RICERCA TRA GLI OLTRE 10MILA ARGOMENTI
19 settembre 2018
Dolori addominali dopo colecistectomia
Cause biliari
Stenosi biliare
Neoplasia del tratto biliare
Coledocolitiasi
Coledococele
Residuo del dotto cistico
Cause pancreatiche
Pancreatite
Pseudocisti
Neoplasia
Altri disturbi gastrointestinali
Disturbi motori esofagei
Malattia da reflusso gatroesofageo
Neoplasia intestinale
Aderenze intraaddominali
Sindrome dell’intestino irritabile
Ischemia mesenterica
Ulcera peptica
Disturbi extraintestinali
Coronaropatia
Neurite intercostale
Disturbi neurologici
Disturbi psichiatrici
Neuroma della ferita
Stenosi biliare
Neoplasia del tratto biliare
Coledocolitiasi
Coledococele
Residuo del dotto cistico
Cause pancreatiche
Pancreatite
Pseudocisti
Neoplasia
Altri disturbi gastrointestinali
Disturbi motori esofagei
Malattia da reflusso gatroesofageo
Neoplasia intestinale
Aderenze intraaddominali
Sindrome dell’intestino irritabile
Ischemia mesenterica
Ulcera peptica
Disturbi extraintestinali
Coronaropatia
Neurite intercostale
Disturbi neurologici
Disturbi psichiatrici
Neuroma della ferita
17 settembre 2018
Anemia (cosiddetta) delle malattie croniche, quali le condizioni che comunemente la causano
Malattie sistemiche croniche
artrite reumatoide, lupus eritematoso sistemico, sarcoidosi, arterite temporale, malattia infiammatoria intestinale, sindrome da risposta infiammatoria sistemica
Malattia epatica o insufficienza
Insufficienza cardiaca congestizia o coronaropatia
Malattie renali croniche (CKD)
Infezioni acute o croniche
Virali
hiv, hcv
Batteriche
Disregolazione delle citochine (anemia dell'invecchiamento)
Stati ipometabolici
malnutrizione proteica, malattie della tiroide, panipopituitarismo, diabete mellito, malattia di Addison
artrite reumatoide, lupus eritematoso sistemico, sarcoidosi, arterite temporale, malattia infiammatoria intestinale, sindrome da risposta infiammatoria sistemica
Malattia epatica o insufficienza
Insufficienza cardiaca congestizia o coronaropatia
Malattie renali croniche (CKD)
Infezioni acute o croniche
Virali
hiv, hcv
Batteriche
ascesso, endocardite batterica subacuta, tubercolosi, osteomielite
Fungine
Parassitarie
Neoplasie
Fungine
Parassitarie
Neoplasie
Disregolazione delle citochine (anemia dell'invecchiamento)
Stati ipometabolici
malnutrizione proteica, malattie della tiroide, panipopituitarismo, diabete mellito, malattia di Addison
Farmaci che possono aumentare il rischio di insufficienza cardiaca
Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).
I fans piú prescritti includono diclofenac, ibuprofene, Indomethacin e Ketorolac.
Antidiabetici
-metformina in caso di insufficienza renale
-tiazolidinedioni (pioglitazone, rosiglitazone) causano ritenzione di liquidi e aumento di peso nei pazienti con insufficienza cardiaca
-inibitori della dipeptidyl peptidase-4 (alogliptin, linagliptin, saxagliptin, sitagliptin) sembrano aumentare i ricoveri in ospedale dei pazienti con insufficienza cardiaca
Antipertensivi
-calcio-antagonisti possono peggiorare l’edema.
agonisti centrali (clonidina)
Altri tipi di farmaci che possono portare a insufficienza cardiaca
Farmaci antifungini
Farmaci per il cancro
Stimolanti
Antidepressivi
Inibitori del fattore di necrosi tumorale (TNF)
I fans piú prescritti includono diclofenac, ibuprofene, Indomethacin e Ketorolac.
Antidiabetici
-metformina in caso di insufficienza renale
-tiazolidinedioni (pioglitazone, rosiglitazone) causano ritenzione di liquidi e aumento di peso nei pazienti con insufficienza cardiaca
-inibitori della dipeptidyl peptidase-4 (alogliptin, linagliptin, saxagliptin, sitagliptin) sembrano aumentare i ricoveri in ospedale dei pazienti con insufficienza cardiaca
Antipertensivi
-calcio-antagonisti possono peggiorare l’edema.
agonisti centrali (clonidina)
Altri tipi di farmaci che possono portare a insufficienza cardiaca
Farmaci antifungini
Farmaci per il cancro
Stimolanti
Antidepressivi
Inibitori del fattore di necrosi tumorale (TNF)
14 settembre 2018
L'anafilassi, trattamento in breve
L'anafilassi richiede la somministrazione immediata di adrenalina intramuscolare, che può essere ripetuta ogni 5 minuti, se necessario, per alleviare stridore e migliorare la pressione sanguigna.
L'infusione endovenosa di adrenalina può essere somministrata invece per trattare l'arresto cardiaco o l'ipotensione grave refrattaria all'iniezione intramuscolare di adrenalina.
Le vie respiratorie devono essere assicurate mediante intubazione e avvio della ventilazione meccanica se i sintomi non rispondono immediatamente all'adrenalina.
