La peritonite, assistenza al paziente

Cibo e liquidi per os sono vietati

Provvedere al impiazzo di liquidi ed elettroliti

Mettere a riposo il tratto GI, mediante posizionamento di un tubo nasogastrico per ridurre la pressione all'interno dei visceri

Monitorizzare il volume dei liquidi controllando turgore della pelle, flusso urinario, peso, segni vitali, condizione delle mucose, introiti ed uscite, tra cui il drenaggio del tubo nasogastrico

Se la peritonite è stata causata da una perforazione del peritoneo, la chirurgia è necessaria, non appena le condizioni del paziente si siano stabilizzate, per eliminare la fonte dell'infezione rimuovendo il contenuto della cavità peritoneale e inserendo i drenaggi

La paracentesi puó essere utile per rimuovere i liquidi in eccesso

Rispondere alle domande circa la procedura chirurgica e le complicazioni potenziali

Trattamento antibiotico
Tra gli antibiotici sono utili cefotaxime, una cefalosporina di terza generazione
Altri antibiotici potrebbero essere utilizzati come per es. cefoxitin o ampicillina con un aminoglicoside

Analgesia
Finché non viene effettuata una diagnosi corretta l'analgesia dovrebbe essere evitata o ridotta al necessario per impedire che vengano mascherati cambiamenti significativi nelle condizione del paziente
Per fornire sollievo al dolore é utile collocare il paziente in posizione semi-Fowler, che aiuta a respirare più profondamente


Spesso é indicato Il supporto nutrizionale mediante nutrizione parenterale

Posizionare le sponde laterali del letto e provvedere alle altre misure di sicurezza, soprattutto se la febbre ed il dolore disorientano il paziente.


Dopo la chirurgia, è importante valutare frequentemente l’attività peristaltica del paziente
Auscultare per la presenza di rumori intestinali e controllare la presenza di flatus, movimenti intestinali e confermare che l’addome sia trattabile.
Se é posizionato un tubo nasogastrico, è possibile bloccarlo con clampaggio per brevi intervalli.

Se il paziente non presenta nausea o vomito, la peristalsi ritorna, la temperatura e la frequenza cardiaca si normalizzano, si potrá ridurre i liquidi parenterali e cominciare a far assumere i liquidi orali in quantitá tollerata

Offrire al paziente igiene orale e lubrificazione per contrastare secchezza della bocca e del naso di causata da febbre, disidratazione e intubazione nasogastrica

Nel postoperatorio, muovere con cautela il paziente perché anche lievi movimenti possono intensificare il dolore.


Spiegare al paziente la durata della degenza dopo la chirurgia, che Puó variare a seconda della causa sottostante.

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