puó fare la sua comparsa giá dai 20-30 anni di etá
Non sempre é correlabile alla attività sessuale o al ciclo mestruale.
Spesso la paziente si autosomministra antibiotici.
Altre volte, interompe le cure correttamente prescritte dal medico curante non appena il fastidio sembra risolto.
Tutto ciò può spiegare, ma solo parzialmente, le possibili conseguenti recidive
Come si manifesta
La cistite si manifesta con:
aumento del numero delle minzioni soprattutto durante lo ore diurne
sensazione spiacevole di spasmo vescicale
bruciore alla minzione
emissione di gocce di sangue rosso-vivo
dolenzia sovra-pubica
bruciore all'ostio vaginale
talora febbricola
raramente febbre alta
Provvedimenti
La urinocoltura con conteggio delle colonie e lo antibiogramma associato ,e conseguente terapia antibiotica mirata, eventualmente associata ad anti infiammatori e antispastici che agiscano sulla parete muscolare vescicale
Sará inoltre necessario un controllo di una ulteriore urinocoltura dopo 7-15 giorni dal termine della terapia
Non raramente l'urinocoltura è ripetutamente negativa, nonostante i ripetuti episodi di cistite con conseguente preoccupazione della paziente e ripercussioni negative anche sulla vita di relazione oltre che astensione volontaria dalla attivitá sessuale.
É evidente che in queste circostanze una terapia antibiotica non puó sortire risultati positivi, in quanto il problema è legato alla infiammazione e non alla infezione vescicale, con comparsa di vescica” instabile ed irritabile”.
In tal caso sará utile la visita dello specialista urologo
Si potrá ulteriormente procedere :
ad indagine ecografica dell'apparato urinario e della vescica (in condizioni di massima estensione della vescica)
al tampone uretrale e cervicale per la ricerca di clamidia, micoplasmi, ureaplasma.
agli esami di funzionalitá renale
alla ricerca del bacillo di koch nelle urine
al FISH-TEST (Fluorescent In Situ Hybridization) che consente di individuare una specifica anomalia cromosomica tipica delle cellule in evoluzione neoplastica
alla ricerca di eventuali cellule neoplastiche
Solo raramente si ricorrerá alla biopsia vescicale nel caso venga sospettata una cistite interstiziale o una patologia neoplastica “in situ"
Non sempre é correlabile alla attività sessuale o al ciclo mestruale.
Spesso la paziente si autosomministra antibiotici.
Altre volte, interompe le cure correttamente prescritte dal medico curante non appena il fastidio sembra risolto.
Tutto ciò può spiegare, ma solo parzialmente, le possibili conseguenti recidive
Come si manifesta
La cistite si manifesta con:
aumento del numero delle minzioni soprattutto durante lo ore diurne
sensazione spiacevole di spasmo vescicale
bruciore alla minzione
emissione di gocce di sangue rosso-vivo
dolenzia sovra-pubica
bruciore all'ostio vaginale
talora febbricola
raramente febbre alta
Provvedimenti
La urinocoltura con conteggio delle colonie e lo antibiogramma associato ,e conseguente terapia antibiotica mirata, eventualmente associata ad anti infiammatori e antispastici che agiscano sulla parete muscolare vescicale
Sará inoltre necessario un controllo di una ulteriore urinocoltura dopo 7-15 giorni dal termine della terapia
Non raramente l'urinocoltura è ripetutamente negativa, nonostante i ripetuti episodi di cistite con conseguente preoccupazione della paziente e ripercussioni negative anche sulla vita di relazione oltre che astensione volontaria dalla attivitá sessuale.
É evidente che in queste circostanze una terapia antibiotica non puó sortire risultati positivi, in quanto il problema è legato alla infiammazione e non alla infezione vescicale, con comparsa di vescica” instabile ed irritabile”.
In tal caso sará utile la visita dello specialista urologo
Si potrá ulteriormente procedere :
ad indagine ecografica dell'apparato urinario e della vescica (in condizioni di massima estensione della vescica)
al tampone uretrale e cervicale per la ricerca di clamidia, micoplasmi, ureaplasma.
agli esami di funzionalitá renale
alla ricerca del bacillo di koch nelle urine
al FISH-TEST (Fluorescent In Situ Hybridization) che consente di individuare una specifica anomalia cromosomica tipica delle cellule in evoluzione neoplastica
alla ricerca di eventuali cellule neoplastiche
Solo raramente si ricorrerá alla biopsia vescicale nel caso venga sospettata una cistite interstiziale o una patologia neoplastica “in situ"