La somministrazione di liquidi contenenti cristalloidi dovrebbe essere effettuata per sostenere la circolazione.
Il glucagone endovena dovrebbe essere somministrato ai pazienti che assumono i beta-bloccanti, poichè questi possono creare resistenza al trattamento con l'adrenalina, causando bradicardia refrattaria ed ipotensione.
Il broncospasmo può trarre giovamento dall'uso in modo aggiuntivo di un broncodilatatore inalato quale il salbutamolo
Gli antistaminici possono anche essere aggiunti all'adrenalina.
La difenidramina in combinazione con la ranitidina può essere superiore alla difenidramina da sola nel trattamento dell'anafilassi.
I corticosteroididi quali il metilprednisolone possono essere considerati per mitigare un'anafilassi prolungata in pazienti con un episodio severo e/o prolungato.
9 settembre 2018
Madarosi
È la caduta delle ciglia
Cause di madarosi
Locali
Locali
malattia cronica del margine anteriore del coperchio
infiltrazione tumori della palpebra
ustioni
radioterapia o crioterapia dei tumori della palpebra
Malattie della pelle
alopecia generalizzata
psoriasi
malattie sistemiche
mixedema
eritematoso di lupus sistematico
sifilide acquisita
lepromatosi
Dopo rimozione
procedure per trichiasi
tricotillomania (disordine psichiatrico che consiste nell’impulso alla rimozione dei capelli)
infiltrazione tumori della palpebra
ustioni
radioterapia o crioterapia dei tumori della palpebra
Malattie della pelle
alopecia generalizzata
psoriasi
malattie sistemiche
mixedema
eritematoso di lupus sistematico
sifilide acquisita
lepromatosi
Dopo rimozione
procedure per trichiasi
tricotillomania (disordine psichiatrico che consiste nell’impulso alla rimozione dei capelli)
Artrite e lesioni oculari, cause
Lupus eritematoso sistemico
Sindrome di Sjögren
Sindrome di Behçet
Sarcoidosi
Endocardite batterica subacuta
Malattia di Lyme
Granulomatosi con poliangioite
Arterite gigante
Arterite di Takayasu
Artrite reumatoide
Dermatosclerosi
Malattia infiammatoria intestinale
Malattia di Whipple
Spondilite anchilosante
Artrite reattiva
Artrite psoriasica
Sindrome di Sjögren
Sindrome di Behçet
Sarcoidosi
Endocardite batterica subacuta
Malattia di Lyme
Granulomatosi con poliangioite
Arterite gigante
Arterite di Takayasu
Artrite reumatoide
Dermatosclerosi
Malattia infiammatoria intestinale
Malattia di Whipple
Spondilite anchilosante
Artrite reattiva
Artrite psoriasica
Contaminanti e additivi nei cibi che causano reazioni avverse
Aromi e conservanti che raramente causano sintomi: metabisolfito di sodio, glutammato monosodico, nitriti.
Tinture e coloranti, molto raramente causano sintomi (orticaria, eczema): tartrazina.
Tossine: batteriche, fungine (aflatossina), pesce-correlate (sgombroide, ciguatera).
Organismi infettivi:
batteri (Salmonella, Escherichia coli, Shigella).
virus (rotavirus, enterovirus).
parassiti (Giardia, Akis simplex nei pesci.
Contaminanti accidentali: metalli pesanti, pesticidi.
Agenti farmacologici: caffeina, alcaloide glicosidico solanina (patate), istamina (pesce), serotonina (banana, pomodoro), triptamina (pomodoro), tiramina (formaggio).
Tinture e coloranti, molto raramente causano sintomi (orticaria, eczema): tartrazina.
Tossine: batteriche, fungine (aflatossina), pesce-correlate (sgombroide, ciguatera).
Organismi infettivi:
batteri (Salmonella, Escherichia coli, Shigella).
virus (rotavirus, enterovirus).
parassiti (Giardia, Akis simplex nei pesci.
Contaminanti accidentali: metalli pesanti, pesticidi.
Agenti farmacologici: caffeina, alcaloide glicosidico solanina (patate), istamina (pesce), serotonina (banana, pomodoro), triptamina (pomodoro), tiramina (formaggio).
Atrio sinistro ingrandito, cause
valvulopatia mitralica
insufficienza ventricolare sinistra da qualsiasi causa
mixoma
insufficienza ventricolare sinistra da qualsiasi causa
mixoma
7 settembre 2018
Gotta e acido urico, alcune considerazioni su allopurinolo e febuxostat
Allopurinolo e febuxostat riducono la produzione di acido urico.
L'obiettivo è quello di ridurre il livello di acido urico sotto i 6 mg/dl per prevenire la super-saturazione e la formazione di cristalli
Essi non dovrebbero essere avviati durante un attacco acuto in quanto potrebbero prolungare l'attacco o precipitare più attacchi.
È necessario aggiustare la dose in base al raggiungimento del bersaglio che è un lvello sierico di 6 mg/dl
L'obiettivo è quello di ridurre il livello di acido urico sotto i 6 mg/dl per prevenire la super-saturazione e la formazione di cristalli
Essi non dovrebbero essere avviati durante un attacco acuto in quanto potrebbero prolungare l'attacco o precipitare più attacchi.
