RICERCA TRA GLI OLTRE 10MILA ARGOMENTI
24 aprile 2018
Carbossiemoglobina
Interpretazione dei risultati
Range normale
inferiore a 2%
Range normale
inferiore a 2%
nei fumatori inferiore a 9%
Elevata in caso di
fumatori
esposizione a fumo
esposizione ai fumi di scarico dell'automobile
malfunzionamento di apparecchi a gas
Elevata in caso di
fumatori
esposizione a fumo
esposizione ai fumi di scarico dell'automobile
malfunzionamento di apparecchi a gas
Cefepime
Cefalosporina di terza generazione
Indicazioni
Trattamento di:
infezioni delle vie urinarie non complicate
gonorrea non complicata
faringite e tonsillite
riacutizzazione di bronchite cronica
otite media
Azione
Si lega alla membrana della parete cellulare batterica, causando la morte delle cellule.
Effetti terapeutici
azione battericida contro i batteri sensibili.
Spettro d’azione
simile a quello delle cefalosporine di seconda generazione, ma l’attività contro gli stafilococchi è minore, mentre l'attività contro i patogeni Gram-negativi è maggiore, anche per gli organismi resistenti agli agenti di prima e seconda generazione.
Notevolmente aumentata l’azione contro:
Haemophilus influenzae
Escherichia coli
Neisseria gonorrhoeae
Proteus mirabilis
Moraxella catarrhalis
Streptococcus pyogenes
Streptococco pneumoniae
Indicazioni
Trattamento di:
infezioni delle vie urinarie non complicate
gonorrea non complicata
faringite e tonsillite
riacutizzazione di bronchite cronica
otite media
Azione
Si lega alla membrana della parete cellulare batterica, causando la morte delle cellule.
Effetti terapeutici
azione battericida contro i batteri sensibili.
Spettro d’azione
simile a quello delle cefalosporine di seconda generazione, ma l’attività contro gli stafilococchi è minore, mentre l'attività contro i patogeni Gram-negativi è maggiore, anche per gli organismi resistenti agli agenti di prima e seconda generazione.
Notevolmente aumentata l’azione contro:
Haemophilus influenzae
Escherichia coli
Neisseria gonorrhoeae
Proteus mirabilis
Moraxella catarrhalis
Streptococcus pyogenes
Streptococco pneumoniae
23 aprile 2018
Trombolisi nell'infarto acuto del miocardio
(vedi anche: trombolitici e trombolisi)
I trombolitici come alteplase, streptochinasi e urochinasi hanno un ruolo stabilito nella gestione precoce dell'infarto acuto del miocardio
I trombolitici sono somministrati per via endovenosa per rompere il trombo o coagulo e ristabilire la pervietà dell'arteria coronaria colpita, limitando così le dimensioni dell’infarto e i danni irreversibili al miocardio.
Il loro effetto contribuisce anche a ridurre le anomalie ECGrafiche e a modificare il rimodellamento ventricolare
Altri antitrombotici, in particolare l’aspirina e l’eparina, sono indicati come terapia aggiuntiva.
Parecchi grossi studi hanno stabilito che i trombolitici possono preservare la funzione ventricolare sinistra e ridurre la mortalità sia a breve che a lungo termine
Studi come GISSI-16 e ISIS-27 hanno contribuito a stabilire che la mortalità è ridotta se i trombolitici vengono somministrati entro 6 ore dalla comparsa dei sintomi
Ulteriori studi hanno evidenziato che i pazienti che si presentavano entro 12 ore avrebbero potuto ricevere un trombolitico.
L’utilizzo dopo 12 ore è stato associato ad un aumento di effetti avversi
Il vantaggio di una trombolisi preospedaliera eseguita da operatori esperti favorisce la precocitá del trattamento
La scelta del trombolitico dipende da vari fattori quali costi, metodo di somministrazione, controindicazioni.
Anche se la streptochinasi è stato il trombolitico più ampiamente usato, parecchi grandi studi hanno paragonato il beneficio clinico in termini di miglioramento della funzione ventricolare sinistra e della mortalità e non hanno mostrato alcuna differenza tra streptochinasi e altri trombolitici, quali alteplase, anistreplase e reteplase per ció che riguarda l’efficacia complessiva.
I trombolitici come alteplase, streptochinasi e urochinasi hanno un ruolo stabilito nella gestione precoce dell'infarto acuto del miocardio
I trombolitici sono somministrati per via endovenosa per rompere il trombo o coagulo e ristabilire la pervietà dell'arteria coronaria colpita, limitando così le dimensioni dell’infarto e i danni irreversibili al miocardio.
Il loro effetto contribuisce anche a ridurre le anomalie ECGrafiche e a modificare il rimodellamento ventricolare
Altri antitrombotici, in particolare l’aspirina e l’eparina, sono indicati come terapia aggiuntiva.
Parecchi grossi studi hanno stabilito che i trombolitici possono preservare la funzione ventricolare sinistra e ridurre la mortalità sia a breve che a lungo termine
Studi come GISSI-16 e ISIS-27 hanno contribuito a stabilire che la mortalità è ridotta se i trombolitici vengono somministrati entro 6 ore dalla comparsa dei sintomi
Ulteriori studi hanno evidenziato che i pazienti che si presentavano entro 12 ore avrebbero potuto ricevere un trombolitico.
L’utilizzo dopo 12 ore è stato associato ad un aumento di effetti avversi
Il vantaggio di una trombolisi preospedaliera eseguita da operatori esperti favorisce la precocitá del trattamento
La scelta del trombolitico dipende da vari fattori quali costi, metodo di somministrazione, controindicazioni.
Anche se la streptochinasi è stato il trombolitico più ampiamente usato, parecchi grandi studi hanno paragonato il beneficio clinico in termini di miglioramento della funzione ventricolare sinistra e della mortalità e non hanno mostrato alcuna differenza tra streptochinasi e altri trombolitici, quali alteplase, anistreplase e reteplase per ció che riguarda l’efficacia complessiva.
22 aprile 2018
Tenecteplase (METALYSE)
fiale per uso endovenoso da 50 mg.
Tenecteplase è un farmaco trombolitico.
Esso converte il plasminogeno in plasmina, sua forma attiva, con conseguente fibrinolisi e dissoluzione dei coaguli di sangue.
Indicazioni
Infarto acuto del miocardio.
Effettuato da personale sanitario esperto qualora non sia possibile sottoporre il paziente ad una angioplastica coronarica entro 120 min.
Va effettuato entro 6 ore dall'insorgenza dei sintomi, se in presenza di persistente elevazione del tratto ST o di blocco di branca sinistro recente.
