Vengono usati per la loro azione deliriolitica e antiallucinatoria alla quale può associarsi sedazione più o meno marcata.
Il loro uso è rivolto al trattamento delle psicosi maggiori (mania, psicosi acuta, schizofrenia cronica ed esacerbazioni di questa) ed aile loro manifestazioni (ansia, deliri, allucinazioni, agitazione psicomotoria, aggressività, ostilità, negativismo, delusione, catatonia, insonnia)
Riducono la frequenza di ricadute del 50%
Pur essendo costituiti da un gruppo piuttosto numeroso di sostanze, i neurolettici hanno alcune proprietà comuni:
a) determinano rallentamento psicomotorio
b) riducono deliri ed allucinazioni
c) hanno effetti extrapiramidali e vegetativi importanti.
La causa più comune di ridotta o macata risposta a questi farmaci è l’inadeguato dosaggio
Tra i più impiegati ricordiamo:
A) ANTIPSICOTICI NEUROLETTICI TIPICI
1)Fenotiazine: prometazina (Fargan-esse), clorpromazina (Largactil) , flufenazina (Anatensol), perfenazina (Trilafon), levopromazina (Nozinan)
2)Butirrofenoni: aloperidolo (Serenase,Haldol) è simile nell’azione e negli effetti collaterali (minori quelli autonomici) alla flufenazina ed alla perfenazina
3)Benzamidi: sulpiride (Dobren), sultopride (solo per uso ospedaliero), tiapride (Sereprile)
La gradazione degli effetti psichici tra le varie sostanze è diversa
alcune hanno più che altro azione sedativa e ansiolitica (promazina, sultopride),
altre hanno prevalente effetto antipsicotico e disinibente (aloperidolo),
altre ancora hanno entrambi gli effetti in misura equilibrata (clorpromazina)
Effetti collaterali
Azioni antidopaminergica, antistaminica , parasimpaticolitica, iperprolattinemica
che si traducono clinicamente in
parkinsonismo iatrogeno (ipertonia, ipomimia, bradicinesia),
acatisia (incapacità a mantenere una posizione di riposo, per estrema irrequietezza motoria, in assenza di ansia)
distonie acute (contrazioni toniche della muscolatura del collo e del volto, della lingua)
secchezza delle fauci, stipsi
difetti dell'accomodazione visiva
ritenzione urinaria grave in pazienti portatori di ipertrofia prostatica
peggioramento di un glaucoma
ipotensione ortostatica, tachicardia
sindrome neurolettica maligna
Alla sospensione del trattamento si possono verificare
discinesie precoci e tardive (movimenti involontari delle labbra quali suzione o smorfie, movimenti coreo-atetosici degli arti superiori)
I neurolettici vanno usati con cautela nei pazienti epilettici, perché abbassano la soglia convulsivante.
ANTIPSICOTICI O NEUROLETTICI ATIPICI O DI II GENERAZIONE
Provocano in misura minore iperprolattinemia, disturbi extrapiramidali e discinesie tardive ma sono più costosi; si vanno sostituendo agli antipsicotici di I generazione detti tipici per la loro maggiore compliance. Sono preferiti in caso di schizofrenia di prima diagnosi e nei casi mal controllati o con effetti collaterali severi da parte di quelli tipici
Vanno ricordati:
Clozapina (Leponex)
un derivato delle dibenzodiazepine è efficace nel 30% delle psicosi resistenti ad altri neurolettici; riduce la frequenza dei suicidi negli schizofrenici; è associata al rischio (nell’1% dei casi) di agranulocitosi; è controindicata nei pazienti con malattie cardiache per i rischio di miocardite
Risperidone (Risperdal)
È più efficace dell’aloperidolo e causa minori effetti collaterali
Olanzapina (Zyprexa)
causa meno reazioni distoniche rispetto all’aloperidolo
L’uso concomitante di benzodiazepine può essere d’aiuti nei pazienti fortemente agitati o catatonici
Il loro uso è rivolto al trattamento delle psicosi maggiori (mania, psicosi acuta, schizofrenia cronica ed esacerbazioni di questa) ed aile loro manifestazioni (ansia, deliri, allucinazioni, agitazione psicomotoria, aggressività, ostilità, negativismo, delusione, catatonia, insonnia)
Riducono la frequenza di ricadute del 50%
Pur essendo costituiti da un gruppo piuttosto numeroso di sostanze, i neurolettici hanno alcune proprietà comuni:
a) determinano rallentamento psicomotorio
b) riducono deliri ed allucinazioni
c) hanno effetti extrapiramidali e vegetativi importanti.