È necessario aggiustare la dose in base al raggiungimento del bersaglio che è un lvello sierico di 6 mg/dl
La dose iniziale di allopurinolo dovrebbe essere bassa per ridurre il rischio di ipersensibilità, una condizione caratterizzata da eosinofilia, dermatite, epatite e insufficienza renale, associata con la mortalità del 20%.
In caso di reazione di ipersensibilità in cui l'allopurinolo è necessario e rappresenta l'unica opzione di trattamento, allora deve essere considerata la desensibilizzazione all'allopurinolo sotto stretta sorveglianza.
Febuxostat è un inibitore selettivo della xantina ossidasi.
Il NICE ha raccomandato che febuxostat debba essere considerato come una opzione per la gestione dell' iperuricemia cronica nella gotta, solo per i pazienti che sono intolleranti all' allopurinolo, o per i quali l'allopurinolo è controindicato.
I risultati preliminari della prova clinica di sicurezza fino ad oggi mostrano un rischio aumentato di morte cardiaco-correlata in caso di trattamento con febuxostat confrontato con il trattamento con allopurinolo.
In caso di reazione di ipersensibilità in cui l'allopurinolo è necessario e rappresenta l'unica opzione di trattamento, allora deve essere considerata la desensibilizzazione all'allopurinolo sotto stretta sorveglianza.
Febuxostat è un inibitore selettivo della xantina ossidasi.
Il NICE ha raccomandato che febuxostat debba essere considerato come una opzione per la gestione dell' iperuricemia cronica nella gotta, solo per i pazienti che sono intolleranti all' allopurinolo, o per i quali l'allopurinolo è controindicato.
I risultati preliminari della prova clinica di sicurezza fino ad oggi mostrano un rischio aumentato di morte cardiaco-correlata in caso di trattamento con febuxostat confrontato con il trattamento con allopurinolo.
6 settembre 2018
Diabete e aspirina
L' American Diabetes Association raccomanda che la terapia con aspirina sia utilizzata nella prevenzione primaria degli adulti con diabete di tipo 1 o di tipo 2 che presentano almeno un rischio maggiore di malattia cardiovascolare, intendendosi per tale rischio l'età superiore ai 50 anni e la presenza di un fattore di rischio maggiormente importante quale una storia familiare di cardiovasculopatia, l'ipertensione; il tabagismo; la dislipidemia o l'albuminuria.
I pazienti con diabete ma nessun fattore di rischio cardiovascolare aggiuntivo non devono essere avviati alla terapia con aspirina.
Gli adulti con patologia cardiovascolare, invece, devono ricevere aspirina per la prevenzione secondaria.
Il clopidogrel è un'alternativa per i pazienti con allergia all'aspirina, anche se i dati di supporto sono limitati.
Una combinazione di aspirina e clopidogrel è raccomandata per un periodo massimo di 1 anno dopo una sindrome coronarica acuta e la terapia con aspirina per tutta la vita dei pazienti a cui è stato posizionato uno stent intracoronarico.
L'effetto avverso principale dell'aspirina è un aumento del rischio di emorragia gastrointestinale.
I pazienti con diabete ma nessun fattore di rischio cardiovascolare aggiuntivo non devono essere avviati alla terapia con aspirina.
Gli adulti con patologia cardiovascolare, invece, devono ricevere aspirina per la prevenzione secondaria.
Il clopidogrel è un'alternativa per i pazienti con allergia all'aspirina, anche se i dati di supporto sono limitati.
Una combinazione di aspirina e clopidogrel è raccomandata per un periodo massimo di 1 anno dopo una sindrome coronarica acuta e la terapia con aspirina per tutta la vita dei pazienti a cui è stato posizionato uno stent intracoronarico.
L'effetto avverso principale dell'aspirina è un aumento del rischio di emorragia gastrointestinale.
5 settembre 2018
Dabigatran, alcune considerazioni
Dabigatran è un inibitore diretto della trombina somministrabile per via orale, approvato dall'FDA:
1)per il trattamento della trombosi venosa profonda e della embolia polmonare, dopo un anticoagulante parenterale, e
2)per la profilassi tromboembolica in pazienti con fibrillazione atriale non valvolare (in tal caso non è inferiore al warfarin).
Recentemente è disponibile un antidoto, l'idarucizumab
Può essere dializzabile
Richiede, come detto, un trattamento iniziale con LMWH.
Una dose di 150 mg per due volte al di non ha dimostrato efficacia inferiore e nessuna differenza di sanguinamento maggiore rispetto al warfarin; inoltre si sono verificati meno episodi di sanguinamento
Effetti collaterali: gravi problemi renali. L'uso di dronedarone o ketoconazolo ne aumenta il rischio.
Perciò è importante valutare la funzionalità renale nei pazienti prima e durante il trattamento con dabigatran
Dabigatran è controindicato in pazienti con grave insufficienza renale.
La funzionalità renale deve essere valutata almeno una volta l’anno nei pazienti di età superiore a 75 anni o in pazienti con insufficienza renale nota.
1)per il trattamento della trombosi venosa profonda e della embolia polmonare, dopo un anticoagulante parenterale, e
2)per la profilassi tromboembolica in pazienti con fibrillazione atriale non valvolare (in tal caso non è inferiore al warfarin).
