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23 giugno 2019

Prevenzione secondaria della nefropatia diabetica

Il controllo glicemico intensivo riduce il rischio di sviluppare microalbuminuria; tuttavia, tale provvedimento fa poca o nessuna differenza nella progressione della malattiarenale cronica, della malattia renale allo stadio finale e della morte, rispetto ad un controllo meno rigoroso della glicemia.

Il trattamento dell'ipertensione riduce la progressione della nefropatia diabetica. Gli ACE inibitori e i bloccanti dei recettori dell'angiotensina (ARB) riducono l'incidenza di microalbuminuria nei pazienti diabetici con ipertensione. 
Inoltre, l'uso di ACE inibitori o ARB in pazienti con pressione sanguigna normale (130/80 mmHg) che hanno microalbuminuria o macroalbuminuria stabilizza l’albuminuria e può ridurre la progressione della malattia renale diabetica, nufficienza renale terminale e morte. 

L'aspirina (81 mg) è somministrata in assenza di controindicazione.

È giustificato evitare farmaci antinfiammatori non steroidei, mezzi di radiocontrasto, o altri farmaci nefrotossici. 
Per i pazienti con creatinina sierica inferiore a 2 mg/dL, i mezzi di contrasto non ionico a basso peso molecolare sono associati a una diminuzione del rischio di nefropatia da contrasto. 
Gli agenti di contrasto a base di gadolinio per risonanza magnetica dovrebbero essere evitati a causa di un rischio di sclerosi sistemica nei pazienti con malattia renale cronica, soprattutto quando il tasso di filtrazione glomeulare (GFR) è inferiore a 30 mL/min/1,73 m2.

Sono indicati anche gli agenti che riducono i lipidi (ad esempio, le statine) per ridurre il colesterolo LDL a meno di 100 mg/dl

In uno studio randomizzato, l'idratazione con bicarbonato di sodio non era superiore all'idratazione con cloruro di sodio nella prevenzione della nefropatia indotta dal contrasto in pazienti con malattia renale diabetica sottoposti ad angiografia o interventi coronarico o endovascolari. 

In uno studio randomizzato, la rosuvastatina ha ridotto significativamente il rischio di nefrotossicità in pazienti con diabete mellito e malattia renale cronica sottoposti a iniezione di mezzi di contrasto arterioso.