CARCINOMA COLO-RETTALE

Trattasi quasi sempre di adenocarcinoma
Bassa incidenza al di sotto dei 40 anni
Il 90% dei casi si verifica oltre i 50 a. con un picco di frequenza tra la VI e la VII decade
La sede più frequente è il retto-sigma (50%), segue la localizzazione tra retto e flessura splenica, ma negli anziani una percentuale rilevante e' costituita dal colon prossimale


Fattori di rischio
Anamnesi familiare nel 25%
Colite ulcerosa
Età superiore a 40 a.
Poliposi familiare
Polipi adenomatosi

Fattori protettivi
E' possibile che il rischio di sviluppare un adenoma o un carcinoma del colon sia ridotto nei consumatori abituali di aspirina e antinfiammatori non steroidei
Non vi é conferma che una dieta ad alto contenuto di fibre riduca l'incidenza di cr. del colon


Quadro clinico
A)Lesioni del colon sinistro

Tendono a manifestarsi più precocemente ma presentano accrescimento infiltrante e prognosi peggiore
Alterazioni dell'alvo (stipsi, diarrea, diarrea intermittente, feci a nastro) con o senza dolore addominale
Sensazione di incompleto svuotamento
Le lesioni del retto si presentano con tenesmo e urgenza
I carcinomi del retto e del sigma usualmente sanguinano ed il sangue è mescolato alle feci.
L'ostruzione intestinale è frequente per le minori dimensioni del lume.
L'ostruzione occorre precocemente
B)Lesioni del colon destro
Anemia da sanguinamento occulto (cieco, colon ascendente) nel 50% dei casi
Calo ponderale
Massa addominale
La presenza di sangue occulto nelle feci e' un segno di frequente riscontro
Raramente l’esordio può essere acuto con ostruzione intestinale (che però è un segno tardivo a causa della maggiore larghezza del lume e della presenza di feci liquide a questo livello) o perforazione o emorragia o fistolizzazione


Esame fisico
L'esplorazione rettale può evidenziare circa il 50% dei cr. del retto. Una massa palpabile addominale indica già metastasi o complicanze della neoplasia (ascesso, intussescenza, volvolo)
Sangue occulto nelle feci su almeno tre campioni consecutivi (ma poiche' la neoplasia puo' sanguinare in modo intermittente qualsiasi individuo con anemia sideropenica inspiegata dovrebbe essere sottoposto ad indagini radiologiche e/o endoscopiche del colon)
Ricorda che la ricerca del sangue occulto fecale riduce la mortalità per tumore del colon-retto del 33% rispetto ad una popolazione che non si sottopone all'esame.
Un'epatomegalia è indicativa di metastasi epatiche
La cachessia e' riscontrata in fase avanzata


Diagnosi
La maggior parte dei cancri del colon può essere diagnosticata in corso di rettosigmoidoscopia con un sigmoidoscopio rigido (50% dei casi)
Ricorda infatti che il retto-sigma é la sede più frequente del carcinoma del grosso intestino
L’esplorazione digitale del retto rivela una massa palpabile in meno del 50% dei casi per cui per cui é il miglior metodo di screening del cr. del retto
La colonscopia è l'esame di scelta: è più sensibile del clisma opaco e permette di eseguire una biopsia per la conferma istologica
Ricorda comunque che la colonscopia può non visualizzare lesioni del cieco mentre il clisma opaco può omettere lesioni del basso sigma e del retto
L'antigene carcinoembrionale (CEA) va determinato prima dell'intervento e nel follow-up del post-intervento
La TAC total body evidenzia l'interessamento linfonodale e le metastasi


Diffusione
Metastatizza
al fegato che e' il piu' frequente sito di metastasi (per il 75%)
al polmone
alle ossa


Diagnosi differenziale
Sindrome del colon irritabile
Malattia diverticolare e diverticolite
Malattia intestinale infiammatoria cronica (colite ulcerosa e m. di Crohn)
Polipi benigni del colon
Colite ischemica
Emorroidi
Anemia sideropenica dovuta ad altre cause

NB. Un cr. intestinale deve sempre essere escluso in qualsiasi paz. oltre i 50 a. che presenta:
variazione persistente dell'alvo o
ematochezia (emissione di sangue rosso vivo con le feci) o
un'inspiegabile sideropenia o
presenza di sangue occulto nelle feci


Trattamento
Dipende dalle dimensioni e dall’estensione del tumore
La resezione chirurgica e' la terapia elettiva ed e' curativa negli stadi iniziali, ma sfortunatamente il 45% dei pazienti si presenta all'osservazione in stadio III (neoplasia che coinvolge i linfonodi regionali) o IV presenza di metastasi a distanza per es: fegato o polmone

Per escludere metastasi sono utili i seguenti esami:
1)Rx torace
2)Prove di funzionalita' epatica
3)Ecografia addominale
4)CEA

Allo stadio III e' utile aggiungere alla terapia chirurgica anche la chemioterapia con 5-fluorouracile e leucovorin (acido folinico)
L'aggiunta di oxaliplatino (Eloxatin f ev 50 e 100 mg), irinotecan (Campto f ev 40 e 100 mg) e bevacizumab (Avastin fl 100 e 400 mg) che é un'anticorpo monoclonale antiangiogenesi, migliora la sopravvivenza dei paz. con malattia metastatica.
Nal cr. del retto: radio e chemioterapia con fluoruracile
In caso di metastasi epatiche considera la metastasectomia delle lesioni in un solo lobo e resecabili

Regimi chemioterapici più frequentemente usati nel cr. colo-rettale
Irinotecan/ 5FU in bolo/ leucovorin
Irinotecan/ 5FU in infusione/ leucovorin
Oxaliplatino/ 5FU in infusione/ leucovorin
Capecitabina/ oxaliplatino
Capecitabina/ irinotecan


Prognosi
La sopravvivenza media dopo l'evidenziazione di metastasi a distanza e' di 6-9 mesi. La chemoterapia di solito prolunga la vita di 5-6 mesi
A 5 anni sopravvive il 30% dei pazienti


Follow-up dopo l'intervento
Colonscopia 1 volta all'anno
Ecografia epatica, Rx torace e markers ogni 6 mesi
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