonie staminali
trasfusione di gl.rossi, piastrine
Esegui tipizzazione dei tessuti e del sangue nei familiari per ev.le trapianto di midollo
Pratica profilassi antibiotica, antivirale, antimicotica
Il fall-out di iodio radioattivo dai reattori nucleari fa sì che l'esposizione per inalazione o ingestione a cibi contaminati (ad esempio latte di mucca), predisponga a cancro (in particolare della tiroide).
Per tal motivo a seconda dell'esposizione in rad della tiroide è raccomandato ioduro di potassio (KI)
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