L'uso dei cannabinoidi è diventato legale in alcuni stati; tuttavia, il loro uso per la gestione del dolore è un po' controverso, poiché gli studi che valutano questi farmaci sono spesso di modesta qualità.
Una revisione sistematica e una meta-analisi hanno mostrato lievi riduzioni del dolore, ma i gruppi di confronto erano il placebo piuttosto che i trattamenti standard.
Inoltre, i cannabinoidi non sono privi di effetti negativi, compresi gli effetti sulla cognizione, sulla motivazione, sul tempo di reazione e sulla psicosi.
Gli effetti negativi potrebbero essere ancora più gravi, poiché non si sono ancora accertate le conseguenze negative dell'uso medico e/o ricreativo.
L'isolamento dei vari composti quali il cannabidiolo ed il β-caryofillene da altri come il Δ9-tetraidrocannabinolo (THC) potrebbe migliorare il beneficio, compresa la somministrazione orale, limitando al contempo gli effetti fisici e psicologici avversi.
I cannabinoidi mostrano una certa promessa, ma devono essere studiati ulteriormente e sottoposti a un medesimo rigore scientifico di qualsiasi altro farmaco nel procedimento di approvazione.