Recentemente è disponibile un antidoto, l'idarucizumab
Può essere dializzabile
Richiede, come detto, un trattamento iniziale con LMWH.
Una dose di 150 mg per due volte al di non ha dimostrato efficacia inferiore e nessuna differenza di sanguinamento maggiore rispetto al warfarin; inoltre si sono verificati meno episodi di sanguinamento
Effetti collaterali: gravi problemi renali. L'uso di dronedarone o ketoconazolo ne aumenta il rischio.
Perciò è importante valutare la funzionalità renale nei pazienti prima e durante il trattamento con dabigatran
Dabigatran è controindicato in pazienti con grave insufficienza renale.
La funzionalità renale deve essere valutata almeno una volta l’anno nei pazienti di età superiore a 75 anni o in pazienti con insufficienza renale nota.
Sacubitril + valsartan
In caso di scompenso cardiaco con ridotta frazione di eiezione da classe ii a classe IV (New York Heart Association) e frazione di eiezione, pari al 35% o inferiore, una combinazione di sacubitril, un inibitore della neprilisina e di valsartan, un antagonista del recettore dell angiotensina ii, è superiore al solo enalapril per ridurre la mortalità e l'ospitalizzazione in caso di insufficienza cardiaca.
Tale combinazione di farmaci è stata approvata negli stati uniti e in europa per il trattamento dell'insufficienza cardiaca.
Le linee guida dell’American Heart Association/American College of Cardiology/Heart Failure Society of America raccomandano che, in pazienti con classe NYHA II o III che tollerano un ACE inibitore o un antagonista del recettore dell'angiotensina ii, questi farmaci debbano essere sostituiti da un sartano e da un inibitore della nepriloina, per ridurre ulteriormente la morbilità e la mortalità.
Il concomitante uso di un antagonista del recettore dell angiotensina II e di nepriloina con un inibitore ACE, o l’uso entro 36 ore dall'ultima dose di un ACE inibitore, non è raccomandato.
Tale combinazione di farmaci è stata approvata negli stati uniti e in europa per il trattamento dell'insufficienza cardiaca.
Le linee guida dell’American Heart Association/American College of Cardiology/Heart Failure Society of America raccomandano che, in pazienti con classe NYHA II o III che tollerano un ACE inibitore o un antagonista del recettore dell'angiotensina ii, questi farmaci debbano essere sostituiti da un sartano e da un inibitore della nepriloina, per ridurre ulteriormente la morbilità e la mortalità.
Il concomitante uso di un antagonista del recettore dell angiotensina II e di nepriloina con un inibitore ACE, o l’uso entro 36 ore dall'ultima dose di un ACE inibitore, non è raccomandato.
4 settembre 2018
Antibioticoterapia dell’uretrite
Gonorrea
Ceftriaxone 250 mg IM
piú
Ceftriaxone 250 mg IM
piú
Azitromicina 1 g po × 1 dose (preferito)
o
doxiciclina 100 mg po offerta per 7 giorni (se l'allergia Azithromycin)
Chlamydia
Azitromicina: 1 g di po × 1 dose
o
doxiciclina: 100 mg per os bis in die per 7 giorni
Regimi alternativi (tutti per 7 giorni):
Chlamydia
Azitromicina: 1 g di po × 1 dose
o
doxiciclina: 100 mg per os bis in die per 7 giorni
Regimi alternativi (tutti per 7 giorni):
eritromicina base 500 mg per os 4 volte al di
o
eritromicina etilsuccinato 800 mg per os quattro volte al di
o
levofloxacina 500 mg al giorno o Ofloxacin 300 mg per os due volte al di
Trichomonas
Metronidazolo: 2 g al di per os × 1 dose
Uretrite ricorrente e resistente
Metronidazolo: 2 g di po dose singola o Tinidazole 2 g per os dose singola
o
eritromicina etilsuccinato 800 mg per os quattro volte al di
o
levofloxacina 500 mg al giorno o Ofloxacin 300 mg per os due volte al di
Trichomonas
Metronidazolo: 2 g al di per os × 1 dose
Uretrite ricorrente e resistente
Metronidazolo: 2 g di po dose singola o Tinidazole 2 g per os dose singola
più
Azitromicina 1 g per os × 1 dose
Controindicazioni: sensibilità a uno qualsiasi dei farmaci indicati
Precauzioni: i pazienti che assumono tetracicline possono avere maggiore fotosensibilità. Possibili Interazioni significative
Le tetracicline non devono essere assunte con prodotti lattiero-caseari o antiacidi.
Contraccettivi orali possono essere resi meno efficaci da antibiotici orali. I pazienti e i partner dovrebbero utilizzare un metodo di back-up per il controllo delle nascite per il resto del ciclo.
Gonorrea: se il ceftriaxone non è un'opzione, Cefixime 400 mg po × 1 dose più
Controindicazioni: sensibilità a uno qualsiasi dei farmaci indicati
Precauzioni: i pazienti che assumono tetracicline possono avere maggiore fotosensibilità. Possibili Interazioni significative
Le tetracicline non devono essere assunte con prodotti lattiero-caseari o antiacidi.