Di solito si associa ad un bolo di eparina sodica 4000-5000 U. e.v. a seconda del peso corporeo
É dotato di maggior specificità nei confronti della fibrina rispetto all'alteplase e probabilmente è anche più sicuro
Dosaggio
30-50 mg e.v. in bolo, secondo il peso corporeo (0,5 mg./kg, massimo 50 mg.) in 10 min.
Emivita
20 min.
Controindicazioni
La terapia trombolitica non è raccomandata per i pazienti con angina instabile o infarto miocardico non-ST elevation
Tenecteplase è un farmaco trombolitico.
Esso converte il plasminogeno in plasmina, sua forma attiva, con conseguente fibrinolisi e dissoluzione dei coaguli di sangue.
Indicazioni
Infarto acuto del miocardio.
Effettuato da personale sanitario esperto qualora non sia possibile sottoporre il paziente ad una angioplastica coronarica entro 120 min.
Va effettuato entro 6 ore dall'insorgenza dei sintomi, se in presenza di persistente elevazione del tratto ST o di blocco di branca sinistro recente.
Di solito si associa ad un bolo di eparina sodica 4000-5000 U. e.v. a seconda del peso corporeo
É dotato di maggior specificità nei confronti della fibrina rispetto all'alteplase e probabilmente è anche più sicuro
Dosaggio
30-50 mg e.v. in bolo, secondo il peso corporeo (0,5 mg./kg, massimo 50 mg.) in 10 min.
Emivita
20 min.
Controindicazioni
La terapia trombolitica non è raccomandata per i pazienti con angina instabile o infarto miocardico non-ST elevation
Zolpidem
È una sostanza simil-benzodiazepinica, non una benzodiazepina
È indicato per il trattamento dell'insonnia solo quando è un disturbo grave e debilitante per il paziente, perciò viene usato nel trattamento a breve termine dell'insonnia (in genere da 2 a 6 settimane)
Dosaggio
2-5 mg prima di coricarsi
Emivita
2-5 ore
Effetti collaterali
cefalea, effetti anticolinergici, astenia, cattivo sapore
In seguito ad un uso prolungato di zolpidem, si può sviluppare tolleranza.
Controindicazioni
insufficienza respiratoria, miastenia grave, insufficienza epatica grave.
È indicato per il trattamento dell'insonnia solo quando è un disturbo grave e debilitante per il paziente, perciò viene usato nel trattamento a breve termine dell'insonnia (in genere da 2 a 6 settimane)
Dosaggio
2-5 mg prima di coricarsi
Emivita
2-5 ore
Effetti collaterali
cefalea, effetti anticolinergici, astenia, cattivo sapore
In seguito ad un uso prolungato di zolpidem, si può sviluppare tolleranza.
Controindicazioni
insufficienza respiratoria, miastenia grave, insufficienza epatica grave.
21 aprile 2018
Trattamento dello scompenso cardiaco con frazione di eiezione preservata (scompenso diastolico)
Diuresi per il sovraccarico di volume
Controllo pressorio
Prevenzione della tachicardia e dell'ischemia
Nessun beneficio da aceinibitori o inibitori dell'angiotensina II o da inibitori PDE5 (inibitori della fosfodiesterasi)
Spironolattone riduce le morti cardiovascolari e le ospedalizzazioni
SACUBITRIL/VALSARTAN sotto studio
Insufficienza cardiaca scompensata (memorandum trattamento)
Lasix (effetto venodilatatore)
Morfina (riduce la sintomatologia, effetto venodilatatore, riduce il precarico)
Nitrati (venodilatatori)
Ossigeno (riduce la sintomatologia aumenta la PaO2)
Posizione: seduta con le gambe penzoloni dal lato del letto (riduce il precarico)
PSA e prostata
PSA totale normale: fino a 4 ng/ml
se il valore supera i 4 ng/ml: devi effettua PSA libero
se PSA libero aumentato: é probabile che si tratti di iperplasia
se PSA libero ridotto: sospetta un cr. ed effettua una biopsia
Utile anche rapporto PSA libero/PSA totale
se superiore a 0,25 il rischio é basso e non vi é bisogno di biopsia
se inferiore o uguale a 0,10 vi é indicazione alla biopsia
se PSA libero aumentato: é probabile che si tratti di iperplasia
se PSA libero ridotto: sospetta un cr. ed effettua una biopsia
Utile anche rapporto PSA libero/PSA totale
se superiore a 0,25 il rischio é basso e non vi é bisogno di biopsia
se inferiore o uguale a 0,10 vi é indicazione alla biopsia
20 aprile 2018
Febbre dal ritorno di un viaggio
Africa sub-sahariana
malaria, dengue, ricketsiosi, enterite
Safari africano
richetsiosi, tripanosomiasi africana
Sudest asiatico
dengue, malaria, tifo, chikungunya
America centrale e sudamerica
malattia enterica, malaria, dengue, Zyka
Caraibi e Messico
dengue, chykungunya, malaria, Zyka
Bagno in acqua di fiume, ecc.
