I sintomi
I sintomi causati dalle extrasistoli ventricolari sono spesso i seguenti:
palpitazioni
vertigini
dolore toracico
dispnea o ortopnea
ridotta tolleranza all' esercizio fisico e
affaticamento
la tosse di eziologia sconosciuta, deve anche essere valutato per la presenza di extrasistoli ventricolari, poiché queste possono causare tosse come unico sintomo.
Le extrasistoli ventricolari sono state anche associate a disfagia, soprattutto quando intermittente, nonché a sensazione di soffocamento o vomito parossistico.
la sincope non è comune in caso di extrasistoli ventricolari, ma, se presente, rappresenta un campanello d'allarme per la presenza di aritmie maligne.
Le cause
Le extrasistoli ventricolari
sono associati a una moltitudine di processi cardiaci patologici, incluse:
insufficienza cardiaca
ischemia miocardica
ipertrofia ventricolare sinistra
tachicardia ventricolare idiopatica e
displasia ventricolare destra.
Le extrasistoli ventricolari possono anche essere associati a:
malattie polmonari o tiroidee
uso di beta agonisti
consumo di alcool e caffeina
uso di cocaina, anfetamine o altre droghe
Approccio alle extrasistoli ventricolari
Le extrasistoli ventricolari sono riscontrate dal 40% al 75% dei pazienti in monitoraggio holter e nell’1% degli ECG.
Esse sono definite frequenti se vengono osservate su un ECG o se sono presenti ad una frequenza superiore a 30 all'ora sul monitoraggio Holter. In questo caso si è registrato un aumento significativo del rischio cardiovascolare e della mortalità.
Le extrasistoli ventricolari sono un fattore di rischio indipendente per mortalità cardiovascolare nell’ insufficienza cardiaca e sono associate anche ad anomalie dell'eiezione e del movimento della parete cardiaca.
I pazienti con storia familiare di extrasistoli ventricolari frequenti devono essere valutati per la presenza di canalopatie ereditarie come la tachicardia ventricolare polimorfica catecolergica
Nei pazienti con extrasistoli ventricolari ma senza malattie coronariche di base o malattie cardiache strutturali, il decorso clinico è generalmente benigno.
Va ricordato omunque che i pazienti con una storia di extrasistoli ventricolari possono sviluppare coronaropatie o malattie cardiache sottostanti, per cui devono essere rivalutati periodicamente.
Trattamento
Le cause sensibili al trattamento sono:
le anomalie elettrolitiche
l'ipossia
i farmaci e le droghe (sospensione!)
Il trattamento per coloro che presentano extrasistoli ventricolari sintomatiche include i beta bloccanti o i calcioantagonisti non diidropiridinici.
Non è necessario un trattamento nei pazienti asintomatici, ma é utile il monitoraggio
L’ uso di farmaci antiaritmici per il trattamento delle extrasistoli ventricolari non è stato dimostrato di beneficio nei pazienti con cardiomiopatia.
Inoltre, il trattamento per sopprimere le extrasistoli ventricolari non è indicato dopo un infarto miocardico
Se il paziente ha una quantitá importante di extrasistoli ventricolari, (superiore al 15%) é indicata la consulenza un esperto aritmologo
Prognosi
L'indicatore prognostico più importante per le extrasistoli ventricolari è la presenza o l'assenza di malattie cardiache strutturali.
Le extrasistoli ventricolari multifocali sono considerate fattori di rischio per eventi cardiovascolari avversi.