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12 gennaio 2020

Un nuovo farmaco nello scompenso cardiaco, l'ivabradina

Ivabradina (Corlentor cpr. da 5 e 7,5 mg.)

Dosi
solitamente 5 mg. due volte al di ai pasti, max. 7,5 x 2

Azione
inibitore selettivo della corrente If, che rallenta la frequenza cardiaca.
Non possiede alcun effetto sulla ripolarizzazione ventricolare e sulla contrattilitá miocardica.


Indicazioni
Insufficienza cardiaca cronica classe NYHA da II a IV con disfunzione sistolica con frequenza  cardiaca superiore o uguale a 75 bpm in associazione alla terapia convenzionale incluso betabloccante o se questo é controindicato o non tollerato.
Ha dimostrato di ridurre la mortalitá e le ospedalizzazioni.
É indicato altresí nei pazienti con angina cronica stabile e con frazione di eiezione inferiore o uguale a 35%.
La bassa frequenza cardiaca ne riduce l'efficacia.
Il trattamento va interrotto se non c'é miglioramento clinico entro tre mesi


Effetti collaterali
bradicardia, ipertensione, fibrillazione atriale (per cui si raccomanda controllo assiduo nelle 24 ore prima e dopo l'inizio del trattamento per il rischio che questa si manifesti)


Controindicazioni
Concomitante terapia con verapamil o diltiazem, angina instabile, grave insufficienza epatica, grave insufficienza renale.