schistosomiasi, leptospirosi
Bere acqua non purificata
malattie enteriche (e.coli, s.typhi, campylobacter, epatite e, colera, ascesso epatico da amebiasi
Mancata immunizzazione
epatite a o b, tifo, influenza, febbre gialla
Morso di animale
rabbia
Paziente adulto di età inferiore a 30 anni
mononucleosi da ebv o cmv)
Anemia nelle malattie renali croniche: segni e sintomi
pallore, affaticamento, dispnea, scarsa tolleranza all’esercizio
segni di ipoparatiroidismo secondario: crampi muscolari, dolore osseo
segni di insufficienza renale: ittero, lividi sulla cute, edemi, rantoli polmonari, sfregamento pericardico, scarsa concentrazione o memoria, mioclono
segno di Chvostek positivo o segno di Trousseau nell'iperparatiroidismo associato
anemia normocitica o microcitica con trombocitosi
conteggio dei reticulociti: inferiore a 2%
creatinina sierica: elevata
analisi delle urine: ematuria e/o proteinuria
ferro sierico: bassa sideremia e ferritina, capacità ferro-legante totale elevata nella carenza di ferro
livello di eritropoietina nel siero: normale o diminuito
calcemia: diminuito nell'iperparatiroidismo secondario associato
ormone paratiroideo intatto del siero: aumentato nell'iperparatiroidismo secondario associato
ecografia renale: reni piccoli; presenza di ostruzione o idronefrosi, evt.le presenza di calcoli renali
biopsia del rene: identifica la patologia sottostante del rene
segni di ipoparatiroidismo secondario: crampi muscolari, dolore osseo
segni di insufficienza renale: ittero, lividi sulla cute, edemi, rantoli polmonari, sfregamento pericardico, scarsa concentrazione o memoria, mioclono
segno di Chvostek positivo o segno di Trousseau nell'iperparatiroidismo associato
anemia normocitica o microcitica con trombocitosi
conteggio dei reticulociti: inferiore a 2%
creatinina sierica: elevata
analisi delle urine: ematuria e/o proteinuria
ferro sierico: bassa sideremia e ferritina, capacità ferro-legante totale elevata nella carenza di ferro
livello di eritropoietina nel siero: normale o diminuito
calcemia: diminuito nell'iperparatiroidismo secondario associato
ormone paratiroideo intatto del siero: aumentato nell'iperparatiroidismo secondario associato
ecografia renale: reni piccoli; presenza di ostruzione o idronefrosi, evt.le presenza di calcoli renali
biopsia del rene: identifica la patologia sottostante del rene
19 aprile 2018
Infezioni intra-addominali, germi in causa e trattamento
Germi in causa
solitamente infezioni polimicrobiche, causate principalmente da:
gram negativi compresi Pseudomonas, Enterococchi, anaerobi (soprattutto Bacteroides)
Antibiotici più usati in caso di infezioni intraaddominali
cefoxitina
cefotetan
piperacillina e tazobactam
ticarcillina e clavulanato
ampicillina e sulbactam
imipenem e cilastatina
meropenem
ertapenem
tigeciclina
solitamente infezioni polimicrobiche, causate principalmente da:
gram negativi compresi Pseudomonas, Enterococchi, anaerobi (soprattutto Bacteroides)
Antibiotici più usati in caso di infezioni intraaddominali
cefoxitina
cefotetan
piperacillina e tazobactam
ticarcillina e clavulanato
ampicillina e sulbactam
imipenem e cilastatina
meropenem
ertapenem
tigeciclina
Allopurinolo ed angina pectoris
L'allopurinolo è stato studiato per i suoi apparenti effetti anti-ischemici nell'angina pectoris
Uno studio randomizzato in soggetti con angina stabile cronica ha evidenziato che l'allopurinolo ad alte dosi ha migliorato significativamente la tolleranza all'esercizio rispetto al placebo.
Un meccanismo d'azione proposto per spiegare tale effetto è stato: una maggiore quantità di ossigeno al miocardio ed un miglior bilanciamento dell' ATP, possibilmente integrato da un migliorato flusso coronarico ed un ridotto postcarico ventricolare sinistro.
Pertanto l'allopurinolo potrebbe essere considerato in caso di pazienti che rimangono sintomatici nonostante una terapia con più farmaci (Husted, Lancet 2015)
Uno studio randomizzato in soggetti con angina stabile cronica ha evidenziato che l'allopurinolo ad alte dosi ha migliorato significativamente la tolleranza all'esercizio rispetto al placebo.
Un meccanismo d'azione proposto per spiegare tale effetto è stato: una maggiore quantità di ossigeno al miocardio ed un miglior bilanciamento dell' ATP, possibilmente integrato da un migliorato flusso coronarico ed un ridotto postcarico ventricolare sinistro.
Pertanto l'allopurinolo potrebbe essere considerato in caso di pazienti che rimangono sintomatici nonostante una terapia con più farmaci (Husted, Lancet 2015)
18 aprile 2018
Anemia emolitica farmaco-indotta
Acquisita, anticorpo-mediata
Si verifica distruzione di globuli rossi precipitata da un farmaco
Puó essere causata da
Antibiotici: cefalosporine, sulfamidici, rifampicina, ribavirina
Cardiovascolari: metildopa, procainamide, chinidina, tiazidi
Antidepressivi triciclici, fenotiazine, fans, sulfoniluree, metotrexate, 5-FU, rasburicase (deficit di G6PD)
Diagnosi
test di Coombs' solitamente negativo, ↑ LDH
Trattamento
interrompere l'agente offensivo
Si verifica distruzione di globuli rossi precipitata da un farmaco
Puó essere causata da
Antibiotici: cefalosporine, sulfamidici, rifampicina, ribavirina
Cardiovascolari: metildopa, procainamide, chinidina, tiazidi
Antidepressivi triciclici, fenotiazine, fans, sulfoniluree, metotrexate, 5-FU, rasburicase (deficit di G6PD)
Diagnosi
test di Coombs' solitamente negativo, ↑ LDH
Trattamento
interrompere l'agente offensivo
Acarbosio
Meccanismo di azione
Inibitore competitivo dell’ alfa-glucosidasi a livello dell’orletto a spazzola intestinale
Riduce quindi la scissione dei carboidrati e l'assorbimento del glucosio
Acarbosio riduce la glucemia post-prandiale e la risposta insulinica
L’assorbimento sistemico del farmaco é assai scarso
Uso ed efficacia
Acarbosio piú metformina o sulfonilurea è meglio di un singolo agente
Acarbosio é additivo alle sulfoniluree e simile ad esse come efficaci
100mg tre volte al di per os di acarbosio riducono di 1.1-1.3% l’HbA1c nellq stessa maniera della metformina a dosaggio di 850mg per os due volte al di
Acarbose 100mg tre volte al di riduce il rischio di sviluppare DM2 franco nel 25% di paz pazienti con alterata tolleranza al glucosio
