La riduzione del rischio cardiovascolare con i GLP-1 agonisti nel diabete di tipo 2

Si é dimostrato ormai che i farmaci Glp1 riducono anche il rischio di malattie cardiovascolari e ictus nei pazienti con diabete di tipo 2

É noto che se non trattato il diabete può causare gravi complicanze come malattie cardiovascolari, retinopatia, neuropatia, nefropatia, danni all’udito e aumento del rischio di ictus.

I GLP-1 agonisti sono un'opzione efficace per ridurre il rischio cardiovascolare nel diabete di tipo 2

Gli studi si sono concentrati su tre eventi cardiovascolari maggiori ovvero infarto miocardico non fatale, ictus non fatale e decesso per cause cardiovascolari.

Il vantaggio dei GLP-1 agonisti rispetto agli SGLT2 inibitori è apparso più evidente nei pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica (ASCVD) o con scompenso cardiaco (HF), di età pari o superiore a 65 anni, o con una compromissione renale lieve o moderata, mentre tale beneficio non è stato riscontrato nei pazienti di età inferiore ai 50 anni.

É risaputo anche che i pazienti con diabete hanno quasi il doppio delle probabilità di morire per malattie cardiovascolari rispetto a chi non è affetto dalla patologia.

Inoltre il diabete di tipo 2 è spesso associato a obesità, ipertensione e ipercolesterolemia, rendendo la prevenzione cardiovascolare una priorità assoluta.

Si é confermata l’efficacia dei GLP-1 agonisti nel trattamento delle condizioni cardiometaboliche.

Numerosi studi infatti hanno dimostrato benefici non solo sul controllo glicemico, ma anche sulla riduzione del rischio cardiovascolare e sulla protezione renale.

I GLP-1 agonisti rappresentano una delle opzioni terapeutiche più efficaci per ridurre il rischio cardiovascolare nel diabete di tipo 2.

In che modo essi migliorano la salute cardiovascolare?
L’efficacia di questi farmaci risiederebbe in una varietà dei meccanismi d’azione, poiché essi imitano un ormone naturale che regola la glicemia e l’appetito, favorendo la perdita di peso, il controllo glicemico e il miglioramento dei livelli di pressione arteriosa e colesterolo.

É da rilevare inoltre che i recettori GLP-1 sono distribuiti in tutto l’organismo, incluso il cuore.

Alcuni degli agenti più recenti, come la tirzepatide, peraltro combinano l’attività sui recettori GLP-1 e anche GIP, offrendo benefici metabolici ancora più marcati.

Effetti collaterali

Questi farmaci possono tuttavia comportare effetti collaterali rilevanti, tra cui problemi di tollerabilità come disturbi gastrointestinali, eccessiva perdita di peso, possibile riduzione della massa muscolare e costi elevati.

Gli eventi avversi più comuni sono nausea, diarrea e stitichezza, ma sono stati osservati anche casi di pancreatite e colecistite
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