L'andropausa, al contrario della menopausa femminile, non avviene in maniera netta e veloce, ma piuttosto in maniera lenta e progressiva, tanto che si discute perfino sulla sua effettiva esistenza
Essa in ogni caso indica il progressivo abbassamento dei livelli di testosterone che si verifica con l'avanzare degli anni
I casi di andropausa sono più frequenti con l'avanzare dell'età, e si verificano a partire dai 50 anni circa, fino agli 80 anni, dove la percentuale sale progressivamente
Con l'avanzare dell'età sia gli uomini che le donne manifestano sintomi legati a una ridotta produzione di ormoni sessuali.
Anche la secrezione di ormone della crescita, dei fattori di crescita insulino-simili (IGF), dell’ormone paratiroideo e dell’ormone melanocito-stimolante si riduce nell’età adulta sino a risultare pressoché assente in età senile.
Altri comuni squilibri ormonali dell’eta avanzata, quali l’ipotiroidismo e il diabete non insulino-dipendente sono meglio conosciuti
Sintomi e segni della carenza di androgeni nel maschio di età avanzata
Essi riguardano:
la sfera sessuale con:
riduzione del desiderio e dell’attività sessuale
erezioni modeste o assenti
calo della potenza dell'eiaculazione
riduzione del volume dell’eiaculato potenzialmente meno fertile
l’umore e la funzione cognitiva con:
irritabilità, nervosismo, insonnia,sensazione di malessere generale,
carenza di energia e di motivazione
scarsa concentrazione, deficit della memoria a breve termine, depressione, diminuzione dell'autostima, insicurezza
il sistema cardiocircolatorio con:
vampate di calore e rossore al volto e sudorazione profusa
si verificano inoltre:
riduzione della massa muscolare
perdita della forza muscolare e sensazione di spossatezza
obesità addominale
perdita di peli
Gli effetti metabolici della carenza di androgeni sono rappresentati da:
riduzione del colesterolo HDL
aumento del colesterolo LDL con conseguente aumento del rischio di patologie cardiovascolari
aumento relativo dell'adipe a livello addominale e delle mammelle
osteoporosi con aumentato rischio di fratture
Il testosterone, effetti e carenza
Gli androgeni ed il testosterone, che é un androgeno, sono gli ormoni sessuali maschili. La loro azione non è limitata alla funzione riproduttiva del maschio
essi esercitano infatti anche un importante ruolo sulla crescita dei tessuti (muscoli, adipe, cute) e sulle funzioni cerebrali.
Nell'uomo, dopo la pubertà, la maggior parte degli androgeni è prodotta dai testicoli, principalmente sotto forma di testosterone.
Altri androgeni, prodotti nella corteccia surrenale, nella cute e nel fegato, sono il deidroepiandrosterone (DHEA), l’androstenedione e il diidrotestosterone (DHT).
Alti livelli di testosterone, spesso dovuti a pratiche dopanti, si accompagnano tipicamente ad un aumento dell'aggressività, della libido e delle masse muscolari
Il riscontro di bassi livelli di testosterone nel sangue non è sufficiente per definire la sindrome da carenza di androgeni, vediamo perché.
Circa il 60-70% del testosterone circolante è legato ad una proteina, la globulina legante gli ormoni sessuali (SHBG).
Il legame con le proteine è un sistema comune dell'organismo per il trasporto degli ormoni nel sangue.
L’ormone legato alla proteina è inattivo; la sua attivazione si determina con la rottura del legame, un processo che avviene costantemente nel circolo sanguigno.
Gli uomini di età avanzata, gli etilisti e i pazienti con ipotiroidismo producono grandi quantità di SHBG, riducendo così il tasso di testosterone "libero".
Il rimanente 30-40% del testosterone circolante forma un legame più debole con un'altra proteina, l’albumina.
Anche il testosterone legato all'albumina è inattivo; pertanto, il testosterone libero costituisce solo l'1-2% circa del totale.
La determinazione del testosterone totale è, quindi, poco affidabile, mentre quella del testosterone libero è molto costosa e viene eseguita soltanto in pochi centri.
Terapia
È possibile un trattamento sostitutivo con testosterone per un breve periodo di tempo.
Se, trascorso il periodo, i sintomi non recedono si può considerare inutile la prosecuzione della terapia.
Se vi è un miglioramento il trattamento può essere ulteriormente prolungato.
Il testosterone è disponibile in varie formulazioni: I cerotti sono considerati il modo più semplice per assumere testosterone, ma hanno costi sostenuti.
La formulazione a base di testosterone in gel sembrerebbe riprodurre il ritmo circadiano di secrezione del testosterone.
Durante il primo anno di terapia con testosterone, i pazienti trattati devono essere sottoposti a controllo medico ogni tre mesi.
Gli esami piú utili saranno
la valutazione della prostata per via rettale.
la determinazione dell’emocromo, del colesterolo e del testosterone circolante.
Successivamente è necessario almeno un controllo all'anno.
Effetti collaterali e controindicazioni
Il testosterone non deve, comunque, essere somministrato a quei pazienti che presentano una riduzione del flusso urinario.
E’ inoltre controindicato nei casi di sospetto o accertato carcinoma della prostata e di carcinoma della mammella nell’uomo.