Inibitore competitivo dell’ alfa-glucosidasi a livello dell’orletto a spazzola intestinale
Riduce quindi la scissione dei carboidrati e l'assorbimento del glucosio
Acarbosio riduce la glucemia post-prandiale e la risposta insulinica
L’assorbimento sistemico del farmaco é assai scarso
Uso ed efficacia
Acarbosio piú metformina o sulfonilurea è meglio di un singolo agente
Acarbosio é additivo alle sulfoniluree e simile ad esse come efficaci
100mg tre volte al di per os di acarbosio riducono di 1.1-1.3% l’HbA1c nellq stessa maniera della metformina a dosaggio di 850mg per os due volte al di
Acarbose 100mg tre volte al di riduce il rischio di sviluppare DM2 franco nel 25% di paz pazienti con alterata tolleranza al glucosio
Dosaggio
Si inizia con una dose di acarbosio di 25mg per os tre volte al di nella maggior parte dei pazient
La dose piena è di 50-300mg al giorno divisi in tre dosi
Si puó utilizzare in combinazione con sulfoniluree e/o insulina
Inibisce l'assorbimento della metformina (in caso di terapia combinata)
Effetti collaterali
Principalmente gastrointestinali dovuti all’aumentato carico di carboidrati che perviene al colon
Si possono cioé verificare flatulenza, crampi, distensione addominale, borborigmi, diarrea dose-dipendenti
Questi sintomi di solito si riducono nel tempo
L’acarbosio può diminuire l'assorbimento intestinale del ferro, con conseguente anemia
Con l’uso di acarbosio è stato segnalato occasionalmente un lieve innalzamento degli enzimi epatici
Lieve rischio di ipoglicemia quando utilizzato con l'insulina o le sulfoniluree
Acarbosio riduce la biodisponibilità della metformina
Si inizia con una dose di acarbosio di 25mg per os tre volte al di nella maggior parte dei pazient
La dose piena è di 50-300mg al giorno divisi in tre dosi
Si puó utilizzare in combinazione con sulfoniluree e/o insulina
Inibisce l'assorbimento della metformina (in caso di terapia combinata)
Effetti collaterali
Principalmente gastrointestinali dovuti all’aumentato carico di carboidrati che perviene al colon
Si possono cioé verificare flatulenza, crampi, distensione addominale, borborigmi, diarrea dose-dipendenti
Questi sintomi di solito si riducono nel tempo
L’acarbosio può diminuire l'assorbimento intestinale del ferro, con conseguente anemia
Con l’uso di acarbosio è stato segnalato occasionalmente un lieve innalzamento degli enzimi epatici
Lieve rischio di ipoglicemia quando utilizzato con l'insulina o le sulfoniluree
Acarbosio riduce la biodisponibilità della metformina
17 aprile 2018
Dabigatran (PRADAXA)
nuovo anticoagulante orale
è un inibitore diretto della trombina
sta sostituendo i dicumarolici (warfarin)
non richiede controllo della coagulazione
Posologia
110 mgx 2 (maggiore sicurezza)
150 mg x 2 (maggiore efficacia)
Indicazioni
Prevenzione di ictus ed embolia sistemica in adulti con fibrillazione atriale non valvolare e con uno o più dei seguenti fattori di rischio:
precedente attacco ischemico transitorio
frazione di eiezione ventricolare inferiore a 40%
etá superiore o uguale a 65 anni con ipertensione o diabete
Prevenzione e trattamento della trombosi venosa profonda e della tromboembolia polmonare
Effetti avversi
L'effetto avverso più comune con dabigatran è il sanguinamento. Sono comuni anche disturbi gastrointestinali come dispepsia, gastrite, nausea e diarrea
Antidoto
idarucizumab (Praxibind fl. 2,5 g.)
posologia: 5 g in infusione per 5-10 min.
Controindicazioni
insufficienza renale severa
16 aprile 2018
Epatite virale C
Agente infettivo:
Hepacivirus termolabile
Periodo di incubazione:
2-12 settimane
Diagnosi dell'infezione acuta:
ricerca dell'HCV RNA tramite PCR
Vie di trasmissione:
prevalentemente parenterale (es. post-trasfusionale, uso di siringhe infette in tossicodipendenti)
tatuaggi in scarsa igiene
intranasale per uso di cocaina
raramente sessuale
da madre infetta a neonato
Prevenzione:
norme igieniche (es. evitare rasoi e spazzolini infetti, uso del preservativo)
Non esiste vaccino a causa della sua mutabilità
Trattamento
Terapia d'urgenza:
in caso di puntura da ago infetto, gamma globuline, prima dose entro 2 settimane, seconda dose dopo un mese
A tutt'oggi non esiste vaccino
Evoluzione:
epatite cronica nell'80% dei casi
Hepacivirus termolabile
Periodo di incubazione:
2-12 settimane
Diagnosi dell'infezione acuta:
ricerca dell'HCV RNA tramite PCR
Vie di trasmissione:
prevalentemente parenterale (es. post-trasfusionale, uso di siringhe infette in tossicodipendenti)
tatuaggi in scarsa igiene
intranasale per uso di cocaina
raramente sessuale
da madre infetta a neonato
Prevenzione:
norme igieniche (es. evitare rasoi e spazzolini infetti, uso del preservativo)
Non esiste vaccino a causa della sua mutabilità
Trattamento
Terapia d'urgenza:
in caso di puntura da ago infetto, gamma globuline, prima dose entro 2 settimane, seconda dose dopo un mese
A tutt'oggi non esiste vaccino
Evoluzione:
epatite cronica nell'80% dei casi
15 aprile 2018
Acidosi metabolica con gap anionico aumentato, cause
Chetoacidosi
diabete mellito, alcolismo, fame
Acidosi lattica
tipo a: danno nell'ossigenazione dei tessuti, per esempio, insufficienza circolatoria o respiratoria, sepsi, ischemia intestinale, monossido di carbonio, cianuro
tipo b: nessun danno nell'ossigenazione dei tessuti, quindi per esempio, neoplasie, alcolismo, farmaci (metformina, NRTI (Nucleoside Reverse Transcriptase Inhibitor), salicilati, glicole propilenico)
acidosi D-lattica: sindrome dell'intestino corto (non rilevabile dall'analisi standard del lattato)
Insufficienza renale
diabete mellito, alcolismo, fame
Acidosi lattica
tipo a: danno nell'ossigenazione dei tessuti, per esempio, insufficienza circolatoria o respiratoria, sepsi, ischemia intestinale, monossido di carbonio, cianuro
tipo b: nessun danno nell'ossigenazione dei tessuti, quindi per esempio, neoplasie, alcolismo, farmaci (metformina, NRTI (Nucleoside Reverse Transcriptase Inhibitor), salicilati, glicole propilenico)
acidosi D-lattica: sindrome dell'intestino corto (non rilevabile dall'analisi standard del lattato)
Insufficienza renale
accumulo di anioni organici quali solfati, fosfati, urati, ecc.