Contraccettivi orali possono essere resi meno efficaci da antibiotici orali. I pazienti e i partner dovrebbero utilizzare un metodo di back-up per il controllo delle nascite per il resto del ciclo.
Gonorrea: se il ceftriaxone non è un'opzione, Cefixime 400 mg po × 1 dose più
azitromicina 1 g po × 1 dose
o
o
doxiciclina 100 mg po Bid per 7 giorni (se l'allergia Azithromycin
Chlamydia regimi alternativi (tutti per 7 giorni):
Chlamydia regimi alternativi (tutti per 7 giorni):
eritromicina base 500 mg per os quattro volte al di
Levofloxacin 500 mg al giorno
Levofloxacin 500 mg al giorno
3 settembre 2018
Infezioni cutanee negli atleti, possibili cause
Tinea pedis.
Tinea cruris.
Mollusco contagioso.
Herpes simplex.
Verruca volgare.
Follicolite.
Impetigo.
Foruncolo.
Otite esterna.
Eritrasma.
Tinea cruris.
Mollusco contagioso.
Herpes simplex.
Verruca volgare.
Follicolite.
Impetigo.
Foruncolo.
Otite esterna.
Eritrasma.
2 settembre 2018
Atassia, cause
Ischemia vertebro - basilare.
Neuropatia diabetica.
Tabe dorsale.
Carenza di vitamina b12.
Sclerosi multipla e altre malattie demielinizzanti.
Meningomielopatia.
Neoplasie cerebellari, emorragia, ascesso, infarto.
Nutrizionale (encefalopatia di wernicke).
Sindromi paraneoplastiche.
Parainfettivo: sindrome di guillain - barré, atassia acuta dell'infanzia e giovani adulti.
Tossine: fenitoina, alcol, sedativi, organofosfati.
Malattia di Wilson (degenerazione epatolenticolare).
Ipotiroidismo.
Miopatia.
Degenerazione cerebellare e spinocerebellare: atassia/telangiectasia, atassia di friedreich.
Lesioni del lobo frontale: tumori, trombosi dell'arteria cerebrale anteriore, idrocefalo.
Distruzione del labirinto: neoplasie, lesioni, infiammazione, compressione.
Isteria.
Aids.
Neuropatia diabetica.
Tabe dorsale.
Carenza di vitamina b12.
Sclerosi multipla e altre malattie demielinizzanti.
Meningomielopatia.
Neoplasie cerebellari, emorragia, ascesso, infarto.
Nutrizionale (encefalopatia di wernicke).
Sindromi paraneoplastiche.
Parainfettivo: sindrome di guillain - barré, atassia acuta dell'infanzia e giovani adulti.
Tossine: fenitoina, alcol, sedativi, organofosfati.
Malattia di Wilson (degenerazione epatolenticolare).
Ipotiroidismo.
Miopatia.
Degenerazione cerebellare e spinocerebellare: atassia/telangiectasia, atassia di friedreich.
Lesioni del lobo frontale: tumori, trombosi dell'arteria cerebrale anteriore, idrocefalo.
Distruzione del labirinto: neoplasie, lesioni, infiammazione, compressione.
Isteria.
Aids.
Dolore alle ossa, cause
Trauma.
Neoplasia (primitiva o metastatica).
Osteoporosi con frattura da compressione.
Morbo di Paget.
Infezione (osteomielite, artrite settica).
Osteomalacia.
Sindrome virale.
Malattia da cellule falciforme.
Ansia.
Artrite poliarticolare, cause
Artrite reumatoide, poliartrite giovanile (reumatoide).
LES, altre malattie del tessuto connettivo, eritema nodoso, reumatismo palindromico, recidiva della policondrite.
Artrite psoriasica, spondilite anchilosante.
Sarcoidosi.
Artrite di Lyme, endocardite batterica, infezione da neisseria gonorreae, febbre reumatica, malattia di Reiter (artrite reattiva).
Malattia da deposizione di cristalli.
Ipersensibilità al siero o ai farmaci.
Epatite b, hiv, rosolia, parotite.
Altre:
LES, altre malattie del tessuto connettivo, eritema nodoso, reumatismo palindromico, recidiva della policondrite.
Artrite psoriasica, spondilite anchilosante.
Sarcoidosi.
Artrite di Lyme, endocardite batterica, infezione da neisseria gonorreae, febbre reumatica, malattia di Reiter (artrite reattiva).
Malattia da deposizione di cristalli.
Ipersensibilità al siero o ai farmaci.
Epatite b, hiv, rosolia, parotite.
Altre:
malattia da siero, leucemia, linfomi, artropatia enteropatica, malattia di whipple, sindrome di Behçet, porpora di henoch - schoenlein, febbre mediterranea familiare, osteoartropatia polmonare ipertrofica.
Appendicite, diagnosi differenziale in gravidanza
Cause ginecologiche
Rottura di cisti ovarica.
Torsione annessiale
Malattia infiammatoria pelvica o salpingite.
Endometriosi.
Cancro ovarico.
Cause ostetriche
Abruptio placentae.
Corioamnionite.
Endometrite.
Fibroma uterino degeneraro
Travaglio di parto (pretermine o termine).
Perforazione di un viscere dopo l'aborto.
Rottura di gravidanza ectopica.
