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28 febbraio 2012

RABBIA E IMMUNOPROFILASSI

I mammiferi come i procioni, le puzzole, i pipistrelli, le volpi sono la fonte più comune di rabbia.
I cani ed i gatti meno.

La rabbia è trasmessa quando la saliva di un animale infetto viene a contatto con una soluzione di continuo della cute o della mucosa di un altro mammifero. 
Il periodo di incubazione varia da 10 giorni ad un anno, solitamente 30-90 gg.

L'incidenza della rabbia in persone che sono stato morse da un cane è molto bassa, perché la maggior parte dei cani e' stata vaccinata. 

Una persona che non viene trattata ha il 20% di probabilità di contrarre la rabbia dal morso di un animale rabbioso. 

Tuttavia, se la rabbia viene contratta il tasso di mortalità è purtroppo del 100%.

E' molto importante pulire la ferita con acqua e sapone e rimuovere i tessuti necrotici
In caso di ferite più ampie possono essere necessari punti di sutura, ma talvolta, si può scegliere di non applicarli per fare in modo che la ferita sia detersa nel modo più accurato possibile ed esposta all'aria

Comunque se si sospetta un'infezione da rabbia è bene rivolgersi nel più breve tempo possibile ad un centro antirabbico

Il vaccino antirabbico va sempre somministrato: 
nel caso in cui non si conosca l'animale che ha aggredito il paziente o 
se l'animale si conosce e, sottoposto ad osservazione, mostra sintomi della malattia.

Se si sospetta infezione da rabbia, la profilassi antirabbica è somministrata come segue:

a. Immunoglobuline umane 20 UI. /kg. per via intramuscolare
Le Immunoglobuline (20 UI per Kg del peso corporeo) vanno somministrate contemporaneamente alla prima dose di vaccino e se non disponibili al 7° giorno. 

b. vaccino da virus inattivati, cresciuti in colture di cellule umane diploidi somministrato IM. nella regione deltoidea del braccio.  (non nei glutei) nei giorni 1, 3, 7, 14 e 28. ed in aggiunta alle immunoglobuline

Inoltre sono consigliate due dosi di richiamo al 30° e al 90° giorno dall’inizio del trattamento.