Avvelenamenti
Metanolo (solventi, antigelo, liquido tergicristalli, carburante): metabizzati ad acido formico
Glicole etilenico (antigelo): metabizzati agli acidi glicolici e ossalico
Glicole propilenico (solvente farmaceutico, per esempio, in diazepam, lorazepam e fenobarbital e.v.; antigelo): acidosi lattica
Salicilati: acidosi metabolica (da lattati, chetoni) + alcalosi respiratoria dovuta a stimolazione del centro respiratorio
Paracetamolo: riduzione di glutatione conduce ad aumento di acido 5-oxoprolinico endogeno organico in ospiti suscettibili (paz. denutriti, femmine, insufficienza renale)
Avvelenamenti
Metanolo (solventi, antigelo, liquido tergicristalli, carburante): metabizzati ad acido formico
Glicole etilenico (antigelo): metabizzati agli acidi glicolici e ossalico
Glicole propilenico (solvente farmaceutico, per esempio, in diazepam, lorazepam e fenobarbital e.v.; antigelo): acidosi lattica
Salicilati: acidosi metabolica (da lattati, chetoni) + alcalosi respiratoria dovuta a stimolazione del centro respiratorio
Paracetamolo: riduzione di glutatione conduce ad aumento di acido 5-oxoprolinico endogeno organico in ospiti suscettibili (paz. denutriti, femmine, insufficienza renale)
14 aprile 2018
Farmaci che comunemente causano tests epatici anormali
Tests epatocellulari
Allopurinolo
Omeprazole
Amiodarone
Paroxetina
Baclofene
Pirazinamide
Bupropione
Rifampicina
Fluoxetine
Risperidone
HAART (Highly Active Anti-Retroviral Therapy)
Sertralina
Statine
isoniazide
Ketoconazolo
Tetracicline
Lisinopril
Trazodone
Acido valproico
Losartan
Tests di colestasi
Estrogeni
Amoxacillina/Clavulanico
Steroidi anabolizzanti
Irbesartan
Clorpromazina
Clopidogrel
fenotiazina
Eritromycina
Terbinafina
Triciclici
Tests epatocellulari e di colestasi
Amitriptilina
Azatioprina
Captopril
Carbamazepina
Clindamycin
Enalapril
Nitrofurantoina
Fenobarbital
Fenitoina
Sulfamidici
Trazodone
Verapamil
Allopurinolo
Omeprazole
Amiodarone
Paroxetina
Baclofene
Pirazinamide
Bupropione
Rifampicina
Fluoxetine
Risperidone
HAART (Highly Active Anti-Retroviral Therapy)
Sertralina
Statine
isoniazide
Ketoconazolo
Tetracicline
Lisinopril
Trazodone
Acido valproico
Losartan
Tests di colestasi
Estrogeni
Amoxacillina/Clavulanico
Steroidi anabolizzanti
Irbesartan
Clorpromazina
Clopidogrel
fenotiazina
Eritromycina
Terbinafina
Triciclici
Tests epatocellulari e di colestasi
Amitriptilina
Azatioprina
Captopril
Carbamazepina
Clindamycin
Enalapril
Nitrofurantoina
Fenobarbital
Fenitoina
Sulfamidici
Trazodone
Verapamil
13 aprile 2018
Calcolosi renale, trattamento cronico (in breve)
Aumenta l’assunzione di liquidi (oltre 2 L al di) con l’obiettivo di ottenere una diuresi di 2 L al di.
Una riduzione di ossalati, proteine e sodio nella dieta dovrebbe essere raccomandata per prevenire i calcoli.
Una aumentata assunzione di agrumi è raccomandata per impedire la ricorrenza di calcoli.
Si consiglia un’assunzione normale di calcio (cioè, da 1000 mg/giorno a 1200 mg/giorno).
Una restrizione di calcio nella dieta può portare ad una riduzione del legame del calcio agli ossalati nel tratto gastrointestinale, promuovendo iperossaluria e rafforzando il rischio di formazione di calcoli. Inoltre, potrebbe avere effetti negativi sulla salute dell'osso.
Calcoli di calcio
Una riduzione di ossalati, proteine e sodio nella dieta dovrebbe essere raccomandata per prevenire i calcoli.
Una aumentata assunzione di agrumi è raccomandata per impedire la ricorrenza di calcoli.
Si consiglia un’assunzione normale di calcio (cioè, da 1000 mg/giorno a 1200 mg/giorno).
Una restrizione di calcio nella dieta può portare ad una riduzione del legame del calcio agli ossalati nel tratto gastrointestinale, promuovendo iperossaluria e rafforzando il rischio di formazione di calcoli. Inoltre, potrebbe avere effetti negativi sulla salute dell'osso.
Calcoli di calcio
Urine delle 24-h per identificare specifici fattori di rischio urinari e per trattarli
Riduci l’assunzione di Na e carne; i diuretici tiazidici riducono il calcio urinario
A seconda delle urine delle 24 h: citrato di potassio, restrizione dietetica di ossalato, trattamento con allopurinolo
Una dieta ricca di Ca, come detto, è probabilmente benefica per la riduzione dell’assorbimento di ossalati. Non é chiaro comunque il ruolo dei supplementi di Ca
Calcoli di acido urico
Riduci l’assunzione di Na e carne; i diuretici tiazidici riducono il calcio urinario
A seconda delle urine delle 24 h: citrato di potassio, restrizione dietetica di ossalato, trattamento con allopurinolo
Una dieta ricca di Ca, come detto, è probabilmente benefica per la riduzione dell’assorbimento di ossalati. Non é chiaro comunque il ruolo dei supplementi di Ca
Calcoli di acido urico
Alcalinizzazione dell'urina (con citrato di potassio, bicarbonato di sodio), uso di allopurinolo.
L'obiettivo ideale per la terapia alcalinizzante è mantenere il pH dell'urina tra 6,5 e 7,0.
L’alcalinizzazione svolge anche un ruolo importante nel prevenire i calcoli di calcio e cistina.
Ricorda che, in pazienti con scompenso cardiaco o insufficienza renale, si dovrebbe prestare attenzione quando si prescrive la terapia alcalinizzante
Calcoli di struvite (fosfato idrato di ammonio e magnesio)
Antibiotici per il trattamento di infezioni delle vie urinarie; valutare la necessitá di interventi urologici; l’acido acetoidrossamico (un inibitore dell'ureasi), deve essere riservato a medici esperti, perché puó essere mal tollerato e può produrre gravi effetti negativi quali flebiti e ipercoagulabilità.
Calcoli di cistina
Alcalinizzazione dell'urina (citrato di potassio), D-penicillamina, tiopronina
Allorquando esistono anomalie metaboliche specifiche, che non sono sensibili alle modifiche dietetiche, possono essere richieste terapie preventive specifiche.
Per esempio
Iperuricosuria, calcoli ricorrenti di ossalato di calcio e calcio urinario normale: allopurinolo o febuxostat
Ipercalciuria e calcoli ricorrenti di calcio : diuretici tiazidici con o senza supplemenfo di potassio (citrato di potassio o cloruro di potassio)
Ipocitraturia e calcoli ricorrenti di calcio: alcalinizzazione urinaria (ad es., citrato di potassio; il bicarbonato di sodio o il citrato di sodio possono essere considerati se il paziente è a rischio di iperkaliemia)
Iperossaluria: chelanti degli ossalati (ad es., calcio, magnesio o colestiramina), citrato di potassio, piridossina
Cistinuria: alcalinizzazione urinaria con citrato di potassio, agente legante del tiolo (ad es., tiopronina che è tollerata meglio della d-penicillamina)
L'obiettivo ideale per la terapia alcalinizzante è mantenere il pH dell'urina tra 6,5 e 7,0.
L’alcalinizzazione svolge anche un ruolo importante nel prevenire i calcoli di calcio e cistina.