Cause gastrointestinali
Malattia di Crohn.
Diverticolite del colon (lato destro).
Colecistite.
Pancreatite.
Linfadenite mesenterica.
Gastroenterite.
Cancro del colon.
Ostruzione intestinale.
Ernia (incarcerata inguinale o interna).
Intussuscenza del colon.
Rottura del diverticolo di Meckel.
Perforazione colica.
Ischemia mesenterica acuta.
Altre cause
Rottura di cisti ovarica.
Torsione annessiale
Malattia infiammatoria pelvica o salpingite.
Endometriosi.
Cancro ovarico.
Cause ostetriche
Abruptio placentae.
Corioamnionite.
Endometrite.
Fibroma uterino degeneraro
Travaglio di parto (pretermine o termine).
Perforazione di un viscere dopo l'aborto.
Rottura di gravidanza ectopica.
Cause gastrointestinali
Malattia di Crohn.
Diverticolite del colon (lato destro).
Colecistite.
Pancreatite.
Linfadenite mesenterica.
Gastroenterite.
Cancro del colon.
Ostruzione intestinale.
Ernia (incarcerata inguinale o interna).
Intussuscenza del colon.
Rottura del diverticolo di Meckel.
Perforazione colica.
Ischemia mesenterica acuta.
Altre cause
Pielonefrite.
Urolitiasi
Urolitiasi
Farmaci o sostanze che possono causare o facilitare una perdita di sangue
* aspirina.
* alcool.
* agenti antiinfiammatori non steroidei.
* corticosteroidi.
* anticoagulanti.
* alcool.
* agenti antiinfiammatori non steroidei.
* corticosteroidi.
* anticoagulanti.
Aborto ricorrente, cause
Anomalie congenite anatomiche.
Aderenze (sinechie uterine).
Fibromi uterini.
Endometriosi.
Anomalie endocrine (insufficienza della fase luteinica, ipotiroidismo, diabete mellito non controllato).
Anomalie del cromosoma parentale.
Infezioni materne (micoplasma cervicale, ureoplasma, clamidia).
Esposizione a dietilstilbestrolo, esposizione a metalli pesanti.
Trombocitosi.
Immunità allogenica, autoimmunità, lupus anticoagulans.
Aderenze (sinechie uterine).
Fibromi uterini.
Endometriosi.
Anomalie endocrine (insufficienza della fase luteinica, ipotiroidismo, diabete mellito non controllato).
Anomalie del cromosoma parentale.
Infezioni materne (micoplasma cervicale, ureoplasma, clamidia).
Esposizione a dietilstilbestrolo, esposizione a metalli pesanti.
Trombocitosi.
Immunità allogenica, autoimmunità, lupus anticoagulans.
Ileo paralitico, cause
Trauma addominale.
Infezione (retroperitoneale, pelvica, intratoracica).
Laparatomia.
Malattia metabolica (ipokaliemia).
Colica renale.
Lesioni scheletriche (frattura costola, frattura vertebrale).
Farmaci (ad esempio narcotici).
Infezione (retroperitoneale, pelvica, intratoracica).
Laparatomia.
Malattia metabolica (ipokaliemia).
Colica renale.
Lesioni scheletriche (frattura costola, frattura vertebrale).
Farmaci (ad esempio narcotici).
Dolore addominale ginecologico (o durante la gravidanza)
Aborto (< 20 sett.; 80% < 12 sett.)
Aborto settico (< 20 sett.)
Gravidanza ectopica (< 14 sett)
Rottura di cisti di corpo luteo (< 12 sett)
Torsione ovarica (in particolare < 24 sett)
Malattia infiammatoria pelvica (< 12 sett.)
Corioamnionite (> 16 sett.)
Tiplano di abruptio (> 16 sett.)
Aborto settico (< 20 sett.)
Gravidanza ectopica (< 14 sett)
Rottura di cisti di corpo luteo (< 12 sett)
Torsione ovarica (in particolare < 24 sett)
Malattia infiammatoria pelvica (< 12 sett.)
Corioamnionite (> 16 sett.)
Tiplano di abruptio (> 16 sett.)
1 settembre 2018
31 agosto 2018
Malattia di Addison (ricorda)
È un'insufficienza surrenale primitiva
La distruzione surrenale bilaterale da tubercolosi non è più ritenuta la causa più comune, essa conta infatti solo il 7 - 20% dei casi.
Attualmente si ritiene che il 70 - 90% dei casi invece sia dovuto a malattia autoimmune.
Il rimanente dei casi di insufficienza surrenalica è causato da:
La distruzione surrenale bilaterale da tubercolosi non è più ritenuta la causa più comune, essa conta infatti solo il 7 - 20% dei casi.
Attualmente si ritiene che il 70 - 90% dei casi invece sia dovuto a malattia autoimmune.