La causa più comune di ridotta o macata risposta a questi farmaci è l’inadeguato dosaggio
Tra i più impiegati ricordiamo:
A) ANTIPSICOTICI NEUROLETTICI TIPICI
1)Fenotiazine: prometazina (Fargan-esse), clorpromazina (Largactil) , flufenazina (Anatensol), perfenazina (Trilafon), levopromazina (Nozinan)
2)Butirrofenoni: aloperidolo (Serenase,Haldol) è simile nell’azione e negli effetti collaterali (minori quelli autonomici) alla flufenazina ed alla perfenazina
3)Benzamidi: sulpiride (Dobren), sultopride (solo per uso ospedaliero), tiapride (Sereprile)
La gradazione degli effetti psichici tra le varie sostanze è diversa
alcune hanno più che altro azione sedativa e ansiolitica (promazina, sultopride),
altre hanno prevalente effetto antipsicotico e disinibente (aloperidolo),
altre ancora hanno entrambi gli effetti in misura equilibrata (clorpromazina)
Effetti collaterali
Azioni antidopaminergica, antistaminica , parasimpaticolitica, iperprolattinemica
che si traducono clinicamente in
parkinsonismo iatrogeno (ipertonia, ipomimia, bradicinesia),
acatisia (incapacità a mantenere una posizione di riposo, per estrema irrequietezza motoria, in assenza di ansia)
distonie acute (contrazioni toniche della muscolatura del collo e del volto, della lingua)
secchezza delle fauci, stipsi
difetti dell'accomodazione visiva
ritenzione urinaria grave in pazienti portatori di ipertrofia prostatica
peggioramento di un glaucoma
ipotensione ortostatica, tachicardia
sindrome neurolettica maligna
Alla sospensione del trattamento si possono verificare
discinesie precoci e tardive (movimenti involontari delle labbra quali suzione o smorfie, movimenti coreo-atetosici degli arti superiori)
I neurolettici vanno usati con cautela nei pazienti epilettici, perché abbassano la soglia convulsivante.
ANTIPSICOTICI O NEUROLETTICI ATIPICI O DI II GENERAZIONE
Provocano in misura minore iperprolattinemia, disturbi extrapiramidali e discinesie tardive ma sono più costosi; si vanno sostituendo agli antipsicotici di I generazione detti tipici per la loro maggiore compliance. Sono preferiti in caso di schizofrenia di prima diagnosi e nei casi mal controllati o con effetti collaterali severi da parte di quelli tipici
Vanno ricordati:
Clozapina (Leponex)
un derivato delle dibenzodiazepine è efficace nel 30% delle psicosi resistenti ad altri neurolettici; riduce la frequenza dei suicidi negli schizofrenici; è associata al rischio (nell’1% dei casi) di agranulocitosi; è controindicata nei pazienti con malattie cardiache per i rischio di miocardite
Risperidone (Risperdal)
È più efficace dell’aloperidolo e causa minori effetti collaterali
Olanzapina (Zyprexa)
causa meno reazioni distoniche rispetto all’aloperidolo
L’uso concomitante di benzodiazepine può essere d’aiuti nei pazienti fortemente agitati o catatonici
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