Ricorda che, in pazienti con scompenso cardiaco o insufficienza renale, si dovrebbe prestare attenzione quando si prescrive la terapia alcalinizzante
Calcoli di struvite (fosfato idrato di ammonio e magnesio)
Antibiotici per il trattamento di infezioni delle vie urinarie; valutare la necessitá di interventi urologici; l’acido acetoidrossamico (un inibitore dell'ureasi), deve essere riservato a medici esperti, perché puó essere mal tollerato e può produrre gravi effetti negativi quali flebiti e ipercoagulabilità.
Calcoli di cistina
Alcalinizzazione dell'urina (citrato di potassio), D-penicillamina, tiopronina
Allorquando esistono anomalie metaboliche specifiche, che non sono sensibili alle modifiche dietetiche, possono essere richieste terapie preventive specifiche.
Per esempio
Iperuricosuria, calcoli ricorrenti di ossalato di calcio e calcio urinario normale: allopurinolo o febuxostat
Ipercalciuria e calcoli ricorrenti di calcio : diuretici tiazidici con o senza supplemenfo di potassio (citrato di potassio o cloruro di potassio)
Ipocitraturia e calcoli ricorrenti di calcio: alcalinizzazione urinaria (ad es., citrato di potassio; il bicarbonato di sodio o il citrato di sodio possono essere considerati se il paziente è a rischio di iperkaliemia)
Iperossaluria: chelanti degli ossalati (ad es., calcio, magnesio o colestiramina), citrato di potassio, piridossina
Cistinuria: alcalinizzazione urinaria con citrato di potassio, agente legante del tiolo (ad es., tiopronina che è tollerata meglio della d-penicillamina)
12 aprile 2018
Il Fatebenefratelli di Napoli ospita il XVII congresso regionale FADOI
NAPOLI - Puntuale anche quest’anno torna il congresso regionale FADOI (Federazione Delle Associazioni Dei Dirigenti Ospedalieri Internisti), giunto alla sua 17а edizione, organizzato da Maria Carolina Mayer, Presidente della Fadoi Campania e da Andrea Fontanella, Presidente Fadoi Nazionale. Giovedi 12 e venerdi 13 aprile 2018, a partire dalle ore 9.00, l’Auditorium dell’ospedale Buon Consiglio Fatebenefratelli di Napoli, in Via Manzoni 220, ospiterà esperti a confronto sul tema: “Argomenti di cultura generale e polispecialistica per il ruolo del medico internista nella cura del paziente complesso”.
"La tipologia dei pazienti ricoverati in Medicina Interna, costituita da persone anziane, affette da multiple malattie croniche coesistenti nello stesso individuo, spesso riacutizzate e con fasi critiche d’instabilità clinica, con deficit funzionali dei reni e/o del fegato, fa si che i nostri pazienti, quelli del Mondo Reale, siano completamente esclusi dalle Linee Guida disegnate per le singole patologie, perché fuori dalle evidenze dei grandi trial. La FADOI, si adopera per colmare questa lacuna, e consentire agli internisti di identificare la migliore strategia diagnostica e terapeutica del singolo paziente, nella sua unicità, al fine di garantirgli il miglior trattamento possibile", spiega Maria Carolina Mayer. Il convegno prevede 4 sessioni, 10 letture, una tavola rotonda sulla legge Gelli-Bianco che tratta della responsabilità professionale, 5 workshop con relativi casi clinici e confronti interattivi sulle novità terapeutiche: terapia del diabete mellito, nuove prospettive terapeutiche nella BPCO, la terapia anticoagulanti orali, scompenso cardiaco.
Il ruolo della medicina interna è quello di valutare il paziente nella sua globalità, dove un processo di sintesi permette di svolgere il difficile compito della cura del malato.
Gli abstract scientifici saranno pubblicati sulla rivista societaria della FADOI, “Italian Journal of Medicine”.
"La tipologia dei pazienti ricoverati in Medicina Interna, costituita da persone anziane, affette da multiple malattie croniche coesistenti nello stesso individuo, spesso riacutizzate e con fasi critiche d’instabilità clinica, con deficit funzionali dei reni e/o del fegato, fa si che i nostri pazienti, quelli del Mondo Reale, siano completamente esclusi dalle Linee Guida disegnate per le singole patologie, perché fuori dalle evidenze dei grandi trial. La FADOI, si adopera per colmare questa lacuna, e consentire agli internisti di identificare la migliore strategia diagnostica e terapeutica del singolo paziente, nella sua unicità, al fine di garantirgli il miglior trattamento possibile", spiega Maria Carolina Mayer. Il convegno prevede 4 sessioni, 10 letture, una tavola rotonda sulla legge Gelli-Bianco che tratta della responsabilità professionale, 5 workshop con relativi casi clinici e confronti interattivi sulle novità terapeutiche: terapia del diabete mellito, nuove prospettive terapeutiche nella BPCO, la terapia anticoagulanti orali, scompenso cardiaco.
Il ruolo della medicina interna è quello di valutare il paziente nella sua globalità, dove un processo di sintesi permette di svolgere il difficile compito della cura del malato.
Gli abstract scientifici saranno pubblicati sulla rivista societaria della FADOI, “Italian Journal of Medicine”.
11 aprile 2018
Fexofenadina (FEXALLEGRA)
La Fexofenadina è un antistaminico di seconda generazione
Essa è un'evoluzione della terfenadina, un antistaminico gravato da alcuni importanti effetti collaterali, tra cui un allungamento dell'intervallo QT ed alcune aritmie cardiache.
Indicazioni
febbre da fieno
rinite allergica stagionale
orticaria
La fexofenadina, come altri antistaminici di seconda generazione attraversa con difficoltà la barriera emato-encefalica, e quindi causa sonnolenza con minore incidenza rispetto agli antistaminici di prima generazione.
Essa è un'evoluzione della terfenadina, un antistaminico gravato da alcuni importanti effetti collaterali, tra cui un allungamento dell'intervallo QT ed alcune aritmie cardiache.
Indicazioni
febbre da fieno
rinite allergica stagionale
orticaria
La fexofenadina, come altri antistaminici di seconda generazione attraversa con difficoltà la barriera emato-encefalica, e quindi causa sonnolenza con minore incidenza rispetto agli antistaminici di prima generazione.
Antistaminici e orticaria
Gli antistaminici rimangono il cardine della terapia dell'orticaria sia acuta che cronica.
Va sottolineato che gli antistaminici hanno la loro massima efficacia se assunti come profilattici, piuttosto che dopo che le lesioni si siano sviluppate.
Antistaminici H1 antagonisti di prima generazione
Quali sono:
difenidramina
idrossizina
clorfenamina
Essi sono gli agenti più potenti disponibili.
Anche se la loro efficacia è indubbia, il loro impiego è spesso limitato dagli effetti collaterali, in particolare la sedazione.
La loro farmacocinetica è tale che richiedano spesso somministrazioni ogni 3 o 4 volte al giorno, il che può essere scomodo
Se utilizzati, essi devono essere iniziati a basse dosi e gradualmente aumentati, come tollerato, ad una dose clinicamente efficace.