Il rimanente dei casi di insufficienza surrenalica è causato da:
malattie infettive
metastasi o linfoma
emorragia surrenale
infarto
droghe o farmaci
Angel, segno di
L'esecuzione di un esame otoscopico mentre il paziente soffia con il naso pizzicato tra indice e pollice aumenta la sensibilità dell'otoscopia per individuare una membrana timpanica perforata, dimostrando liquido o pus nel canale esterno
Acidosi lattica, cause
Ipossia, per esempio shock cardiogeno, settico o emorragico; convulsioni; avvelenamento da monossido di carbonio o da cianuro
Insufficienza epatica o renale
Ischemia intestinale
Diabete, soprattutto con assunzione di metformina
Chetoacidosi
Infezioni
Leucemia o linfoma
Intossicazioni da: etanolo, metanolo, salicilati, isoniazide
Aids
Idiopatica
Lisinopril
Indicazioni
Da solo o con altri agenti nella gestione di ipertensione.
Gestione dell'insufficienza cardiaca.
Riduzione del rischio di morte o di sviluppo di insufficienza cardiaca dopo infarto miocardico.
Azione
È un ace-inibitore.
Gli ace-inibitori bloccano la conversione di angiotensina I ad angiotensina II che possiede proprietà vasocostrittrici.
Gli ACE-inibitori prevengono anche la degradazione di bradichinina e altre prostaglandine vasodilatatorie.
Gli ACE-inibitori aumentano anche i livelli di renina del plasma e riducono i livelli di aldosterone.
Il risultato finale è una vasodilatazione sistemica.
Effetti terapeutici:
Abbassamento della PA in pazienti ipertesi.
Aumento della sopravvivenza e diminuzione dei sintomi in pazienti con insufficienza cardiaca.
Aumento della sopravvivenza dopo infarto miocardico.
Farmacocinetica
Assorbimento: il 25% del farmaco viene assorbito dopo somministrazione orale (importante variabilità inter-individuale).
Distribuzione: attraversa la placenta; può entrare nel latte materno.
Metabolismo/escrezione: 100% eliminato dai reni.
Emivita: 12 HR (↑ nel danno renale).
Controindicazioni./Precauzioni
Controindicato in:
* Ipersensibilità
* Storia di angioedema con l'uso precedente di ACE-inibitori
Utilizzo simultaneo con aliskiren in pazienti affetti da diabete o da moderata a grave compromissione renale (CCR < 60 ml/min)
Gravidanza: può causare lesioni o morte del feto — se si verifica la gravidanza, interrompere immediatamente
Lattazione: interrompere il farmaco
Utilizzare con cautela in:
pazienti con compromissione renale, ipovolemia, iponatremia, e concomitante terapia diuretica (riduzione del dosaggio iniziale raccomandato)
Nei pazienti neri la monoterapia dell'ipertensione è meno efficace; essi possono richiedere la terapia supplementare; più alto rischio di angioedema)
Chirurgia/anestesia: (l'ipotensione può essere esagerata)
Donne potenzialmente fertili
Pediatria: in bambini < 6 anni la sicurezza non è stabilita)
Geriatria: dosaggio iniziale ↓ raccomandato.
Esercitare estrema cautela in: pazienti con storia familiare di angioedema.
Reazioni/effetti collaterali
SNC: vertigini, affaticamento, cefalea, debolezza.
Respiratorio: tosse.
Cardiovascolare: ipotensione, dolore toracico.
Gastrointestinale: dolori addominali, diarrea, nausea, vomito.
Urogenitale: disfunzione erettile, alterata funzione renale.
Dermatologico: eruzioni cutanee.
Ipercaliemia.
Valutazione generale
Riduzione della PA senza comparsa di effetti collaterali eccessivi.
Miglioramento della sopravvivenza e riduzione dei sintomi nell'insufficienza cardiaca.
Riduzione del rischio di morte o di sviluppo di insufficienza cardiaca dopo infarto miocardico.
Epatite ipossica, una causa comune di
La causa più comune di epatite ipossica deriva da una combinazione di
1)congestione epatica dovuta all'insufficienza cardiaca cronica e di
2)un calo acuto della gittata cardiaca che causa ischemia epatica
24 agosto 2018
Materasso antidecubito: come dormire bene dopo la chirurgia ortopedica
Il materasso antidecubito è un ausilio pensato per tutti coloro che sono costretti a rimanere a letto per lunghi periodi di tempo. Spesso lo si utilizza nel caso di soggetti in età avanzata, che sono allettati perché non più in grado di sostenersi da soli sugli arti inferiori. Anche se il ricorso al materasso antidecubito è spesso sfruttato nel caso di soggetti anziani, sempre più spesso gli ortopedici ne consigliano l’utilizzo in seguito ad operazioni alle articolazioni per soggetti di tutte le età. L’introduzione di una protesi in seguito ad una frattura all’anca, un intervento di artroprotesi al ginocchio o di rimozione di parte del menisco, o anche interventi alla spalla sono tutti eventi che portano a dormire in posizioni particolari. Se si possiede un materasso antidecubito la convalescenza si svolge senza problematiche e in tempi brevi.
Come dormire dopo un intervento di artroprotesi
Dopo aver subito un intervento di artroprotesi all’anca o al ginocchio è importante evitare di riposare appoggiandosi sull’arto che è appena stato operato. Per molte persone questo costringe a posizionare sul letto dei supporti che impediscano al corpo di girarsi durante il sonno. Molto importante è anche trovare una posizione comoda e piacevole, evitando movimenti bruschi nella notte o anche di posizionare in modo scorretto l’articolazione che è stata sottoposta ad un intervento per introdurre una protesi. Allo stesso tempo è fondamentale che il riposo sia continuativo, perché mentre si dorme il nostro organismo ripara i tessuti lesionati in modo ottimale e uno stato di veglia che si prolunga per molto tempo può causare l’allungarsi della convalescenza. Questo indipendentemente dal fatto che siano consigliate terapie riabilitative, la qual cosa dipende fortemente dal tipo di intervento cui si è stati sottoposti e dal posizionamento della lesione.
