LIPIDI E LIPOPROTEINE

I lipidi o grassi

Sono sia di origine animale (burro, strutto), che di origine vegetale (oli e margarine). Costituiti in gran parte da miscele di trigliceridi, ma anche da colesterolo, possono essere saturi, insaturi o polinsaturi.

La differenza è di natuira biochimica e consiste nell’esistenza di uno o più doppi legami fra gli atomi di carbonio che formano la catena dell’acido grasso.

I grassi (lipidi) del nostro organismo, cioè colesterolo e trigliceridi, non sono solubili in acqua, sono cioè idrofobi

Per questo motivo vengono trasportati nel sangue, che è acquoso, da strutture chiamate lipoproteine

Le lipoproteine

Da che cosa sono costituite le lipoproteine?

Le lipoproteine sono costituite da trigliceridi e colesterolo nella loro parte centrale e da fosfolipidi ed apoproteine nella parte esterna.

La combinazione fra lipide e apoproteina quindi è chiamata lipoproteina.

Adesso definiamo con maggior precisione i componenti delle lipoproteine:

1)Apoproteina: è la parte proteica di un complesso lipoproteico. Le apoproteine sono composti idrofili costituiti da lunghe catene di aminoacidi (i costituenti delle proteine). Le apoproteine sono classificate in diverse categorie: A, B, C, D ed E.

2)Colesterolo: è un grasso che svolge una funzione essenziale nella produzione della bile, degli ormoni steroidi e nella stabilizzazione delle membrane cellulari. Il colesterolo però è anche la quota principale del grasso che si accumula in eccesso nelle pareti delle arterie e che è responsabile dell’aterosclerosi. Il colesterolo è piuttosto idrofobo. Quando si lega a un acido grasso (formando in tali modo i cosiddetti esteri del colesterolo) diventa più facilmente solubile in acqua.

3) Trigliceridi: sono un particolare tipo di lipidi. Sono grassi idrofobi, con una struttura semplice. Sono prodotti dal fegato, Sono costituiti da tre molecole di acido grasso unite ad un alcol, il glicerolo.
I trigliceridi rappresentano un’importante fonte di energia per il nostro organismo, nonchè la più grande riserva di lipidi. Infatti sono i costituenti principali dei depositi di grasso nel corpo.Il loro livello nel sangue aumenta quando la dieta contiene un eccesso di grassi, di carboidrati (zucchero, pane, pasta) e di alcool

4) Fosfolipidi: i fosfolipidi, che contengono fosforo, hanno alcune componenti parzialmente idrosolubili e alcune liposolubili. Questa solubilità combinata ne permette il trasporto nel sangue. I fosfolipidi agiscono da rivestimento idrofilo per le lipoproteine, aiutando a proteggere il colesterolo e i trigliceridi idrofobi dall’ambiente acquoso del sangue.

Come è costituita una particella di lipoproteina?

Le molecole di colesterolo si inseriscono in maniera casuale fra le molecole fosfolipidiche, mentre i trigliceridi e gli esteri del colesterolo, le molecole più idrofobe, sono localizzate al centro della particella.

I componenti idrofobi quindi sono protetti da un involucro idrofilo.

L’apoproteina è all’esterno della particella lipoproteica.

Poiché l’esterno della particella è formato da composti idrofili, la particella può essere trasportata nel sangue.

Le lipoproteine sono formate quindi da componenti sia idrofile sia idrofobe.

Allora a cosa servono le lipoproteine?

Le lipoproteine sono fondamentali per il trasporto dei lipidi nelle varie regioni dell’organismo attraverso la circolazione sanguigna.

Esistono diverse classi di lipoproteine, che differiscono tra loro per quanto riguarda la densità e le diverse proporzioni dei componenti lipidici.

Come si classificano le lipoproteine?
Il metodo più noto utilizzato anche per i comuni esami del sangue, si basa sulla densità delle lipoproteine, verificata con il metodo della flottazione, ovvero del galleggiamento all’interno di una provetta di siero ottenuto centrifugando il sangue.
Questo metodo consente di identificare cinque diverse classi di lipoproteine Ogni classe ha una sua specifica composizione: più lipidi contiene, minore sarà la sua densità e quindi più rapidamente galleggerà durante la centrifugazione. La densità è inversamente proporzionale alle dimensioni: i chilomicroni sono le particelle più grandi e meno dense, mentre le lipoproteine ad alta densità (HDL) sono le più piccole e le più dense.

Le classi di lipoproteine, dalla meno densa alla più densa sono:

Chilomicroni: sono le meno dense fra le lipoproteine, contengono molti trigliceridi e una piccola percentuale di colesterolo. Poiché i loro trigliceridi provengono da ciò che si mangia, i chilomicroni aumentano nel sangue dopo i pasti. I chilomicroni trasportano il colesterolo e i trigliceridi assorbiti nell’intestino verso i tessuti periferici.

Lipoproteine a bassissima densità (VLDL): contengono anch’esse molti trigliceridi, ma del tipo sintetizzato nel fegato (endogeni), e non provenienti dal pasto come per i chilomicroni. Anche il colesterolo contenuto nelle VLDL è di tipo endogeno, e costituisce il 5-10 per cento delle particelle VLDL, che lo trasportano ai tessuti periferici.

Lipoproteine a densità intermedia (IDL): hanno una minore quantità di trigliceridi rispetto ai chilomicroni o alle VLDL, e un contenuto percentuale relativamente elevato di colesterolo. Le IDL si formano quando le VLDL perdono i propri trigliceridi durante il passaggio nel sangue. Come le VLDL, le IDL rappresentano un elemento di passaggio nel trasporto del colesterolo ai tessuti periferici e nel suo ritorno al fegato.

Lipoproteine a bassa densità (LDL): contengono ancora meno trigliceridi rispetto alle VLDL o alle IDL, ma la più elevata concentrazione di colesterolo tra tutte le lipoproteine. Le LDL trasportano direttamente il colesterolo ai tessuti periferici e al fegato. Per questa ragione costituiscono quello che comunenemente viene chiamato “colesterolo cattivo”, ovvero la forma più dannosa in cui il colesterolo si trova nel corpo umano. Procedendo verso le arterie, possono essere dannose perché si depositano sulle pareti di questi vasi ostruendoli.

Lipoproteine ad alta densità (HDL), che hanno il compito di trasportare il colesterolo nel sangue e dirigerlo verso il fegato affinchè esso venga metabolizzato e trasformato. Sono costituite principalmente da fosfolipidi e proteine, con piccolissime quantità di trigliceridi (5%) e modiche quantità di colesterolo (25%). Proteggono I vasi dai processi dell’aterosclerosi. Le HDL rappresentano circa il 25 per cento del colesterolo nel sangue. La loro funzione è quella di raccogliere il colesterolo libero e di riciclarlo. Sono anche fonte di colesterolo per i tessuti endocrini, che lo utilizzano per sintetizzare gli ormoni. Per questa ragione le HDL sono comunemente definite “colesterolo buono”, in quanto eliminano dalla circolazione il colesterolo in eccesso e lo indirizzano verso i tessuti che sono in grado di metabolizzarlo (vengono infatti anche chiamate lipoproteine spazzino).

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