C'è una scarsità di dati che visualizza confronti testa a testa tra gli antistaminici di prima generazione.
Ricorda che anche gli antidepressivi triciclici possiedono un potente blocco H1 e sono stati utilizzati anche nel trattamento dell'orticaria.
La doxepina offre l'ulteriore vantaggio di una più lunga emivita ed è quindi adatta ad essere somministrata una volta per notte.
In ogni caso la scelta del farmaco sarà dettata da variazioni individuali nella risposta sia per ciò che riguarda l' efficacia che gli effetti collaterali.
Antistaminici H1 antagonisti di seconda generazione
Questi sono generalmente molto ben tollerati, con pochi effetti collaterali tra cui quello per cui solo in piccole quantità attraversano la barriera emato - encefalica.
Sono esempi di questa classe di farmaci
loratadina
desloratadina
cetirizina
levocetirizina
fexofenadina
Anche se tutti gli antistaminici di seconda generazione presentano un profilo favorevole dal punto di vista degli effetti collaterali, la cetirizina per es. è stata segnalata per il fatto che può causare una frequenza leggermente maggiore di sedazione rispetto gli altri.
Corticosteroidi
Anche i corticosteroidi per via sistematica sono innegabili e spesso richiesti per gli effetti positivi in caso di orticaria.
Tuttavia, l'uso dei corticosteroidi per via sistemica è limitato da vari effetti collaterali.
Anche se c'è un ruolo appropriato per brevi trattamenti con i corticosteroidi sistemici nell'orticaria acuta, è imperativo che tutti gli sforzi debbano essere fatti per trattare con parsimonia i pazienti mediante agenti steroidei
I corticosteroidi topici non hanno alcun ruolo nella gestione dell'orticaria.
Va sottolineato che gli antistaminici hanno la loro massima efficacia se assunti come profilattici, piuttosto che dopo che le lesioni si siano sviluppate.
Antistaminici H1 antagonisti di prima generazione
Quali sono:
difenidramina
idrossizina
clorfenamina
Essi sono gli agenti più potenti disponibili.
Anche se la loro efficacia è indubbia, il loro impiego è spesso limitato dagli effetti collaterali, in particolare la sedazione.
La loro farmacocinetica è tale che richiedano spesso somministrazioni ogni 3 o 4 volte al giorno, il che può essere scomodo
Se utilizzati, essi devono essere iniziati a basse dosi e gradualmente aumentati, come tollerato, ad una dose clinicamente efficace.
C'è una scarsità di dati che visualizza confronti testa a testa tra gli antistaminici di prima generazione.
Ricorda che anche gli antidepressivi triciclici possiedono un potente blocco H1 e sono stati utilizzati anche nel trattamento dell'orticaria.
La doxepina offre l'ulteriore vantaggio di una più lunga emivita ed è quindi adatta ad essere somministrata una volta per notte.
In ogni caso la scelta del farmaco sarà dettata da variazioni individuali nella risposta sia per ciò che riguarda l' efficacia che gli effetti collaterali.
Antistaminici H1 antagonisti di seconda generazione
Questi sono generalmente molto ben tollerati, con pochi effetti collaterali tra cui quello per cui solo in piccole quantità attraversano la barriera emato - encefalica.
Sono esempi di questa classe di farmaci
loratadina
desloratadina
cetirizina
levocetirizina
fexofenadina
Anche se tutti gli antistaminici di seconda generazione presentano un profilo favorevole dal punto di vista degli effetti collaterali, la cetirizina per es. è stata segnalata per il fatto che può causare una frequenza leggermente maggiore di sedazione rispetto gli altri.
Corticosteroidi
Anche i corticosteroidi per via sistematica sono innegabili e spesso richiesti per gli effetti positivi in caso di orticaria.
Tuttavia, l'uso dei corticosteroidi per via sistemica è limitato da vari effetti collaterali.
Anche se c'è un ruolo appropriato per brevi trattamenti con i corticosteroidi sistemici nell'orticaria acuta, è imperativo che tutti gli sforzi debbano essere fatti per trattare con parsimonia i pazienti mediante agenti steroidei
I corticosteroidi topici non hanno alcun ruolo nella gestione dell'orticaria.
6 aprile 2018
METFORMINA E INSUFFICIENZA RENALE
Nonostante le controindicazioni di etichetta di prodotto per la metformina, che riguardano le soglie specifiche della creatinina, un'istruzione creata dai membri della American Diabetes Association (ADA) e l'associazione europea per studio del diabete (EASD) ha riferito che la metformina sembra sicura e può essere continuata a meno che il GFR (eGFR) scenda sotto i 30 mL/minute/1.73 m ^ 2.
I membri dell' ADA/EASD consigliano che la metformina non debba essere iniziata se l'eGFR è inferiore a 45 mL/minute/1.73 m ^ 2 e raccomandano uno stretto monitoraggio della funzione renale e l'uso di metformina a dosaggi ridotti se l'eGFR è tra 30-59 mL/minuto/1.73 ^ 2
L' FDA ha anche aggiornato le sue raccomandazioni e consiglia cautela quando l'eGFR è tra 30-45 mL/minuto/1.73 m ^ 2
Nel contempo ne controindica l'uso se il GFR è inferiore a 30 mL/minuto/1.73 m ^ 2.
I membri dell' ADA/EASD consigliano che la metformina non debba essere iniziata se l'eGFR è inferiore a 45 mL/minute/1.73 m ^ 2 e raccomandano uno stretto monitoraggio della funzione renale e l'uso di metformina a dosaggi ridotti se l'eGFR è tra 30-59 mL/minuto/1.73 ^ 2
L' FDA ha anche aggiornato le sue raccomandazioni e consiglia cautela quando l'eGFR è tra 30-45 mL/minuto/1.73 m ^ 2
Nel contempo ne controindica l'uso se il GFR è inferiore a 30 mL/minuto/1.73 m ^ 2.
31 marzo 2018
IPERFIBRINOGENEMIA
Il fibrinogeno è una glicoproteina sintetizzata nel fegato.
Esso è costituito da 3 catene polipeptidiche (alfa, beta, gamma) e circola come un dimero.
L’emivita è di circa 4 giorni.
Fibrinogeno aumentato
Il fibrinogeno è la principale proteina della fase acuta ed è elevato in un'ampia varietà di condizioni
Cause di fibrinogeno aumentato
Infiammazione acuta e danno tissutale
Gravidanza
Contraccettivi orali
Neoplasie
Fumatori
Età avanzata
Fibrinogeno e rischio cardiovascolare
Esso è costituito da 3 catene polipeptidiche (alfa, beta, gamma) e circola come un dimero.