Gli anziani e il sonno
Con il passare degli anni molti soggetti tendono ad avere un sonno maggiormente disturbato o cosiddetto “leggero”. Sono numerosi gli anziani che non riescono a riposare per un corretto numero di ore a causa di rumori, caldo estremo o freddo eccessivo, o anche per un materasso scomodo. Visto che sono proprio gli anziani coloro che maggiormente vengono sottoposti ad interventi di tipo ortopedico, avere a disposizione un letto che concilia il riposo è un elemento particolarmente importante in tarda età, soprattutto in occasione di un intervento di una certa importanza agli arti inferiori e alle articolazioni.
Come funziona un materasso antidecubito
I materassi antidecubito sono progettati per evitare che sul corpo di un soggetto costretto a letto di presentino le cosiddette piaghe da decubito. Quando il nostro corpo giace a letto la pelle, nelle parti posizionate sul materasso, tende a subire dei danni con il passare del tempo. I pori della pelle sono chiusi, perché appoggiati di peso sulle coltri, e il microcircolo viene inibito, portando a una importante mancanza di ossigenazione del tessuto. Con il passare del tempo questa situazione degenera e si ha la formazione di piccole ferite necrotiche, che purtroppo, se non curate tempestivamente, tendono a peggiorare con il passare del tempo. I materassi antidecubito migliorano l’ossigenazione dei tessuti sottocutanei diminuendo l’attrito del corpo con il materasso. Esistono diversi modelli di materasso antidecubito, quasi tutti però sono costituiti da un materiale suddiviso in piccoli segmenti. Alcuni tipi di materasso antidecubito sono muniti di un compressore che costantemente permette di svuotare e gonfiare i vari settori in cui è diviso, evitando che il corpo gravi su piccole zone e limitando quindi la formazione delle piaghe. Per chi è costretto a letto a lungo si tratta di un sistema molto efficace, che risulta ottimo anche nel caso di soggetti anziani allettati.
Come dormire dopo un intervento di artroprotesi
Dopo aver subito un intervento di artroprotesi all’anca o al ginocchio è importante evitare di riposare appoggiandosi sull’arto che è appena stato operato. Per molte persone questo costringe a posizionare sul letto dei supporti che impediscano al corpo di girarsi durante il sonno. Molto importante è anche trovare una posizione comoda e piacevole, evitando movimenti bruschi nella notte o anche di posizionare in modo scorretto l’articolazione che è stata sottoposta ad un intervento per introdurre una protesi. Allo stesso tempo è fondamentale che il riposo sia continuativo, perché mentre si dorme il nostro organismo ripara i tessuti lesionati in modo ottimale e uno stato di veglia che si prolunga per molto tempo può causare l’allungarsi della convalescenza. Questo indipendentemente dal fatto che siano consigliate terapie riabilitative, la qual cosa dipende fortemente dal tipo di intervento cui si è stati sottoposti e dal posizionamento della lesione.
Gli anziani e il sonno
Con il passare degli anni molti soggetti tendono ad avere un sonno maggiormente disturbato o cosiddetto “leggero”. Sono numerosi gli anziani che non riescono a riposare per un corretto numero di ore a causa di rumori, caldo estremo o freddo eccessivo, o anche per un materasso scomodo. Visto che sono proprio gli anziani coloro che maggiormente vengono sottoposti ad interventi di tipo ortopedico, avere a disposizione un letto che concilia il riposo è un elemento particolarmente importante in tarda età, soprattutto in occasione di un intervento di una certa importanza agli arti inferiori e alle articolazioni.
Come funziona un materasso antidecubito
I materassi antidecubito sono progettati per evitare che sul corpo di un soggetto costretto a letto di presentino le cosiddette piaghe da decubito. Quando il nostro corpo giace a letto la pelle, nelle parti posizionate sul materasso, tende a subire dei danni con il passare del tempo. I pori della pelle sono chiusi, perché appoggiati di peso sulle coltri, e il microcircolo viene inibito, portando a una importante mancanza di ossigenazione del tessuto. Con il passare del tempo questa situazione degenera e si ha la formazione di piccole ferite necrotiche, che purtroppo, se non curate tempestivamente, tendono a peggiorare con il passare del tempo. I materassi antidecubito migliorano l’ossigenazione dei tessuti sottocutanei diminuendo l’attrito del corpo con il materasso. Esistono diversi modelli di materasso antidecubito, quasi tutti però sono costituiti da un materiale suddiviso in piccoli segmenti. Alcuni tipi di materasso antidecubito sono muniti di un compressore che costantemente permette di svuotare e gonfiare i vari settori in cui è diviso, evitando che il corpo gravi su piccole zone e limitando quindi la formazione delle piaghe. Per chi è costretto a letto a lungo si tratta di un sistema molto efficace, che risulta ottimo anche nel caso di soggetti anziani allettati.
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