Il dolore dell'addome superiore irradiato al dorso deve destare il sospetto di pancreatite acuta.
La lipasi sierica molto elevata è diagnostica.
Un ECG dovrebbe essere sempre eseguito perchè una sindrome coronarica acuta può mimare i sintomi.
La valutazione della gravità è molto importante in modo da poter prevedere la gestione della malattia
I criteri diRanson, di Glasgow ed il punteggio APACHE II sono tutti utilizzati per questo scopo.
I valori di proteina C-reattiva superiori a 150 g / l a 48 ore sono predittivi di pancreatite grave e hanno una specificità, un valore predittivo comparabili ai sistemi complessi di cui sopra.
Si noti che il livello della lipasi non correla con la gravità.
L'abuso di alcol è un fattore eziologico da ricordare.
Dopo la fase acuta, i pazienti dovrebbero essere sottoposti a una ecografia addominale per rilevare la presenza di complicanze o di eziologie alternative.
Il trattamento deve prevedere
che il paziente non assuma alcunchè per via orale allo scopo di mettere a riposo il pancreas,
una reintegrazione dei liquidi
una correzione degli squilibri elettrolitici e metabolici ed
un controllo efficace del dolore con oppioidi.
Si noti che un'adeguata, precoce reintegrazione dei liquidi è fondamentale in quanto le perdite di fluidi possono essere significative.
La necessità di 5 o più litri di liquidi al giorno non è rara.
L'uso routinario di antibiotici è controversa in quanto alcuni studi hanno dimostrato una riduzione della mortalità e della sepsi, mentre altri non hanno mostrato alcun beneficio. Naturalmente in caso di complicanze infettive e febbre gli antibiotici sono necessari
I corticosteroidi hanno un effetto benefico solo nella pancreatite autoimmune.
In sintesi
1.i livelli della lipasi sierica non si correlano con la gravità della pancreatite acuta.
2.la proteina C-reattiva è un predittore semplice ma efficace di pancreatite grave.
3.le perdite di liquidi nella pancreatite acuta possono essere massiccie per cui un'attenta reintegrazione di liquidi è fondamentale.
La lipasi sierica molto elevata è diagnostica.
Un ECG dovrebbe essere sempre eseguito perchè una sindrome coronarica acuta può mimare i sintomi.
La valutazione della gravità è molto importante in modo da poter prevedere la gestione della malattia
I criteri diRanson, di Glasgow ed il punteggio APACHE II sono tutti utilizzati per questo scopo.
I valori di proteina C-reattiva superiori a 150 g / l a 48 ore sono predittivi di pancreatite grave e hanno una specificità, un valore predittivo comparabili ai sistemi complessi di cui sopra.
Si noti che il livello della lipasi non correla con la gravità.
L'abuso di alcol è un fattore eziologico da ricordare.
Dopo la fase acuta, i pazienti dovrebbero essere sottoposti a una ecografia addominale per rilevare la presenza di complicanze o di eziologie alternative.
Il trattamento deve prevedere
che il paziente non assuma alcunchè per via orale allo scopo di mettere a riposo il pancreas,
una reintegrazione dei liquidi
una correzione degli squilibri elettrolitici e metabolici ed
un controllo efficace del dolore con oppioidi.
Si noti che un'adeguata, precoce reintegrazione dei liquidi è fondamentale in quanto le perdite di fluidi possono essere significative.
La necessità di 5 o più litri di liquidi al giorno non è rara.
L'uso routinario di antibiotici è controversa in quanto alcuni studi hanno dimostrato una riduzione della mortalità e della sepsi, mentre altri non hanno mostrato alcun beneficio. Naturalmente in caso di complicanze infettive e febbre gli antibiotici sono necessari
I corticosteroidi hanno un effetto benefico solo nella pancreatite autoimmune.
In sintesi
1.i livelli della lipasi sierica non si correlano con la gravità della pancreatite acuta.
2.la proteina C-reattiva è un predittore semplice ma efficace di pancreatite grave.
3.le perdite di liquidi nella pancreatite acuta possono essere massiccie per cui un'attenta reintegrazione di liquidi è fondamentale.
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