L’emivita è di circa 4 giorni.
Fibrinogeno aumentato
Il fibrinogeno è la principale proteina della fase acuta ed è elevato in un'ampia varietà di condizioni
Cause di fibrinogeno aumentato
Infiammazione acuta e danno tissutale
Gravidanza
Contraccettivi orali
Neoplasie
Fumatori
Età avanzata
Fibrinogeno e rischio cardiovascolare
fibrinogeno (e proteina C reattiva) sono proteine della fase acuta (indicatori di infiammazione).
Livelli di fibrinogeno aumentati sono stati associati a un aumentato rischio cardiovascolare
Livelli di fibrinogeno aumentati sono stati associati a un aumentato rischio cardiovascolare
Target glicemico
secondo le linee guida ADA, il target glicemico deve essere individualizzato.
Solitamente é suggerito un livello di HbA1c di 7,0% , anche se 6,5% potrebbe essere più appropriato in pazienti selezionati.
Per pazienti gravemente diabetici o inclini ad episodi di ipoglicemia ci si potrebbe accontentare di valori uguali a 8,0%.
I valori preprandiali di glicemia dovrebbero variare tra 70 e 130 mg/dL (3.9-7.2 mmol/L), e i livelli di glicemia postprandiale {una o due ore dopo un pasto} dovrebbero essere inferiori a 180 mg/dL (10.0 mmol/L).
Solitamente é suggerito un livello di HbA1c di 7,0% , anche se 6,5% potrebbe essere più appropriato in pazienti selezionati.
Per pazienti gravemente diabetici o inclini ad episodi di ipoglicemia ci si potrebbe accontentare di valori uguali a 8,0%.
I valori preprandiali di glicemia dovrebbero variare tra 70 e 130 mg/dL (3.9-7.2 mmol/L), e i livelli di glicemia postprandiale {una o due ore dopo un pasto} dovrebbero essere inferiori a 180 mg/dL (10.0 mmol/L).
30 marzo 2018
Prognosi della sindrome metabolica
La prognosi dei pazienti rispetto alla malattia cardiovascolare ed allo sviluppo o alla progressione del diabete di tipo-2 è notevolmente migliorata con un intervento multifattoriale.
Questo include:
1)modifica dello stile di vita (dieta sana ed esercizio fisico),
2)miglioramento della resistenza all'insulina e dell’iperglicemia concomitante (sensibilizzanti dell’insulina e/o perdita di peso)
3)riduzione dei livelli di colesterolo LDL e dei trigliceridi ed aumento del colesterolo-HDL
4)stretto controllo della PA entro gli obiettivi consigliati.
Questo include:
1)modifica dello stile di vita (dieta sana ed esercizio fisico),
2)miglioramento della resistenza all'insulina e dell’iperglicemia concomitante (sensibilizzanti dell’insulina e/o perdita di peso)
3)riduzione dei livelli di colesterolo LDL e dei trigliceridi ed aumento del colesterolo-HDL
4)stretto controllo della PA entro gli obiettivi consigliati.
Farmaci associati a trombocitopenia
Alcaloidi della cincona: chinidina, chinina
Farmaci anti-infiammatori non steroidei: soprattutto naprossene
Antibiotici: soprattutto sulfametossazolo e vancomicina
Anticonvulsivanti soprattutto carbamazepina e fenitoina
Furosemide
Inibitori piastrinici: tirofiban, eptifibate, abciximab
Farmaci anti-infiammatori non steroidei: soprattutto naprossene
Antibiotici: soprattutto sulfametossazolo e vancomicina
Anticonvulsivanti soprattutto carbamazepina e fenitoina
Furosemide
Inibitori piastrinici: tirofiban, eptifibate, abciximab
Esami utili per confermare o escludere una fibromialgia
VES e proteina C reattiva nella fibromialgia sono normali
anticorpi antinucleari (ANA) e/o fattore reumatoide nella fibromialgia sono normali
emocromo completo é normale nella fibromialgia
ormone stimolante la tiroide (TSH) é normale nella fibromialgia
25-idrossi vitamina D livello (bassi livelli possono causare dolore muscolare)
livelli di vitamina B12 (bassi livelli possono causare dolore e faticabilitá)
sideremia (bassi livelli possono causare stanchezza e sintomi depressivi)
livelli di magnesio (bassi livelli possono causare spasmi muscolari)
anticorpi antinucleari (ANA) e/o fattore reumatoide nella fibromialgia sono normali
emocromo completo é normale nella fibromialgia
ormone stimolante la tiroide (TSH) é normale nella fibromialgia
25-idrossi vitamina D livello (bassi livelli possono causare dolore muscolare)
livelli di vitamina B12 (bassi livelli possono causare dolore e faticabilitá)
sideremia (bassi livelli possono causare stanchezza e sintomi depressivi)
livelli di magnesio (bassi livelli possono causare spasmi muscolari)
Ipotiroidismo subclinico
Alcuni individui asintomatici presentano un TSH elevato ma normali T4 libero e T3.
Questi individui hanno, per definizione, un ipotiroidismo subclinico.
La prevalenza mondiale di ipotiroidismo subclinico raggiunge il 10-20% nelle donne più anziane
La maggior parte di questi pazienti presentano solo lieve elevazione del TSH (5-10 mU/L).
Questi individui hanno, per definizione, un ipotiroidismo subclinico.
La prevalenza mondiale di ipotiroidismo subclinico raggiunge il 10-20% nelle donne più anziane
La maggior parte di questi pazienti presentano solo lieve elevazione del TSH (5-10 mU/L).
Molti di essi rimangono clinicamente eutiroidei con livelli normali di ormone tiroideo.
Tuttavia, é consigliabile un dosaggio del colesterolo e tests per anticorpi anti tireoglobulina/perossisoma poiché molti di essi presentano ipercolesterolemia ed una tiroidite autoimmune lieve.
Le cause di un elevato TSH e T4 normale comprendono:
terapia con tiroxina intermittente o scarsamente efficace, convalescenza di una grave malattia, insufficienza renale cronica, insufficienza surrenalica primitiva, TSH artificialmente elevato dovuto ad anticorpi eterofili, mutazioni del recettore del TSH.
Tuttavia, é consigliabile un dosaggio del colesterolo e tests per anticorpi anti tireoglobulina/perossisoma poiché molti di essi presentano ipercolesterolemia ed una tiroidite autoimmune lieve.
Le cause di un elevato TSH e T4 normale comprendono:
terapia con tiroxina intermittente o scarsamente efficace, convalescenza di una grave malattia, insufficienza renale cronica, insufficienza surrenalica primitiva, TSH artificialmente elevato dovuto ad anticorpi eterofili, mutazioni del recettore del TSH.
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