Ulteriori studi sono necessari per la definizione del corretto approccio terapeutico di questa condizione
Essa in ogni caso indica il progressivo abbassamento dei livelli di testosterone che si verifica con l'avanzare degli anni
I casi di andropausa sono più frequenti con l'avanzare dell'età, e si verificano a partire dai 50 anni circa, fino agli 80 anni, dove la percentuale sale progressivamente
Con l'avanzare dell'età sia gli uomini che le donne manifestano sintomi legati a una ridotta produzione di ormoni sessuali.
Anche la secrezione di ormone della crescita, dei fattori di crescita insulino-simili (IGF), dell’ormone paratiroideo e dell’ormone melanocito-stimolante si riduce nell’età adulta sino a risultare pressoché assente in età senile.
Altri comuni squilibri ormonali dell’eta avanzata, quali l’ipotiroidismo e il diabete non insulino-dipendente sono meglio conosciuti
Sintomi e segni della carenza di androgeni nel maschio di età avanzata
Essi riguardano:
la sfera sessuale con:
riduzione del desiderio e dell’attività sessuale
erezioni modeste o assenti
calo della potenza dell'eiaculazione
riduzione del volume dell’eiaculato potenzialmente meno fertile
l’umore e la funzione cognitiva con:
irritabilità, nervosismo, insonnia,sensazione di malessere generale,
carenza di energia e di motivazione
scarsa concentrazione, deficit della memoria a breve termine, depressione, diminuzione dell'autostima, insicurezza
il sistema cardiocircolatorio con:
vampate di calore e rossore al volto e sudorazione profusa
si verificano inoltre:
riduzione della massa muscolare
perdita della forza muscolare e sensazione di spossatezza
obesità addominale
perdita di peli
Gli effetti metabolici della carenza di androgeni sono rappresentati da:
riduzione del colesterolo HDL
aumento del colesterolo LDL con conseguente aumento del rischio di patologie cardiovascolari
aumento relativo dell'adipe a livello addominale e delle mammelle
osteoporosi con aumentato rischio di fratture
Il testosterone, effetti e carenza
Gli androgeni ed il testosterone, che é un androgeno, sono gli ormoni sessuali maschili. La loro azione non è limitata alla funzione riproduttiva del maschio
essi esercitano infatti anche un importante ruolo sulla crescita dei tessuti (muscoli, adipe, cute) e sulle funzioni cerebrali.
Nell'uomo, dopo la pubertà, la maggior parte degli androgeni è prodotta dai testicoli, principalmente sotto forma di testosterone.
Altri androgeni, prodotti nella corteccia surrenale, nella cute e nel fegato, sono il deidroepiandrosterone (DHEA), l’androstenedione e il diidrotestosterone (DHT).
Alti livelli di testosterone, spesso dovuti a pratiche dopanti, si accompagnano tipicamente ad un aumento dell'aggressività, della libido e delle masse muscolari
Il riscontro di bassi livelli di testosterone nel sangue non è sufficiente per definire la sindrome da carenza di androgeni, vediamo perché.
Circa il 60-70% del testosterone circolante è legato ad una proteina, la globulina legante gli ormoni sessuali (SHBG).
Il legame con le proteine è un sistema comune dell'organismo per il trasporto degli ormoni nel sangue.
L’ormone legato alla proteina è inattivo; la sua attivazione si determina con la rottura del legame, un processo che avviene costantemente nel circolo sanguigno.
Gli uomini di età avanzata, gli etilisti e i pazienti con ipotiroidismo producono grandi quantità di SHBG, riducendo così il tasso di testosterone "libero".
Il rimanente 30-40% del testosterone circolante forma un legame più debole con un'altra proteina, l’albumina.
Anche il testosterone legato all'albumina è inattivo; pertanto, il testosterone libero costituisce solo l'1-2% circa del totale.
La determinazione del testosterone totale è, quindi, poco affidabile, mentre quella del testosterone libero è molto costosa e viene eseguita soltanto in pochi centri.
Terapia
È possibile un trattamento sostitutivo con testosterone per un breve periodo di tempo.
Se, trascorso il periodo, i sintomi non recedono si può considerare inutile la prosecuzione della terapia.
Se vi è un miglioramento il trattamento può essere ulteriormente prolungato.
Il testosterone è disponibile in varie formulazioni: I cerotti sono considerati il modo più semplice per assumere testosterone, ma hanno costi sostenuti.
La formulazione a base di testosterone in gel sembrerebbe riprodurre il ritmo circadiano di secrezione del testosterone.
Durante il primo anno di terapia con testosterone, i pazienti trattati devono essere sottoposti a controllo medico ogni tre mesi.
Gli esami piú utili saranno
la valutazione della prostata per via rettale.
la determinazione dell’emocromo, del colesterolo e del testosterone circolante.
Successivamente è necessario almeno un controllo all'anno.
Effetti collaterali e controindicazioni
Il testosterone non deve, comunque, essere somministrato a quei pazienti che presentano una riduzione del flusso urinario.
E’ inoltre controindicato nei casi di sospetto o accertato carcinoma della prostata e di carcinoma della mammella nell’uomo.
Ulteriori studi sono necessari per la definizione del corretto approccio terapeutico di questa condizione