Biguanidi (Metformina)
migliorano la sensibilita' all'insulina
sopprimono la produzione epatica notturna di glucosio
non aumentano il peso corporeo
possono causare diarrea
sono associati ad ipovitaminosi B12 nel trattamento a lungo termine
Secretagoghi (solfaniluree) e glinidi (es. repaglinide)
stimolano la secrezione di insulina
la glimepiride alla dose di 1 mg. e' approvata in caso di insufficienza renale
le glinidi sono utili in caso di iper o ipo glicemia postprandiale
la repaglinide e' sicura in caso di malattie epatiche o renali
vi e' significativo rischio di ipoglicemia, ma la repaglinide presenta minore durata d'azione
sono spesso associate ad incremento ponderale
le solfaniluree sono controindicate in caso di malattie renali o epatiche gravi
Inibitori delle alfaglucosidasi
rallentano, nell'intestino tenue, la degradazione dei carboidrati complessi a carboidrati semplici
non vengono assorbiti
possono causare flatulenza o altri sintomi gastrointestinali
l'effetto e' meno potente rispetto ad altri antidiabetici
da usare con cautela in presenza di malattie gastrointestinali
Glitazoni
migliorano la sensibilita' dell'insulina a livello del tessuto adiposo e muscolare
aumentano il colesterolo HDL e riducono i trigliceridi
riducono la Pressione arteriosa
riducono i markers dell'infiammazione
riducono la steatosi epatica
riducono le stenosi coronariche e carotidee
prevengono la restenosi dopo angioplastica coronarica
causano aumento di peso, edema ed aumentato rischio di scompenso cardiaco, specie nei pazienti in concomitante trattamento insulinico
non devono essere utilizzati in pazienti con scompenso cardiaco, insufficienza epatica, scompenso cardiaco in classe NYHA III o IV
Inibitori delle DPP-4
ritardano in maniera considerevole la degradazione enzimatica delle incretine
le incretine, infatti, regolano i livelli glicemici stimolando la secrezione di insulina ed inibendo quella di glucagone in risposta al pasto
migliorano percio' l'eccessiva iperglicagonemia del diabete mellito
non causano incremento ponderale
possono essere somministrati a pazienti con insufficienza renale previo appropriato aggiustamento delle dosi
provocano scarsa quantita' di eventi avversi
presentano basso rischio di ipoglicemia
Mimetici dell'incretina (agonisti dei recettori GLP-1)
mimano gli effetti di GLP e GIP attenuando le escursioni della glicemia postprandiale
determinano calo ponderale a volte modesto, a volte significativo
sono molto piu' potenti degli inibitori delle DPP-4
migliorano l'iperglucagonemia inappropriata del diabete
sono approvati sia come monoterapia iniziale che che in combinazione con agenti orali
sono ben tollerati
presentano basso rischio di ipoglicemia
scarse le interazioni con altri farmaci
migliorano la sensibilita' all'insulina
sopprimono la produzione epatica notturna di glucosio
non aumentano il peso corporeo
possono causare diarrea
sono associati ad ipovitaminosi B12 nel trattamento a lungo termine
Secretagoghi (solfaniluree) e glinidi (es. repaglinide)
stimolano la secrezione di insulina
la glimepiride alla dose di 1 mg. e' approvata in caso di insufficienza renale
le glinidi sono utili in caso di iper o ipo glicemia postprandiale
la repaglinide e' sicura in caso di malattie epatiche o renali
vi e' significativo rischio di ipoglicemia, ma la repaglinide presenta minore durata d'azione
sono spesso associate ad incremento ponderale
le solfaniluree sono controindicate in caso di malattie renali o epatiche gravi
Inibitori delle alfaglucosidasi
rallentano, nell'intestino tenue, la degradazione dei carboidrati complessi a carboidrati semplici
non vengono assorbiti
possono causare flatulenza o altri sintomi gastrointestinali
l'effetto e' meno potente rispetto ad altri antidiabetici
da usare con cautela in presenza di malattie gastrointestinali
Glitazoni
migliorano la sensibilita' dell'insulina a livello del tessuto adiposo e muscolare
aumentano il colesterolo HDL e riducono i trigliceridi
riducono la Pressione arteriosa
riducono i markers dell'infiammazione
riducono la steatosi epatica
riducono le stenosi coronariche e carotidee
prevengono la restenosi dopo angioplastica coronarica
causano aumento di peso, edema ed aumentato rischio di scompenso cardiaco, specie nei pazienti in concomitante trattamento insulinico
non devono essere utilizzati in pazienti con scompenso cardiaco, insufficienza epatica, scompenso cardiaco in classe NYHA III o IV
Inibitori delle DPP-4
ritardano in maniera considerevole la degradazione enzimatica delle incretine
le incretine, infatti, regolano i livelli glicemici stimolando la secrezione di insulina ed inibendo quella di glucagone in risposta al pasto
migliorano percio' l'eccessiva iperglicagonemia del diabete mellito
non causano incremento ponderale
possono essere somministrati a pazienti con insufficienza renale previo appropriato aggiustamento delle dosi
provocano scarsa quantita' di eventi avversi
presentano basso rischio di ipoglicemia
Mimetici dell'incretina (agonisti dei recettori GLP-1)
mimano gli effetti di GLP e GIP attenuando le escursioni della glicemia postprandiale
determinano calo ponderale a volte modesto, a volte significativo
sono molto piu' potenti degli inibitori delle DPP-4
migliorano l'iperglucagonemia inappropriata del diabete
sono approvati sia come monoterapia iniziale che che in combinazione con agenti orali
sono ben tollerati
presentano basso rischio di ipoglicemia
scarse le interazioni con altri farmaci